Il 2021, Anno Internazionale della Frutta e della Verdura
La Puglia è la prima regione per la produzione di ortaggi e seconda per la frutta
venerdì 1 gennaio 2021
16.41
Sono 21mila gli ettari di frutteto da recuperare in Puglia, andati persi negli ultimi 10 anni a causa della cementificazione e dell'abbandono per rispondere alla svolta salutista dei consumatori trainata dall'emergenza sanitaria causata dal Covid. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione della festa del 1° dell'anno, con il 2021 dichiarato 'Anno internazionale della frutta e della verdura' dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), con un appello a migliorare la produzione alimentare, rendendola più sana e sostenibile attraverso l'innovazione e la tecnologia, nonché a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. L'Anno Internazionale della Frutta e della Verdura 2021 cade nel Decennio d'azione delle Nazioni Unite sulla nutrizione (2016-2025) e nel Decennio dell'agricoltura familiare proclamato dalle Nazioni Unite(2019-2028) . Le due ricorrenze si alimentano vicendevolmente, dando maggior visibilità ai piccoli produttori e sensibilizzando l'opinione pubblica sui temi della sicurezza alimentare e della nutrizione. L'Anno Internazionale della Frutta e della Verdura 2021 può essere di sprone per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) entro il 2030.
"La Puglia è prima in Italia per aziende che producono ortaggi e seconda per frutteti. Ha numeri da record su uva da tavola, pesche, ciliegie e agrumi per quanto riguarda la frutta. Le produzioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e raccolta, dove la mano dell'uomo non può essere sostituita dalle macchine", ricorda Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Il comparto ortofrutticolo in Puglia è pari al 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia - con l'orticoltura ampiamente diffusa in tutte le provincie nelle aree irrigue. "Dai biodiversi agli esotici, dai tradizionali ai biologici la Puglia dovrà celebrare nel 2021 la vasta gamma di verdure e frutta – insiste il presidente Muraglia - con l'allarme globale provocato dal Coronavirus che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dalla sana alimentazione e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che l'agricoltura pugliese è in grado di offrire".
Sono cresciute del 25% le vendite di frutta e verdura nei mercati contadini in Puglia anche grazie ai servizi di ritiro e di domicilio organizzati dagli agricoltori per venire incontro ai limite di movimentazione dei consumatori dovute all'emergenza Coronavirus. "Servono un impegno di filiera e una visione strategica per salvare il frutteto pugliese che in 10 anni dal 2010 ad oggi – conclude il presidente Muraglia - si è ridotto del 26% per colpa del consumo del suolo, della tropicalizzazione e scelte sbagliate di pianificazione e programmazione. Sono stati letteralmente 'mangiati' 162mila ettari di suolo in Puglia per colpa della cementificazione e dell'abbandono e per la grave mancanza di programmazione e valorizzazione del ruolo di chi vive e lavora sul territorio".
Al contempo è necessaria una grande azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale – conclude Coldiretti Puglia . per garantire che dietro tutti i prodotti agricoli e agroalimentari in vendita, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguardi l'ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore lungo la filiera per scongiurare la deflazione nei campi che nuoce sia agli agricoltori che ai consumatori.
"La Puglia è prima in Italia per aziende che producono ortaggi e seconda per frutteti. Ha numeri da record su uva da tavola, pesche, ciliegie e agrumi per quanto riguarda la frutta. Le produzioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e raccolta, dove la mano dell'uomo non può essere sostituita dalle macchine", ricorda Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Il comparto ortofrutticolo in Puglia è pari al 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia - con l'orticoltura ampiamente diffusa in tutte le provincie nelle aree irrigue. "Dai biodiversi agli esotici, dai tradizionali ai biologici la Puglia dovrà celebrare nel 2021 la vasta gamma di verdure e frutta – insiste il presidente Muraglia - con l'allarme globale provocato dal Coronavirus che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dalla sana alimentazione e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che l'agricoltura pugliese è in grado di offrire".
Sono cresciute del 25% le vendite di frutta e verdura nei mercati contadini in Puglia anche grazie ai servizi di ritiro e di domicilio organizzati dagli agricoltori per venire incontro ai limite di movimentazione dei consumatori dovute all'emergenza Coronavirus. "Servono un impegno di filiera e una visione strategica per salvare il frutteto pugliese che in 10 anni dal 2010 ad oggi – conclude il presidente Muraglia - si è ridotto del 26% per colpa del consumo del suolo, della tropicalizzazione e scelte sbagliate di pianificazione e programmazione. Sono stati letteralmente 'mangiati' 162mila ettari di suolo in Puglia per colpa della cementificazione e dell'abbandono e per la grave mancanza di programmazione e valorizzazione del ruolo di chi vive e lavora sul territorio".
Al contempo è necessaria una grande azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale – conclude Coldiretti Puglia . per garantire che dietro tutti i prodotti agricoli e agroalimentari in vendita, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguardi l'ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore lungo la filiera per scongiurare la deflazione nei campi che nuoce sia agli agricoltori che ai consumatori.