Giuramento di Ippocrate e festa per i primi 50 anni di laurea in medicina
A cura dell''Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani
venerdì 9 dicembre 2022
21.36
Un momento di forte intensità emotiva. Da una parte i giovani medici che si apprestano a muovere i primi passi nella professione. Dall'altra, in un ideale passaggio di testimone, i medici meno giovani che festeggiano i primi cinquant'anni di laurea. Questo, quanto si appresta a vivere l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani, presieduto dal dottor Benedetto Delvecchio, che nella giornata di sabato 10 dicembre, dalle ore 9.30 si ritroveranno all'interno dell'hotel San Giorgio, a Trani, per il tradizionale Giuramento di Ippocrate e la consegna della targa per i primi 50 anni di laurea dei medici.
"Finalmente, sebbene l'incubo del Covid non sia per nulla dietro l'angolo, anche quest'anno potremo vivere in presenza un momento che offre - a tutta la comunità medica e a chi vi prende parte – l'immagine più autentica della bellezza ed unicità della professione medica. Vedere i volti di chi scandisce il Giuramento di Ippocrate è sempre un'emozione molto forte pari a quella del volto radioso di chi ritira il premio dei primi 50 anni di laurea. Insomma un evento niente affatto rituale e meno che mai formale o convenzionale ma un momento di incontro e di confronto sulla natura della professione medica e su alcune delle problematiche che deve affrontare", ha dichiarato il presidente dell'Omceo Benedetto Delvecchio.
La conclusione di Delvecchio: "Altresì mi preme rimarcare che, specialmente in questo periodo, esercitare la professione medica è sempre più complicato a causa tanto della violenza che viene perpetrata su colleghe e colleghi impegnati nell'assolvere il loro dovere quanto per scelte politiche che di fatto stanno smantellando il concetto di sanità pubblica al servizio della collettività. Del resto la carenza di medici e gli enormi intervalli temporali per fare in modo che un paziente possa effettuare accertamenti diagnostici sono un campanello di allarme che da tanto tempo suona ma nessuno dei decisori lo ascolta. Tuttavia la classe medica non intende indietreggiare di un millimetro e continuare a lavorare con impegno e professionalità sempre al servizio dei nostri pazienti".
"Finalmente, sebbene l'incubo del Covid non sia per nulla dietro l'angolo, anche quest'anno potremo vivere in presenza un momento che offre - a tutta la comunità medica e a chi vi prende parte – l'immagine più autentica della bellezza ed unicità della professione medica. Vedere i volti di chi scandisce il Giuramento di Ippocrate è sempre un'emozione molto forte pari a quella del volto radioso di chi ritira il premio dei primi 50 anni di laurea. Insomma un evento niente affatto rituale e meno che mai formale o convenzionale ma un momento di incontro e di confronto sulla natura della professione medica e su alcune delle problematiche che deve affrontare", ha dichiarato il presidente dell'Omceo Benedetto Delvecchio.
La conclusione di Delvecchio: "Altresì mi preme rimarcare che, specialmente in questo periodo, esercitare la professione medica è sempre più complicato a causa tanto della violenza che viene perpetrata su colleghe e colleghi impegnati nell'assolvere il loro dovere quanto per scelte politiche che di fatto stanno smantellando il concetto di sanità pubblica al servizio della collettività. Del resto la carenza di medici e gli enormi intervalli temporali per fare in modo che un paziente possa effettuare accertamenti diagnostici sono un campanello di allarme che da tanto tempo suona ma nessuno dei decisori lo ascolta. Tuttavia la classe medica non intende indietreggiare di un millimetro e continuare a lavorare con impegno e professionalità sempre al servizio dei nostri pazienti".