Grano duro estero e non pugliese: maxi sequestro di pasta nella BAT

Circa 10mila chili in totale con la denuncia di un 63enne per frode in commercio

lunedì 25 novembre 2013 10.19
Utilizzavano grano duro extracomunitario o comunitario al posto di quello pugliese come indicato nelle etichette in violazione della normativa del "made in Italy". E' quanto accertato in un pastificio medio piccolo della BAT, in cui gli uomini del comando regionale del Corpo Forestale dello Stato, hanno sequestrato 10mila chili di pasta. L'attività fraudolenta, da parte del rappresentante legale dell'azienda, di anni 63, ha portato alla denunciato all'autorità giudiziaria dell'uomo per frode in commercio.

Da diversi mesi, infatti, il Corpo Forestale dello Stato prosegue nella sua attività di controllo sul "made in Italy" con origine e provenienza delle materie prime utilizzate qualora il prodotto presenti particolari indicazioni come, ad esempio, prodotto 100% italiano. In questo caso, l'ennesimo, le materie prime utilizzate non erano tutte italiane oltre ad esserci altri problemi specifici nella produzione e nel confenzionamento del prodotto. Sulle confezioni di pasta secca e fresca sottoposte a sequestro, infatti, oltre alla presenza di due bandiere italiane, erano riportate le diciture "Pasta dell'Alta Murgia prodotta con semola di grano duro della Puglia", "Cooperativa Coldiretti"; diversamente i forestali hanno verificato che i prodotti presi in esame erano realizzati con grano duro extracomunitario e comunitario e non con grano della Puglia.

Le confezioni di pasta, quindi, sono state sottoposte a sequestro con il conseguente ritiro dal commercio in esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza emesso dal Sost. Proc. dott. Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani. Seguono aggiornamenti sulla città di provenienza, ancora sconosciuta, del pastificio.
Sequestro
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