Giovanni Di Nunno: Elezioni amministrative comunali 2012

A Canosa centrosinistra diviso e centrodestra dubbioso. Aspettando Godot

sabato 18 febbraio 2012 11.55
Elezioni amministrative 2012. A Canosa centrosinistra diviso e centrodestra dubbioso… "Aspettando Godot".

A quasi due mesi dalle elezioni amministrative cittadine la situazione in cui versano partiti e coalizioni è a dir poco ingarbugliata. Si inseguono voci, documenti ufficiali e patti di lealtà che attestano candidature e alleanze. Gli esponenti dei partiti sono coinvolti in una serie infinita di riunioni e incontri più o meno segreti che si concludono, il più delle volte, con un invito a riaggiornarsi. Personalmente sono molto confuso dalla situazione, alcuni dicono che è giusto che sia così a 2 mesi dalle urne ma, impaziente come sono, ho voluto provare a "riordinare la scrivania" andando a chiedere direttamente a politici e addetti ai lavori cosa bolle in pentola.

Iniziamo dalla sinistra, dove la situazione appare più delineata. Il PD e l'IDV sono stati i primi partiti a presentare la candidatura ufficiale del dott. Ernesto La Salvia, primario del Pronto Soccorso dell'ospedale di Canosa. Tale immediata candidatura ha dato luogo a delle frizioni con lo schieramento "Vendoliano" capeggiato da SEL che, a più riprese, ha contestato le modalità di scelta del candidato, sostenendo di voler avvalersi dello strumento delle primarie per condividere democraticamente la scelta di un candidato unico per il centrosinistra.
Persa la speranza di ricorrere alle primarie, SEL ha deciso di correre da sola scegliendo, come proprio candidato sindaco, il dott. Sabino Del Vento, agronomo e imprenditore nel campo vinicolo. Mentre PD e IDV hanno fatto fin da subito quadrato attorno al nome di La Salvia, SEL si è dichiarata disponibile ad incontrare altre forze politiche ed a stringere nuove alleanze, a patto che la scelta del candidato sia condivisa da tutti con pari dignità.

Capitolo centrodestra. La situazione è in continuo divenire, ad oggi è impossibile dare delle certezze, quindi ci limiteremo a fotografare la situazione attuale. Premesso che già da qualche anno ci si interrogava su chi sarebbe stato il successore di Francesco Ventola alla guida del PDL e della coalizione di centrodestra, si evidenzia che nessuna candidatura ha mai superato l'effimero livello del pettegolezzo. Si attende ancora una ufficializzazione da parte dei vertici del partito che continuano a prendere tempo. Una circostanza che ricorda la celebre opera teatrale di Samuel Beckett "Aspettando Godot" basata sul nevrotico dramma dell'attesa. La PPDT, lista regionale fondata da Fitto da una costola del PDL, non ha mai fatto mistero di voler ricorrere alle primarie, affidando all'elettorato di centrodestra il compito di scegliere fra il candidato (ancora oscuro) del PDL e il suo uomo forte, l'Avv. Giovanni Patruno, consigliere comunale ed ex vicesindaco e assessore al bilancio nella prima giunta Ventola. Il PDL, da parte sua, ha sempre glissato sulla richiesta delle primarie da parte degli alleati della PPDT prendendo tempo e rimandando la scelta del proprio candidato.

Una prima, apparente, svolta si è avuta all'inizio del mese di Febbraio quando, come un fulmine a ciel sereno, è emersa, da fonti molto attendibili, la notizia che il candidato sindaco per il PDL sarebbe stato il dott. Sabino Caporale, per più di 15 anni direttore sanitario dell'ospedale di Canosa e attualmente membro del consiglio di amministrazione della BCC Canosa-Loconia. Una carriera da amministratore di aziende pubbliche e private ma di fatto un soggetto esterno alla politica, scelto, presumibilmente, per dare seguito al trend nazionale che vede la politica dirottare sull'esperienza dei tecnici. I rumors che davano Caporale candidato sindaco hanno innescato una serie di reazioni all'interno del centrodestra che hanno paralizzato l'iter di ufficializzazione.

La PPDT ha comunicato di prendere un periodo di riflessione (proprio come quello delle coppie di fidanzati in crisi) il che fa intendere che il nome di Caporale non ha sprigionato grande entusiasmo. Sembrerebbe che anche negli ambienti del PDL la notizia è stata accolta con moderata freddezza, infatti molti erano i politici "fedelissimi" di Ventola che non avevano mai nascosto velleità da Sindaco e che sono rimasti un po' spiazzati nell'essere stati scavalcati al grido di "tecnico è bello!".

L'UDC come sempre sa aspettare, sapendo di poter svolgere l'importante ruolo dell'ago della bilancia sia al livello nazionale che a livello locale, sia al primo turno che all'eventuale ballottaggio. Esclusa a priori un'alleanza con il centrodestra, sta meditando se correre da solo, affidando le sue sorti al nome di Nadia Landolfi già consigliere provinciale, oppure se stringere alleanze a sinistra.

I c.d. partiti minori, (minori per numero e non di certo per idee o spessore umano) sono in attesa di trovare il giusto collocamento. I più attivi sono i finiani di FLI i quali sono reduci da incontri con la PPDT prima, e da un vertice con l'UDC e SEL poi, quest'ultimo sarebbe triangolo ideologico da brividi, ma si sa che al livello locale le ideologie contano fino a un certo punto, l'importante è il bene della città.

A proposito di bene della città, urge ricordare che chi deciderà di candidarsi non avrà un compito facile. E' palese che non viviamo in un periodo di vigore economico, la recessione, iniziata da 2 trimestri, si fa sentire e ci saranno da sciogliere i nodi epocali della città, che peraltro sono comuni a tutto il Mezzogiorno. In cima alla lista delle priorità ci sono: la attenta gestione dei rifiuti, il rilancio dell'agricoltura e le soluzioni alla disoccupazione, in particolare a quella giovanile che spinge le fasce più giovani della popolazione, vera linfa vitale della città, ad emigrare al Nord.

La città si trova a fare i conti con la dura realtà, non ci sarà spazio per le promesse, è arrivato il tempo delle risposte. Saranno 5 anni fondamentali, che potranno segnare il rilancio della città o la caduta definitiva, per questo è importante fin da adesso iniziare a farsi un'idea sulla situazione politica in modo da non arrivare impreparati alle urne.

Giovanni Di Nunno.