Dies Natalis Solis Invicti

Il Sole si è fermato e rinasce anche a Canosa di Puglia

giovedì 25 dicembre 2014 11.20
È il Solstizio d'Inverno del 22 Dicembre, nel giorno più corto dell'anno, quando il Sole sembra fermarsi (Solis statio) all'orizzonte per rinascere e riprendere il cammino di crescita.Dal Solstizio d'Inverno, al Solstizio d'estate del giorno più lungo del 21 Giugno, osserviamo il tramonto del Sole a Canosa verso il Gargano, in un arco di declinazione di 47°, pari al doppio dell'obliquità ellittica di 23°, 5.
È il Solstizio d'Inverno, a Canosa di Puglia sono le ore 16,20 circa e, come nel rito antico che si ripete tra i megaliti di Stonehenge, con l'amico Sabino Mazzarella ci affacciamo dall'area archeologica di Giove Toro, verso il Vulture, fotografando il punto del tramonto del Sole.Sabino lo ferma con l'occhio fotografico, cogliendo nell'aria fredda dal terrazzo il movimento di rotazione della Terra, mentre lentamente il Sole scompare dietro il Sub Appennino dauno.
Dagli studi pubblicati nel 2003 nella Scuola Elementare De Muro Lomanto, ho approfondito le conoscenze, ricercando le fonti delle opere in Latino, per risalire alla Festa del Dies Natalis Solis Invicti, del "Giorno della nascita del Sole invitto", istituito nel 273 d.C. da Aureliano.
Era il Natale pagano del 25 Dicembre del Calendario Giuliano, con l'adorazione del Dio Mithra , con la nascita da una donna Vergine.
Ma il culto del Dio Mithra, identificato dai Romani nel Sol Invictus, risale alla divinità ellenica e persiana del 1400, a. C., con la raffigurazione del disco solare irraggiato.
Nel 330 d. C. Costantino decretò di far coincidere il Natale pagano con la festa cristiana della nascita di Gesù a Betlemme.
Cogliamo così, come spesso avviene, un legame di intercultura tra civiltà pagana, romana e civiltà Cristiana, che nell'Anno Domini ha datato la storia dell'Occidente nella nascita di Gesù.
Il disco solare del Sol Invictus, rappresentato in numerose sculture e bassorilievi in Europa, nel Vaticano, verrà poi sostituito dall'ostensorio della liturgia cristiana dell'Eucarestia, di Gesù Luce del mondo.
In questa transizione dalla civiltà romana a quella cristiana, Tertulliano, scrittore romano del 2°- 3° sec. d. C., considerato il padre della Teologia latina occidentale, dopo la conversione al Cristianesimo, così scrive, rimproverando i pagani, nell'opera Ad Nationes (Ai Popoli), cap. 1, XIII: "Alii plane humanius solem Christianum deum ¦aestimant, quod innotuerit ad orientis partem facere nos precationem, vel die solis laetitiam curare" (" Altri ritengono in maniera chiaramente più umana che il dio cristiano sia il sole, perché è notorio che noi preghiamo orientati verso il sole che sorge e che nel Giorno del Sole proviamo gioia"), specificando poi per una ragione del tutto diversa dall'adorazione del Sole. La preghiera dei primi Cristiani infatti avveniva in piedi, verso Oriente.
L'Evangelista Giovanni, al cap. 1, vv.4-5 e v. 9 attesta: "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo".
Nel Solstizio d'Inverno nasce la Luce del Bambino Gesù: nella Luce della mangiatoia (Praesepium) di Betlemme è Natale nell'Anno del Signore.
Qualche Scuola, come si ripete tristemente ogni anno, ha vietato il Presepe, evento storico attestato da riferimenti dei Governatori romani. Ma questo pregiudizio disattende la storia, discrimina l'evento dalla storia dall'uomo e cancella anche la festa del Solis Invicti.
Dalla luce del Sole invincibile alla Luce di Gesù Vivente, è Natale.
A. D. 2014
Buon Natale!
maestro Peppino Di Nunno (stylus magistri)
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stele romana