Il Comune decide da “solo” il futuro del commercio
Intervengono le associazioni di categoria
martedì 29 novembre 2016
14.33
Le associazioni di categoria del commercio di Canosa di Puglia(BT), in particolare Federcommercio BAT, Associazione Negozi di Piazza Galluppi; Confederesercenti BAT e Comitato Operatori Commerciali Corso San Sabino, portano a conoscenza attraverso un comunicato firmato che sono state invitate, nelle passate settimane dalla Amministrazione Comunale, per il tramite dell'assessore Piscitelli, ad un tavolo di confronto per la definizione del Documento Strategico del Commercio, importante atto di programmazione per questo vitale settore economico della città. Tale "Documento Strategico" è formalmente richiesto dalla Regione Puglia nell'ambito del cosiddetto Codice del Commercio di cui alla Legge regionale 24 del 16 aprile 2015. Nel primo incontro l'Amministrazione Comunale ha proposto una bozza che, a tutti i rappresentanti di categoria invitati, è apparsa incompleta ed assolutamente non confacente ai dettami legislativi richiesti dalla Regione. Le associazioni, per il tramite dei loro rappresentanti, hanno evidenziato, lo scorso 23 novembre, all'assessore Piscitelli, con lettera protocollata, il loro "disagio" nel "condividere" il documento sottoposto e proponendo un proprio Documento Strategico con la specifica intenzione che questo avesse valore "non sostitutivo ma integrativo". "L'apertura" espressa dalle categorie tracciava una chiara intenzione collaborativa, così come sancita da numerosissime norme e direttive sia europee, regionali e comunali.
La Comunità Europea ha sancito con il Trattato di Lisbona il riconoscimento alcuni importanti principi: il principio di prossimità, secondo il quale le decisioni devono essere prese nella maniera il più possibile vicina ai cittadini (articolo 10) e il principio del coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni rappresentative (paragrafi 1 e 2 dell'art. 11 del TUE); non ultimo lo stesso Statuto del Comune di Canosa di Puglia prevede all'art 40 tale opportunità. Per cui, è quanto mai insolito che l'Amministrazione Comunale, a seguito di invito formale da parte delle associazioni, risponde con una scarna (ed ennesima) convocazione senza alcun riferimento a tale nostra disponibilità. Ricordiamo a questi (assessore e dirigente SUAP) della inopportunità di "intimidirci" paventando un'approvazione d'imperio senza alcuna condivisione. Di tale imbarazzante risoluzione stiamo informando oltre che il sindaco, tutti i consiglieri comunali e l'assessorato regionale allo Sviluppo Economico, considerando, questa informativa, doverosa affinché i "nostri" interlocutori istituzionali locali, assessore e dirigente, abbiano ben presente che in tutte le realtà amministrative, italiane ed europee è presente la diffusione dei processi di coinvolgimento dei cittadini come crescente domanda di partecipazione degli stessi alle decisioni e alle azioni che li riguardano. Lo scopo è che si affermi sempre più un modello di governance le cui decisioni siano il risultato di processi orizzontali più che verticali. Il maggior coinvolgimento dei cittadini costituirebbe una condizione importante per una più efficace azione delle politiche pubbliche. Non si accetteranno imposizioni ed esclusioni ai processi programmatici e decisionali!
La Comunità Europea ha sancito con il Trattato di Lisbona il riconoscimento alcuni importanti principi: il principio di prossimità, secondo il quale le decisioni devono essere prese nella maniera il più possibile vicina ai cittadini (articolo 10) e il principio del coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni rappresentative (paragrafi 1 e 2 dell'art. 11 del TUE); non ultimo lo stesso Statuto del Comune di Canosa di Puglia prevede all'art 40 tale opportunità. Per cui, è quanto mai insolito che l'Amministrazione Comunale, a seguito di invito formale da parte delle associazioni, risponde con una scarna (ed ennesima) convocazione senza alcun riferimento a tale nostra disponibilità. Ricordiamo a questi (assessore e dirigente SUAP) della inopportunità di "intimidirci" paventando un'approvazione d'imperio senza alcuna condivisione. Di tale imbarazzante risoluzione stiamo informando oltre che il sindaco, tutti i consiglieri comunali e l'assessorato regionale allo Sviluppo Economico, considerando, questa informativa, doverosa affinché i "nostri" interlocutori istituzionali locali, assessore e dirigente, abbiano ben presente che in tutte le realtà amministrative, italiane ed europee è presente la diffusione dei processi di coinvolgimento dei cittadini come crescente domanda di partecipazione degli stessi alle decisioni e alle azioni che li riguardano. Lo scopo è che si affermi sempre più un modello di governance le cui decisioni siano il risultato di processi orizzontali più che verticali. Il maggior coinvolgimento dei cittadini costituirebbe una condizione importante per una più efficace azione delle politiche pubbliche. Non si accetteranno imposizioni ed esclusioni ai processi programmatici e decisionali!