Il culto di Sant’Antonio.
Don Carmine Catalano ha voluto recuperarlo
lunedì 12 giugno 2017
23.50
Ricorre il 13 giugno la memoria liturgica di Sant'Antonio da Padova, la cui venerazione è radicata in Europa e nel Popolo italiano.Il culto del Santo dei Poveri è manifesto anche a Canosa di Puglia nella Cappella di Sant'Antonio nella Cattedrale di San Sabino nel culto dell'800, nel simulacro venerato nella Parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, che custodisce anche il prezioso simulacro della Chiesa di Sant'Antonio, diroccata con la campana da salvare nel quartiere popolare dei Capannoni in via Balilla. Ricordiamo da ragazzi l'intenso profumo dei gigli posti in chiesa, che venivano coltivati anche nei campi dei nostri padri contadini ad indicare il simbolo di purezza del Santo nell'iconografia dell'arte.Quest'anno dal tempo del '900, per la prima volta è stata recuperata ed esposta alla devozione la statua antica di Sant'Antonio, collocata in una nicchia votiva della Chiesa di San Francesco di radici francescane del '700, cui si lega la figura di Sant'Antonio. Il simulacro raffigura il volto giovanile del Santo che regge fra le braccia Gesù Bambino, nella memoria della visione prodigiosa.
Il giovane Parroco Don Carmine Catalano ha voluto recuperare il culto esponendo il simulacro alla devozione della comunità.Ci soffermiamo insieme prima della celebrazione dell'Eucarestia a leggere la frase in latino posta sul libro retto in mano dall'angelo di sinistra, già oggetto di restauro nel passato: « SI QUAERIS MIRACULA». È il responsorio di Sant'Antonio con la preghiera suggellata già al tempo di PIO IX nel 1866. "Si quaeris miracula", " se chiedi miracoli", è la preghiera che si eleva dai fedeli con le mani del Sacerdote, riscoprendo le doti della vita del Santo, il cui nome è diffuso al maschile e al femminile. Porgiamo gli auguri a quanti portano il nome di Antonio o Antonia e riscopriamo la nostra Italia, terra di santi, artisti ed eroi, che costituiscono il nostro patrimonio umano, storico e spirituale.l'antico simulacro nella Chiesa di S. Francesco
Auguri Antonio, auguri Antonia!
Il giovane Parroco Don Carmine Catalano ha voluto recuperare il culto esponendo il simulacro alla devozione della comunità.Ci soffermiamo insieme prima della celebrazione dell'Eucarestia a leggere la frase in latino posta sul libro retto in mano dall'angelo di sinistra, già oggetto di restauro nel passato: « SI QUAERIS MIRACULA». È il responsorio di Sant'Antonio con la preghiera suggellata già al tempo di PIO IX nel 1866. "Si quaeris miracula", " se chiedi miracoli", è la preghiera che si eleva dai fedeli con le mani del Sacerdote, riscoprendo le doti della vita del Santo, il cui nome è diffuso al maschile e al femminile. Porgiamo gli auguri a quanti portano il nome di Antonio o Antonia e riscopriamo la nostra Italia, terra di santi, artisti ed eroi, che costituiscono il nostro patrimonio umano, storico e spirituale.l'antico simulacro nella Chiesa di S. Francesco
Auguri Antonio, auguri Antonia!