I compensi ai professionisti dell'edilizia
Emiliano incontra rappresentanti Ordine Architetti Puglia
giovedì 8 novembre 2018
17.13
I compensi ai professionisti dell'edilizia e dell'architettura devono diventare un obbligo previsto per legge. È questa la finalità dell'azione intrapresa dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bari che, mediante il suo consigliere delegato Lelio De Nicolò, ha incontrato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per presentare i contenuti del documento. Nel solco tracciato dalla Regione Toscana, con la decisione n. 29 del 6 marzo 2018, e della Regione Calabria, con la Legge regionale del 3 agosto 2018, l'Ordine professionale barese si fa così promotore della bozza di una proposta di legge per la tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese con la finalità di tutelare il lavoro svolto dai professionisti, contestualmente all'attenuazione dell'evasione fiscale. A tal fine, trascorsi i tempi necessari ad apportare le necessarie migliorie al testo, gli architetti hanno chiesto audizione presso la VI Commissione Regione Puglia per discutere in merito alla proposta di legge. Nei contenuti del testo spicca l'obbligo di corredare la presentazione dell'istanza autorizzativa con lettera di affidamento dell'incarico sottoscritta dal committente.
La proposta dell'Ordine degli Architetti PPC di Bari ha in sé un dato di novità, prevedendo che, oltre a quanto previsto sia dalla Regione Toscana che dalla Regione Calabria, anche alla comunicazione di fine lavori sia allegata la dichiarazione firmata da titolare e tecnico abilitato che valga da attestazione dell'avvenuto pagamento della prestazione professionale. Pertanto, ai fini del rilascio del certificato di agibilità, sarà obbligatorio l'inserimento, nella documentazione presentata, della fattura emessa dal professionista e pagata dal committente. Gli architetti dell'area metropolitana barese intendono percorrere questa strada affinché diventi il paradigma da proporre nelle varie sedi istituzionali e, in prima istanza, al tavolo della Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali. I contenuti del documento, che ha nell'Ordine degli Architetti PPC di Bari il motore propulsore, saranno studiati e condivisi con la Federazione architetti di Puglia, Ordine ingegneri, Ordine dei geologi, Collegio dei geometri e con tutti gli Ordini territoriali pugliesi, al fine di arrivare in tempi brevi a una conclusione comune. Il provvedimento, chiesto a gran voce dai tecnici di ogni parte d'Italia, rappresenta un grande passo in avanti per il mondo dei professionisti del settore, troppo spesso costretti a lavorare percependo compensi non adeguati alla loro prestazione.
La proposta dell'Ordine degli Architetti PPC di Bari ha in sé un dato di novità, prevedendo che, oltre a quanto previsto sia dalla Regione Toscana che dalla Regione Calabria, anche alla comunicazione di fine lavori sia allegata la dichiarazione firmata da titolare e tecnico abilitato che valga da attestazione dell'avvenuto pagamento della prestazione professionale. Pertanto, ai fini del rilascio del certificato di agibilità, sarà obbligatorio l'inserimento, nella documentazione presentata, della fattura emessa dal professionista e pagata dal committente. Gli architetti dell'area metropolitana barese intendono percorrere questa strada affinché diventi il paradigma da proporre nelle varie sedi istituzionali e, in prima istanza, al tavolo della Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali. I contenuti del documento, che ha nell'Ordine degli Architetti PPC di Bari il motore propulsore, saranno studiati e condivisi con la Federazione architetti di Puglia, Ordine ingegneri, Ordine dei geologi, Collegio dei geometri e con tutti gli Ordini territoriali pugliesi, al fine di arrivare in tempi brevi a una conclusione comune. Il provvedimento, chiesto a gran voce dai tecnici di ogni parte d'Italia, rappresenta un grande passo in avanti per il mondo dei professionisti del settore, troppo spesso costretti a lavorare percependo compensi non adeguati alla loro prestazione.