Il Comitato Cittadino B619 a difesa dell’ospedale di Canosa

I canosini non sono disposti a barattare con nulla. Alta la guardia sullo smembramento o chiusura del nostro ospedale

lunedì 26 novembre 2012 11.57
A distanza di cinque mesi dalla costituzione del Comitato Cittadino "B619", a difesa dell'Ospedale di Canosa riteniamo opportuno comunicare alla cittadinanza quanto posto in essere in questi mesi.
La prima azione adottata è stata la raccolta delle firme di adesione al Comitato che, successivamente, abbiamo presentato all'attenzione dell'Assessore regionale alla Sanità Ettore Attolini. Le firme raccolte sono state circa settemila.

Chiesta ed ottenuta udienza con l'Assessore Attolini alla fine del mese di giugno scorso, abbiamo presentato allo stesso i dati confortanti del nostro nosocomio forniti dall' ASL/BAT che vede la nostra struttura tra le migliori della Provincia. Allo stesso modo abbiamo dimostrato come la stessa, con 400.000 residenti, goda di 695 posti per acuti; praticamente 1.73 posto letto ogni 1000 residenti. Se a questo dato viene aggiunto quello di modifica del piano di riordino promosso dalla Regione, dove si evince come la zona nord della ASL/BAT venga ridimensionata con 54 posti letto per acuti per 93.531abitanti al contrario della zona sud (Andria, Barletta, Trani e Bisceglie) che godrebbe di 641 posti letto per 303.332 abitanti, il dato assume una gravità senza precedenti.


Gravità che i componenti del Comitato hanno immediatamente evidenziato agli organi competenti ed alla cittadinanza con incontri tematici tenuti nel corso degli ultimi cinque mesi.
Successivamente si è provveduto ad istituire un tavolo di concertazione con tutti i Dirigenti Medici ed i Coordinatori delle Unità Operative del nostro ospedale per perseguire, con tutti i mezzi messi a disposizione della legge, un percorso comune di azione.
Abbiamo avuto occasione di interloquire e mostrare le nostre ragioni al Presidente del Consiglio Regionale Introna ed al Consigliere Regionale e componente della Commissione Sanità alla Regione Gianmarco Surico. Quest'ultimo si è reso immediatamente disponibile a qualsiasi incontro tematico ed è stato l'unico componente di Commissione a rispondere positivamente alla richiesta di incontro tra il Comitato "B619" ed i Componenti della Commissione Sanità.La comunicazione è stata inviata lo scorso 25 settembre.

Nel corso dei mesi abbiamo mantenuto sempre alta la guardia sul pericolo di smembramento o, addirittura, chiusura del nostro ospedale.


Nonostante l'Assessore Regionale Attolini ci abbia più volte rassicurato sul mantenimento della struttura ospedaliera e la conseguente operosità, dalla Direzione Generale evinciamo tutt'altro atteggiamento. Per questa ragione e per i dati succitati ci domandiamo per quale ordine di ragione si voglia perseguire una strada dispendiosa e che calpesti la dignità e quanto dettato all'Art. 32 della nostra Costituzione in merito al Diritto alla Salute. Riteniamo opportuno, altresì, intraprendere una serie di iniziative di protesta affinché venga tutelata la struttura e tutti i pazienti che usufruiscono delle sue prestazioni. Chiediamo, pertanto, immediatamente (e verrà formalizzata oggi stessa) udienza all'Assessore Regionale Attolini ed al Governatore della Regione Vendola per ottenere lumi in merito alle scelte ed indirizzi concernenti il futuro dell'ospedale di Canosa che noi definiamo senza mezzi termini sciagurati.


Sia chiaro: la posizione del comitato e della cittadinanza è netta, i canosini non sono disposti a barattare con nulla la propria struttura che siamo disposti a difendere anche con i denti se necessario. Scelte, come queste, hanno solo dei connotati politici, non v'è nulla di logico nel costruire una nuova struttura se ci sono a disposizione strutture vuote, appena ristrutturate è già disponibili alla collettività, specie se l'obiettivo è quello dichiarato, ovvero: RISPARMIARE! Non è concepibile, infine, che paesi con strutture destinate alla chiusura abbiano avuto (miracolosamente!) la meglio a discapito della nostra che non ne veniva decretata la chiusura. Non ne facciamo soltanto una questione campanilistica perché riteniamo che la salute pubblica venga innanzi a tutto ed è proprio per questo che tutto il territorio, che il nostro ospedale ha sempre servito dignitosamente , non può subire una scelta scellerata come quella proposta dalla Regione. Giù le mani dall'ospedale, Canosa non è soltanto territorio di conquista elettorale!!!


IL COMITATO SPONTANEO CITTADINO B619
Canosa di Puglia, 20/11/2012