Giorno del Ricordo:mantenere viva la memoria dell’esodo Giuliano-Dalmata e delle vittime delle foibe
A Minervino Murge, una conferenza con il Cavaliere Giuseppe Dicuonzo Sansa
lunedì 10 febbraio 2025
17.15
Ogni anno, il 10 febbraio, ricorre il Giorno del Ricordo, una commemorazione per ricordare tutte le vittime delle foibe e dell'esodo degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia. Il Giorno del Ricordo, è una ricorrenza civile che si celebra in Italia a memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle tragedie del confine orientale. È una giornata di riflessione e sensibilizzazione , per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime di quella complessa vicenda storica, per non dimenticare la sofferenza e il sacrificio di coloro che hanno perso la vita o sono stati costretti a lasciare le proprie case. A Minervino Murge, in ricordo di tutte le vittime innocenti e in particolare i minervinesi Mario Fusano e Venturino Paradiso, il Comune ha ricordato questa triste pagina storica attraverso delle cerimonie, in collaborazione con il Comitato Provinciale dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e varie associazioni del territorio: l'associazione nazionale reduci di guerra, l'associazione eredi della storia, l'associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra e Libera associazione di volontariato Odv, con la partecipazione delle scolaresche dell'Istituto "Enrico Fermi" e dell'Istituto comprensivo "Pietrocola - Mazzini". Nella mattinata odierna, si è tenuta una conferenza sul tema: "Gli italiani nella storia della frontiera foibe-esodo", introdotta dal professor Sabino Redavid, con il professore Giuseppe Dicuonzo Sansa, scrittore, storico ed esule da Pola di 1^ generazione, Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, unitamente ad una rappresentanza dell'ANIOC, associazione di insigniti a livello nazionale, presente in tutte le regioni e provincie italiane.
Il Cavaliere Giuseppe Dicuonzo Sansa è impegnato a divulgare la conoscenza della storia del secondo dopoguerra vista con gli occhi delle genti istriane dopo anni di studi e ricerche di dati e fatti relativi a quei "nostri connazionali, popolazione di profughi protagonisti involontari dell'esodo forzato verso altri paesi all'indomani del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947." Un focus sulla storia e sui fatti non solo di guerra, ma soprattutto delle sofferenze della vita quotidiana vissuta dagli esuli, attraverso testimonianze ufficiali raccolte dal professore Dicuonzo ricorrendo alla memoria orale tramandata dagli anziani del posto e dai propri genitori e familiari, autoctoni di Dignano d'Istria, che hanno subìto, sulla loro pelle, quel periodo di persecuzioni e di sofferenze. A margine della conferenza, il sindaco di Minervino Murge, Lalla Mancini ha consegnato un attestato di benemerenza al professore Giuseppe Dicuonzo Sansa:" per custodire e tramandare con dignità e determinazione la memoria dell'Esodo Giuliano-Dalmata e delle vittime delle foibe. La sua testimonianza rappresenta un faro di verità e giustizia, un patrimonio di valori che onora la nostra storia e rafforza il dovere della memoria collettiva". L'impegno di tutti per mantenere viva la memoria di quella tragedia e dell'esodo di intere popolazioni, portatrici di identità culturali e tradizioni che non devono essere dimenticate e cancellate.
Riproduzione@riservata
Il Cavaliere Giuseppe Dicuonzo Sansa è impegnato a divulgare la conoscenza della storia del secondo dopoguerra vista con gli occhi delle genti istriane dopo anni di studi e ricerche di dati e fatti relativi a quei "nostri connazionali, popolazione di profughi protagonisti involontari dell'esodo forzato verso altri paesi all'indomani del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947." Un focus sulla storia e sui fatti non solo di guerra, ma soprattutto delle sofferenze della vita quotidiana vissuta dagli esuli, attraverso testimonianze ufficiali raccolte dal professore Dicuonzo ricorrendo alla memoria orale tramandata dagli anziani del posto e dai propri genitori e familiari, autoctoni di Dignano d'Istria, che hanno subìto, sulla loro pelle, quel periodo di persecuzioni e di sofferenze. A margine della conferenza, il sindaco di Minervino Murge, Lalla Mancini ha consegnato un attestato di benemerenza al professore Giuseppe Dicuonzo Sansa:" per custodire e tramandare con dignità e determinazione la memoria dell'Esodo Giuliano-Dalmata e delle vittime delle foibe. La sua testimonianza rappresenta un faro di verità e giustizia, un patrimonio di valori che onora la nostra storia e rafforza il dovere della memoria collettiva". L'impegno di tutti per mantenere viva la memoria di quella tragedia e dell'esodo di intere popolazioni, portatrici di identità culturali e tradizioni che non devono essere dimenticate e cancellate.
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