Il Festino della Pentolaccia
A Loconia con "Il Domino" la maschera lavellese
venerdì 16 febbraio 2018
16.34
Sarà il Salone Teatro della Parrocchia S.Antonio da Padova di Loconia frazione di Canosa di Puglia(BT), ad ospitare "Il Festino della Pentolaccia" che si terrà a partire dalle ore 19,00 di sabato 17 febbraio. Il programma della serata annuncia che all'apertura ci sarà l'arrivo dei gruppi mascherati con la partecipazione della famosa maschera di Lavello(PZ) denominata "Il Domino". Quest'anno la tipica maschera lavellese è salita alla ribalta nazionale per aver rappresentato la rete lucana "Carnevali e maschere della Lucania a valenza antropologica e culturale" al Carnevale di Venezia e alla BIT di Milano. I domini lavellesi indossano una lunga tunica in raso con cappuccio e una mantella di colore rosso che copre spalla e braccia animano le feste carnevalesche ogni sabato sera, nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il sabato successivo al giorno delle ceneri. A Loconia, nel corso della serata, intorno alle ore 20,30 circa ci sarà la "Rottura della Pignatta" e a seguire la cena tradizionale di carnevale. Alle ore 22,00 è prevista la chiusura del festino della pentolaccia che si tramanda di generazioni in generazioni per rievocare un gioco popolare, tipico al termine del carnevale ed in concomitanza della prima domenica di Quaresima. I partecipanti che sono bendati al gioco, devono colpire e rompere con un bastone una pentolaccia in terracotta (detta anche pignatta), ripiena di dolcetti come da tradizione, appesa al centro dei locali della festa che vedrà poi tutti i presenti spartirsi quello che casca sul pavimento. Ricordi d'infanzia del maestro Peppino Di Nunno, redattore di Canosaweb, riportano la festa della rottura della pignatta a casa dei suoi nonni, con la pignatta piena di dolciumi sospesa ad una cordicella e danzante sul pavimento che percuoteva provocando un rumore, mentre un giovane bendato con una mazza radente il pavimento cercava di rompere la pignatta. Il lessico "pignatta", in dialetto Pegnète , riletto nel libro di Dialettologia "Sulle vie dei ciottoli", dallo stesso curato, specifica che si tratta di una . pentola di terracotta per cuocere le vivande. Di etimologia spagnola: piñata (pentola di terracotta), il lessico è presente anche in Messico. La radice latina riconduce al termine "pinea", pigna, per la forma della pentola. Il diminuitivo in vernacolo canosino è "u pegnatìdde", per la cottura dei legumi "adénne, adénne". Un gioco aggregante nel segno della tradizione e della cultura popolare che coinvolgerà tutti i partecipanti come hanno riferito gli organizzatori, tria i quali il Presidente della Pro Loco di Lavello Nino Vitale, la Presidente della Pro Loco di Canosa, Anna Maria Fiore, la comunità parrocchiale di S.Antonio di Loconia,retta da Don Peppino Balice nella presentazione del festino della pentolaccia.