I Misteri del Venerdì Santo
Il componimento di Nunzio Di Giulio
venerdì 10 aprile 2020
18.51
L'emergenza sanitaria del coronavirus ha portato ad annullare anche i riti della Settimana Santa molto suggestivi a Canosa di Puglia tra i quali la processione serale del Venerdì Santo. Quest'anno non si assisterà all'uscita delle Statue dei Misteri portate in processione per le vie cittadine in un mesto silenzio : Gesù nell'Orto degli Ulivi; Gesù flagellato alla colonna; Gesù incoronato di spine; Gesù sotto la Croce; la Veronica; Gesù Crocifisso sul Calvario; Cristo Morto, il simulacro che ritrae Cristo nel Sepolcro, in un sarcofago su una lastra di pietra calcarea; l'Addolorata dei Misteri che rivive i dolori della passione di Cristo, dalla crocifissione del Figlio alla deposizione dalla Croce; il Santo Legno, un baldacchino di regalità che copre la reliquia della Croce di Gerusalemme, venerata in una teca preziosa. Per l'occasione, il Commendatore Nunzio Di Giulio, ispettore Capo della Digos in quiescenza, scrittore per hobby propone il componimento dal titolo "I Misteri Del Venerdì Santo" con l'invito a non uscire di casa per evitare il diffondersi del contagio.
I MISTERI DEL VENERDI' SANTO.
Accese variopinte luci,
in processione il venerdì santo,
a notte fonda e di sibili.
Tacciono le campane,
in funebri marce indugiava la banda.
Vacillante il Cristo nudo in croce,
di fedeli in massa ,
ammutolita e costernata ,
la crocifissione di duemila anni.
I ragazzini osservano,
la maestà della morte.
Un evento remoto impossibile,
per acerbi infanti,
nell'età delle speranze.
Inorriditi guardano
Ii silenzio della morte.
Neppur la speranza a conforto,
da immemore stagione svanita.
Che rimane?
La rimembranza di quelle illusioni!
La vita stessa oggi è fantasma.
Guardo i fanciulli,
su balconi assiepati.
Sono quelli,
i nuovi figli delle illusioni.
Nunzio Di Giulio
I MISTERI DEL VENERDI' SANTO.
Accese variopinte luci,
in processione il venerdì santo,
a notte fonda e di sibili.
Tacciono le campane,
in funebri marce indugiava la banda.
Vacillante il Cristo nudo in croce,
di fedeli in massa ,
ammutolita e costernata ,
la crocifissione di duemila anni.
I ragazzini osservano,
la maestà della morte.
Un evento remoto impossibile,
per acerbi infanti,
nell'età delle speranze.
Inorriditi guardano
Ii silenzio della morte.
Neppur la speranza a conforto,
da immemore stagione svanita.
Che rimane?
La rimembranza di quelle illusioni!
La vita stessa oggi è fantasma.
Guardo i fanciulli,
su balconi assiepati.
Sono quelli,
i nuovi figli delle illusioni.
Nunzio Di Giulio