Gli agricoltori ortolani sull’orlo del baratro
La dichiarazione di Natale Zagaria, segretario del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi.
sabato 13 aprile 2024
8.21
Ancora una volta il C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) si ritrova a descrivere una situazione oramai sull'orlo del baratro: quella che stanno vivendo in queste settimane gli ortolani a causa delle temperature anomale per il periodo ma anche per la grande quantità di prodotto arrivato sul mercato, senza criterio. La città di Andria, pur essendo conosciuta a livello internazionale come la Città dell'olio, rappresenta anche un punto di riferimento per la coltivazione degli ortaggi. Una coltura che rischia, a questo punto, di scomparire anche per altri fattori che negli ultimi anni si stanno abbattendo sul comparto. Per tutte queste aziende agricole andriesi è un'amara annata da dimenticare per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli. Una situazione che non si registra solo nella città di Andria ma anche in tutta la provincia BAT e nell'intera Regione Puglia. Ogni anno che passa sembra che la situazione stia diventando sempre più drammatica. Tra i tanti problemi registrati c'è la difficoltà di reperire operai qualificati per effettuare i lavori di piantumazione, manutenzione e raccolta delle colture orticole, per non parlare dei costi di manodopera arrivati alle stelle (giornata lavorativa, trattenute e contributi agricoli) che a un'azienda agricola costa più di 100 euro al giorno. Lo stesso vale per i prodotti fitosanitari e per i concimi i cui costi sono diventati altissimi. Anche i costi dell'energia utilizzata per alimentare i pozzi artesiani e le celle frigorifere, in alcuni casi sono diventati insostenibili visto l'utilizzo aumentato dovuto alle alte temperature. Poi c'è la questione del caro gasolio agricolo che ha superato la soglia di 1 euro al litro così come tante aziende agricole sono costrette ad acquistare il gasolio industriale a 1.80 euro al litro a causa dei ritardi accumulati dal comune di Andria nel rilascio dei libretti agricoli.
"Nonostante tutto e nonostante gli aumenti che li stanno affliggendo, gli agricoltori sono sempre fiduciosi e continuano ad investire capitali economici ma anche umani sopportando sacrifici, continuando a coltivare le terre mantenendo l'identità territoriale della nostra città producendo un prodotto di altissima qualità che però in tanti casi viene svenduto o trinciato direttamente sul campo vanificando i ricavi" – ha dichiarato il perito agrario Natale Zagaria, segretario del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi.
"Nonostante tutto e nonostante gli aumenti che li stanno affliggendo, gli agricoltori sono sempre fiduciosi e continuano ad investire capitali economici ma anche umani sopportando sacrifici, continuando a coltivare le terre mantenendo l'identità territoriale della nostra città producendo un prodotto di altissima qualità che però in tanti casi viene svenduto o trinciato direttamente sul campo vanificando i ricavi" – ha dichiarato il perito agrario Natale Zagaria, segretario del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi.