Giustizia per Giuseppe! Di scuola-lavoro non si può morire!
Fiaccolata a Monte Urano per ricordare Giuseppe Lenoci
mercoledì 15 febbraio 2023
13.35
Tra palloncini e cuori colorati, tante maglie bianche con la foto di Giuseppe Lenoci hanno sfilato in corteo a Monte Urano, in provincia di Fermo nelle Marche. Giustizia per Giuseppe! Di scuola-lavoro non si può morire! Giustizia per ogni studente! Tra gli striscioni esposti nel corso della fiaccolata che si è svolta nella serata del 14 febbraio scorso, per ricordare Giuseppe Lenoci, giovane studente deceduto l'anno scorso in un incidente stradale durante l'alternanza scuola-lavoro. Rappresentanti delle istituzioni ed ecclesiastiche, studenti, amici, tutti insieme per commemorare la memoria di Giuseppe Lenoci, figlio di canosini, iscritto al corso triennale presso il centro di formazione professionale 'Artigianelli' di Fermo dove stava svolgendo uno stage per l'alternanza scuola lavoro. Era al terzo anno, nei mesi conclusivi per conseguire il diploma in termo-idraulica che gli avrebbe dato il titolo di operaio specializzato.
Ad un anno dalla tragica fatalità, la famiglia non ha ancora ricevuto risposte sull'incidente stradale accaduto a 120 chilometri dalla sua abitazione e su chi lo aveva autorizzato a salire su quel mezzo diretto ad effettuare lavori termo-idraulica. "Non c'è dolore più grande della perdita di un figlio. L'unica speranza è condividerlo, vivere la solidarietà umana e credere nella resurrezione. Sembra impossibile oggi farlo, ma non può essere dolore l'ultima parola che ci ricorda Giuseppe, dobbiamo utilizzare vita." Come evocato durante la concelebrazione della santa messa officiata da Mons. Rocco Pennacchio Arcivescovo di Fermo in memoria di Giuseppe Lenoci, insieme ai genitori, mamma Francesca e papà Sabino, al fratellino Michael, ai compagni di "Len 9" della squadra di calcio Monturano -Campiglione dove militava, alla zia Angela Lenoci, giunta da Canosa di Puglia con una delegazione di amici e conoscenti che hanno aderito all'iniziativa della fiaccolata per essere vicini alla famiglia e mantenere i riflettori accesi sulla tragica vicenda, in attesa della verità sull'accaduto." La vita è stata crudele con lui, ma non è finita con quella fatalità, vivrà per sempre." Giuseppe Lenoci rimarrà per sempre nei ricordi e nei cuori delle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo, apprezzandone le sue qualità umane e tecniche a scuola, e in campo e fuori dal campo. Davvero Unico!
Ad un anno dalla tragica fatalità, la famiglia non ha ancora ricevuto risposte sull'incidente stradale accaduto a 120 chilometri dalla sua abitazione e su chi lo aveva autorizzato a salire su quel mezzo diretto ad effettuare lavori termo-idraulica. "Non c'è dolore più grande della perdita di un figlio. L'unica speranza è condividerlo, vivere la solidarietà umana e credere nella resurrezione. Sembra impossibile oggi farlo, ma non può essere dolore l'ultima parola che ci ricorda Giuseppe, dobbiamo utilizzare vita." Come evocato durante la concelebrazione della santa messa officiata da Mons. Rocco Pennacchio Arcivescovo di Fermo in memoria di Giuseppe Lenoci, insieme ai genitori, mamma Francesca e papà Sabino, al fratellino Michael, ai compagni di "Len 9" della squadra di calcio Monturano -Campiglione dove militava, alla zia Angela Lenoci, giunta da Canosa di Puglia con una delegazione di amici e conoscenti che hanno aderito all'iniziativa della fiaccolata per essere vicini alla famiglia e mantenere i riflettori accesi sulla tragica vicenda, in attesa della verità sull'accaduto." La vita è stata crudele con lui, ma non è finita con quella fatalità, vivrà per sempre." Giuseppe Lenoci rimarrà per sempre nei ricordi e nei cuori delle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo, apprezzandone le sue qualità umane e tecniche a scuola, e in campo e fuori dal campo. Davvero Unico!