Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale
La Polizia fa il punto della situazione in Italia
martedì 23 marzo 2021
22.43
In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, il vice capo della Polizia e presidente dell' Oscad(Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori) Vittorio Rizzi, ha fatto il punto della situazione in Italia. Il Presidente ha evidenziato come le discriminazioni ed i reati su base etnico/razziale costituiscono percentualmente oltre la metà dei casi che pervengono alla mail dedicata (oscad@dcpc.interno.it). "Nel periodo della pandemia – ha sottolineato il Prefetto – l'Oscad ha, purtroppo, dovuto registrare diversi casi di intolleranza e violenza online e nella vita reale: da casi di aggressione "sinofobica", nei confronti di persone di origine asiatica (soprattutto lo scorso anno, ad inizio pandemia), all'ultima, vergognosa ondata di odio on line subita dalla Senatrice Liliana Segre quando, recentemente, ha accettato di essere testimonial della campagna vaccinale". Per evitare che questi fenomeni si ripetano e venga divulgata sempre più la cultura della legalità e dell'inclusione, l'Oscad organizza in materia numerose iniziative di formazione mirata.
Ad esempio, proprio quest'anno tutti i poliziotti dovranno svolgere, come aggiornamento professionale, un corso sulla "profilazione etnico-razziale discriminatoria", vale a dire quel fenomeno per il quale le forze di polizia tendono a sottoporre le persone appartenenti a minoranze ad un numero sproporzionato di controlli, senza che ciò determini risultati positivi da un punto di vista operativo (come avallato da ricerche scientifiche internazionali), ma anzi causando sfiducia e mancanza di collaborazione. Il vice capo Rizzi è dell'idea che la strada giusta da perseguire sia quella di mettersi in discussione e lavorare per combattere il pregiudizio. "Compito delle forze di polizia deve essere quello di intercettare anche i più flebili segnali di intolleranza/violenza per contribuire a combattere con decisione ed efficacia la "normalizzazione dell'odio".
Ad esempio, proprio quest'anno tutti i poliziotti dovranno svolgere, come aggiornamento professionale, un corso sulla "profilazione etnico-razziale discriminatoria", vale a dire quel fenomeno per il quale le forze di polizia tendono a sottoporre le persone appartenenti a minoranze ad un numero sproporzionato di controlli, senza che ciò determini risultati positivi da un punto di vista operativo (come avallato da ricerche scientifiche internazionali), ma anzi causando sfiducia e mancanza di collaborazione. Il vice capo Rizzi è dell'idea che la strada giusta da perseguire sia quella di mettersi in discussione e lavorare per combattere il pregiudizio. "Compito delle forze di polizia deve essere quello di intercettare anche i più flebili segnali di intolleranza/violenza per contribuire a combattere con decisione ed efficacia la "normalizzazione dell'odio".