I Carabinieri recuperano reperti archeologici

Operazione del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari

giovedì 1 giugno 2017 23.35
Nell'ambito delle attività investigative avviate sul territorio di competenza - Puglia e Basilicata - , e spesso conclusesi in altre Regioni italiane, il Nucleo Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale di Bari, ha restituito al Patrimonio Culturale Nazionale numerosi beni che rischiavano di essere dispersi per sempre. Lo scavo clandestino continua ad essere, soprattutto in Puglia, un fenomeno che ha richiesto l'attenzione e più volte l'intervento di questo Nucleo. Nel corso di servizi di sorveglianza appositamente predisposti, nel mese di febbraio in un'area archeologica pugliese sono stati fermati due "tombaroli", sorpresi, in flagranza di reato, intenti ad eseguire ricerche archeologiche non autorizzate. Nel corso dell'attività sono stati sequestrati metal detector, reperti archeologici, con evidenze di scavo recente, e vario materiale da scavo. Questo fenomeno criminale alimenta, purtroppo, un traffico di importanti proporzioni intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. Le consolidate procedure operative messe in atto, repressive e preventive, hanno portato al recupero di oltre 450 reperti archeologici ed al deferimento all'Autorità Giudiziaria di 11 persone per scavo clandestino.

La proiezione investigativa nazionale di ogni Nucleo del Comando Carabinieri Tute­la Patrimonio Culturale e, in particolare, l'adeguamento delle tecniche investigative alle nuove metodologie criminali che aggrediscono il patrimonio culturale, hanno reso necessario il costante monitorag­gio delle transazioni dell'e@commerce e il costante scambio informativo con gli organi periferici del MiBACT. Ciò ha permesso di individuare presso una casa d'aste un eccezionale dipinto, olio su tavola, di grandi dimensioni (120 x 92 cm), risalente al 1400 e raffigurante San Leonardo. L'opera d'arte, inserita nella Banca Dati dei Beni Illecitamente sottratti, risulta essere provento di furto avvenuto tra il 23 e il 24 gennaio 1972 all'interno della Chiesa di San Luca di Armento (PZ). Il dipinto, ritrovato dopo oltre quarant'anni, era stato esposto per una vendita all'asta prevista entro tre giorni. L'emissione in urgenza di un provvedimento di sequestro da parte della Procura della Repubblica competente per territorio, immediatamente attivata da questo Nucleo, ha permesso di impedire la vendita ed evitare la dispersione del bene che è stato, così, restituito alla Comunità di Armento. Al momento del sequestro, l'opera d'arte si presentava in pessimo stato di conservazione ed attualmente è sottoposta a restauro all'interno dei laboratori della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.

Nell'ambito di un'altra indagine, sono state recuperate 3 maioliche antiche (due piatti e un boccale) risalenti al XV - XVI sec. e risultate parziale provento di furto avvenuto nel 2003 all'interno del Complesso Monumentale di "Torre Alemanna" a Cerignola (FG) dove i beni ceramici erano stati esposti dopo la campagna di scavo eseguita dalla Soprintendenza in collaborazione con le Università di Bamberga (Germania) e di Parigi. I beni sono tornati recentemente nello stesso luogo da cui erano stati trafugati e sono esposti in una vetrina che reca la seguente dicitura "La Ferita Sanata". Nel complesso, si può riferire che si registra una lieve diminuzione dei furti rispetto all'anno precedente con un lieve aumento, però, dei furti ai danni degli istituti religiosi e dei luoghi di culto, da sempre obiettivo sensibile della specifica aggressione criminale anche per via della facilità di trasporto dei beni di piccole dimensioni. E' stata, pertanto, incrementata l'attività preventiva di controllo concretizzatasi in numerosi sopralluoghi e nella costante collaborazione con le Diocesi al fine di individuare le eventuali criticità da eliminare. I beni culturali ecclesiastici rappresentano, infatti, un'elevata percentuale del patrimonio culturale nazionale e comprendono soprattutto opere di pittura, scultura, mosaici, oggetti legati alla celebrazioni religiose (ostensori, calici, etc) ma anche beni librari e documenti storici.