Giornata Nazionale per la lotta alle mafie
Le dichiarazioni del sindaco La Salvia
martedì 21 marzo 2017
15.03
"""La Giornata Nazionale per la lotta alle mafie - dichiara il sindaco di Canosa Ernesto La Salvia - tornerà ancora una volta alla nostra attenzione (qualora fosse mai scomparsa) il ricordo di chi è stato trucidato negli anni scorsi dalla criminalità organizzata. Un sacrificio immane, una vera ecatombe di donne ed uomini uccisi solo per aver rappresentato lo Stato e per aver tentato di far rispettare le sue leggi. Ricordare, anche in questo caso, è indispensabile affinché si vigili perché l'Antistato (perché questo, senza giri di parole, è la mafia) non prevalga su uno Stato che, pur con le sue defaillance, rappresenta l'unico baluardo di legalità; l'unica modalità per vedere riconosciuti ad ognuno i propri diritti, al di là di ogni raccomandazione o appartenenza. Non si pensi ovviamente che celebrare una simile ricorrenza possa esaurire il nostro impegno per la legalità. Tante, troppe ancora sono le circostanze in cui essa è messa in discussione, anche in un tempo come il nostro in cui lo Stato ha imparato a reagire duramente contro ogni tentativo di imporre logiche mafiose al vivere civile. Se non più dalle stragi eclatanti degli anni '90, il pericolo continua a giungere dai mille episodi di illegalità di cui siamo spesso involontari protagonisti o complici: dalle raccomandazioni, dalle logiche politiche dell'aiuto agli "amici degli amici" , dalle promesse elettorali che spesso vanno a discapito di qualcun altro. E l'elenco potrebbe continuare potenzialmente all' infinito. Quanto sia ancora pesante il clima in tal senso è confermato dai recentissimi fatti di Locri, dove il pretesto della mancanza di lavoro permette a qualcuno di scrivere sui muri slogan offensivi nei confronti dello Stato e delle Forze dell'Ordine, spesso qualificate con l'espressione denigratoria di "sbirri", a rimarcare una distanza fra "noi" e "loro" che in realtà è solo funzionale a "loro": quelli che tutto hanno da guadagnare da un deficit di legalità o controllo! Canosa, nel suo piccolo, risponde alle scritte inaccettabili di Locri con scritte ben più durature e "pesanti". La nostra Città riafferma il proprio desiderio di legalità con la dedicazione di alcune strade alle vittime della Mafia. I nomi di Peppino Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Loy, Rosario Livatino, Boris Giuliano, entreranno, grazie ad una delibera di Giunta comunale del febbraio scorso, nella toponomastica cittadina affiancandosi, nel quartiere più popoloso della Città (la zona 167), a quelli di Falcone e Borsellino che da tempo vi hanno dimora: un significativo omaggio di una Città che dice ogni giorno no ad ogni forma di illegalità, nei fatti , oltre che nelle parole; grazie al sacrificio degli uomini e donne che la amministrano e della gran parte dei cittadini che, con i loro comportamenti quotidiani dimostrano che vivere secondo le regole è possibile, oltre che indispensabile!"""