Il centrosinistra vince al ballottaggio

Il “remake” di Davide contro Golia. Il nuovo sindaco di Canosa è Ernesto La Salvia

martedì 22 maggio 2012 18.59
Il nuovo sindaco di Canosa è Ernesto La Salvia: medico del locale pronto soccorso. Grazie a lui il centrosinistra vince al ballottaggio per un soffio. La vittoria è avvenuta contro tutti i pronostici dopo un testa a testa serratissimo caratterizzato da una battaglia all'ultimo voto. Coadiuvato dall'astensionismo (hanno votato al secondo turno il 49,80% degli aventi diritto) La Salvia ha ottenuto 6.495 voti pari al 50,78% dei votanti contro i 6.295 di Caporale che si ferma al 49,22%.
La considerazione principale che emerge da questi dati è che il neo sindaco ha avuto quasi il doppio delle preferenze del primo turno, sicuramente è riuscito a convogliare su di se i voti di protesta e i voti dei nemici giurati del centrodestra desiderosi soprattutto di rompere la decennale egemonia PDL. All'inizio della campagna elettorale pochi avrebbero scommesso sulla vittoria finale del centrosinistra specie dopo i deludenti risultati delle precedenti elezioni.

Il centrodestra esce da questa tornata elettorale fortemente ridimensionato. Sicuramente i vertici staranno meditando per individuare le cause di questa debacle. Nessuno di loro si aspettava la sconfitta, men che meno contro il centrosinistra, tenuto conto che, soprattutto nella storia recente della nostra città, rarissime sono state le volte in cui la sinistra è riuscita nell'intento di vincere e di amministrare per lunghi periodi.

Il risultato è inaspettato ma non troppo, se si scava di qualche anno nella memoria della politica canosina si può trovare un precedente analogo: anno 2002, da una parte il duo Santangelo-Silvestri, favoritissimi per la vittoria finale, espressione di quella classe dirigente centrista che per anni aveva amministrato Canosa, dall'altra parte un gruppo di giovani di centrodestra, quasi tutti sotto i 35 anni, molto uniti e desiderosi di mettere il proprio entusiasmo nell'amministrazione della città in contrapposizione al già collaudato potere dei primi. I "giovani" riuscirono prima nell'impresa di arrivare al ballottaggio e successivamente di vincere in un secondo turno infuocato. Molti dissero che quella era la vittoria di Davide contro Golia. Col tempo quei ragazzi sono cresciuti, hanno amministrato per un decennio diventando "grandi" anche fuori dalle mura della città e si sono presentati a queste ultime elezioni chiaramente nel ruolo di Golia, dimenticandosi che forse a Canosa e ai canosini piace di più la figura del piccolo Davide.

Giovanni Di Nunno