Gli appunti del grande Genio Leonardo
L'omaggio del Museo Dei Vescovi con una mostra,a 500 anni dalla sua scomparsa
mercoledì 12 giugno 2019
16.48
Il Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia, fresco delle sue attività didattiche ed eventi culturali di forte impatto sociale, dopo un periodo di breve chiusura per allestimenti, si ripresenta al pubblico con un evento che sarà inaugurato il prossimo sabato 15 giugno alle ore 20.00, presso il portone di Palazzo Fracchiolla/Minerva. "La dinamicità e la freschezza di questo Museo, attivamente impegnato nella sua missione primaria di educazione al Bello, non solamente locale, non poteva esimersi dal ricordare in qualche modo i 500 anni dalla morte di quel grande genio universale che fu Leonardo da Vinci" dichiara Mons. Felice Bacco, direttore del sopracitato Museo. L'occasione è giunta quasi per caso, dicono i Curatori della struttura, attraverso la conoscenza di un grande collezionista che ha voluto condividere due opere favolose, seppur decidendo l'assoluto anonimato. Si tratta di una delle pochissime copie dal vivo ed autorizzate in antico del Codice Trivulziano, conservato nella Biblioteca Trivulziana di Milano col codice 2162. Si tratta di un codice cartaceo rilegato con una copertina in pelle – pergamena, avente quasi la forma di un portafogli. Questa serie pregevolissima di appunti del grande Genio Leonardo di ser Piero Da Vinci è citata da Francesco Melzi che la indicò tra i libri necessari per la composizione del Trattato della Pittura. Il Melzi fu fedele allievo di Leonardo e provvide a rilegare gli appunti sciolti del suo Maestro, numerandoli con un inchiostro rossiccio dall'1 al 62. L'opera si trova nella Biblioteca Ambrosiana grazie alla donazione fatta nel 1637 dal Conte Galeazzo Arconati dei volumi vinciani da lui posseduti. Ciò che rende unica questa opera, oltre ovviamente alla firma è la presenza di numerosi disegni di macchine ingegnose, costruzioni e architetture ed il fatto stesso che esso stesso rappresenti, sin dal 1872, dopo numerosi studi proseguiti nei corso del Novecento, il primo caso di vocabolario della lingua italiana, una sorta di "Crusca anticipata" com'ebbe modo di affermare nel 1906 Isidoro Del Lungo nelle Conferenze fiorentine. Un volume praticamente impossibile da visionare e sfogliare dal vivo, che sarà possibile osservare al Museo dei Vescovi e da sfogliare virtualmente, grazie alla trasposizione digitalizzata di questa pregevolissima e rarissima copia, a cura della Coop. OmniArte.it – Servizi per la Cultura, responsabili dell'allestimento nell'ambito della preziosa Sala della Quadreria, riaperta di recente dopo un riallestimento per la mostra Doni Meravigliosi. Oltre a questa opera sarà esposto in teca, appartenente allo stesso collezionista, un piccolo olio su tela attribuito da alcuni critici al periodo giovanile del Maestro, allorquando era allievo di Andrea del Verrocchio dal 1469. Da quella stessa bottega fiorirono Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio e Lorenzo di Credi. L'evento di presentazione al pubblico sarà seguito nei giorni successivi dalle visite, anche guidate di stampo tematico a cura di OmniArte. L'evento è stato possibile grazie al sostegno di Farmalabor del dott. Sergio Fontana e gode della partnership con Confindustria Bari Bat- zona territoriale BAT, della Diocesi di Andria e del Comune di Canosa di Puglia. Informazioni per orari di visite all'utenza telefonica 377/2999862 o consultando i profili Facebook Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva o OmniArte.it in continuo aggiornamento.