I canosini chiedono sicurezza.
Incontro in sala consiliare
mercoledì 25 maggio 2016
23.56
Al termine della manifestazione pubblica tenutasi in Piazza Vittorio Veneto lo scorso giovedì in correlazione al preoccupante incremento di atti criminosi ed illegali a Canosa di Puglia(BT) è stato comunicato che il 26 maggio alle ore 20,30 i rappresentanti di tutte le associazioni, i partiti, le parrocchie, le scuole, le associazioni di volontariato, le organizzazioni datoriali e sindacali unitamente ai cittadini ed ai vertici delle istituzioni si incontreranno nella sala consiliare del Palazzo di Città, per fare il punto della situazione sulla criticità degli episodi di cronaca degli ultimi mesi, sempre più cruenti. Una disamina articolata in merito, che ha riscosso consensi e condivisioni sui social è stata fatta dall' avvocato Enzo Princigalli, del foro di Trani : """Secondo la logica dello Stato l'incremento delle forze dell'ordine è possibile solo in rapporto al numero dei reati denunciati. – esordisce il legale canosino - Statisticamente in base agli ultimi dati resi noti i reati a Canosa sarebbero in diminuzione quindi niente uomini. Di conseguenza i canosini dovrebbero essere meno omertosi e denunciare di più. Questa è la teoria dominante tra gli uomini delle Istituzioni che non tiene conto delle ragioni per cui non si denuncia. Non si parla del fallimento di numerose inchieste per atti criminali degli ultimi anni e la conseguente iattanza dei criminali rimasti impuniti, a Canosa sono rimasti senza un colpevole 4 lupare bianche, due omicidi, tre tentati omicidi, numerosissime rapine, tutti reati ampiamente denunciati. Ricordiamo che un'attività commerciale in pieno centro cittadino ha dovuto chiudere dopo 4 attentati, e allo stato senza un colpevole. Inoltre, tra gli stessi uomini delle forze dell'ordine, i migliori, sono stati trasferiti per tutelarne l'incolumità. Mi pare ovvio che questi episodi inquietanti unitamente al generale fallimento della giustizia scoraggino le denunce creando uno scollamento tra le statistiche e la realtà.- prosegue nel suo intervento l'avvocato Princigalli - La città resta per molte ore terra di nessuno; delle due l'una o ci sono gravi carenze di personale o la risposta dello Stato è debole, inadeguata e poco professionale. La situazione è obiettivamente gravissima e chi la nega ne è complice. Dovranno essere messe in campo iniziative serie ed un patto di alleanza, fuori dalle solite distruttive strumentalizzazioni politiche, tra Istituzioni, forze dell'ordine e cittadini. Credo anche che la reazione dei cittadini e degli imprenditori onesti e coraggiosi insieme ad una serie di iniziative di carattere sociale, educative e culturali sono più efficaci di quanto non si immagini per contrastare il crimine. Perché i criminali si nutrono della paura, del degrado sociale e dell'ignoranza. Di fronte ad una reazione seria e decisa come quella che in tanti stiamo mettendo in campo dovranno arretrare, ma occorrerà anche una organica e permanente risposta delle Istituzioni su più fronti. Perché se è vero che non c'è certezza della pena è anche vero che il carcere non può essere una discarica sociale. Le pene avranno sempre una durata limitata, quindi accanto alla giusta e dura repressione occorre che fuori ci sia una società più giusta e meno criminogena. Esattamente quella che le Associazioni a Canosa stanno tentando di costruire""" Non da meno il contenuto di un volantino, distribuito alla collettività a brevi manu e divulgato sui social, attraverso il quale i cittadini di Canosa hanno espresso le richieste al Prefetto ed alle istituzioni locali, ciascuno per il proprio ambito di competenze. Nell'elenco delle richieste formulate: aumentare la presenza delle forze dell'ordine, rinforzandole con reparti speciali; attivare immediatamente il sistema di videosorveglianza già installato in città; una maggiore collaborazione tra le forze dell'ordine impegnate sul territorio, al fine di realizzare una rete efficiente ed efficace di pronto intervento al verificarsi di episodi criminosi; il pattugliamento anche a piedi da parte della Polizia Locale; instaurare rapporti di convenzione con le associazioni locali di protezione civile, al fine di supportare l'azione di controllo di tutto il territorio cittadino. L'ascolto di tutte le voci in rappresentanza delle associazioni ed enti di Canosa, attraverso varie forme e modalità, può portare al miglioramento della sicurezza in città, soprattutto quella percepita in questi giorni, tenendo in seria considerazione le richieste formulate con interventi collettivi (comunità ed istituzioni) su quei fattori socio-territoriali che potrebbero sfociare in elementi di pericolosità e criticità.