Il nostro Museo: un progetto, un lavoro, ampie opportunità.
La nota di Mariangela Petroni (FdI), capogruppo consiliare
sabato 29 febbraio 2020
17.07
Un significativo passo in avanti per la realizzazione del Museo è stato fatto dal Consiglio Comunale nella seduta di giovedì 27 febbraio scorso , nella quale è stato deliberato di concede in comodato d'uso, a titolo gratuito al MiBAC/Polo Museale della Puglia, per 50 anni, parte dell'edificio scolastico "G.Mazzini" da utilizzare per la sede del nuovo Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia. Un punto di partenza importante per le tante ambizioni che Canosa ha nutrito tra desideri, idee, intese e progetti. Dopo anni e anni di atti per la sua realizzazione, se ne è tornati a parlare con qualche speranza in più, con qualche concretezza in più, visto il finanziamento ottenuto dal MiBAC/Polo Museale della Puglia. Rimangono sul tappeto alcune prime questioni tecniche da risolvere, legate alla destinazione d'uso dell'immobile, così da prevenire successive problematiche, prima di consegnare l'immobile e consentirne la progettazione ed i conseguenti lavori affinché l'edificio Mazzini possa ospitare adeguatamente il museo. "Abbiamo dovuto aspettare a lungo, ma ora, visto il finanziamento e le volontà politiche e tecniche condivise, possiamo guardare al futuro e pensare concretamente al Museo al quale la città tiene, - dice il già sindaco di Canosa, oggi Consigliere Regionale Francesco Ventola di Fratelli d'Italia, -che da anni coltiva questo sogno, come i tanti amministratori che lo hanno preceduto, sospinti da una Città che da sempre ambisce a questo traguardo. Chi si contenta gode, si dice. Infatti era ambizioso il progetto originario di un museo innovativo, inserito in un intervento di recupero urbano, condiviso in primis con Ministero, Direzione Regionale e Sovrintendenze.
Oggi, grazie anche a quel continuo richiamo al potenziale culturale e turistico del territorio, è ampiamente riconosciuta la ricchezza del nostro patrimonio e l'imprescindibile aspettativa di una Comunità sempre più ampia di semplici cittadini, di studiosi e ricercatori. E non sfugga neanche il ruolo di enti e delle volontà dei diversi amministratori succedutesi nel tempo. Esemplificativo quello della Provincia di Barletta Andria Trani. La custodia della Collezione Varrese, in virtù della acquisizione al suo patrimonio, hanno reso possibile tutela, valorizzazione e fruibilità presso Palazzo Sinesi a Canosa di Puglia. Dall'esigenza di base di dover individuare una struttura pubblica che la ospitasse opportunamente, ha dato il via a questo percorso in cui fondamentale è il ruolo del Polo Museale della Puglia per il quale sentiamo di dover ringraziare la dott.ssa Margozzi e tutti coloro che a diverso titolo vi stanno concorrendo. Crediamo sia superfluo confermare che l'interesse di tutti non può che essere univoco nel ricercare e raccogliere qualsivoglia beneficio per Canosa. La disponibilità e l'impegno nostro, come di chiunque a contribuirvi non verrà mai meno, i canosini lo meritano.
Perciò, siamo felici di questa decisione, anche se siamo soltanto agli inizi e la strada da fare è ancora molta. Innanzitutto bisognerà capire come strutturare il Museo perché per comprendere e raccontare la storia, ci vuole lungimiranza e costanza ma anche innovazione per saper stare al passo con i tempi. Vogliamo assicurare il massimo sostegno e impegno a dare forza a tutte quelle necessità per la piena valorizzazione del nostro territorio, anche con la speranza di stimolare il mondo produttivo.Il nostro Museo potrà dimostrare ai giovani, ai turisti, a noi tutti, che dietro a ciascuno degli oggetti della nostra vita quotidiana c'è un'idea, un progetto, un lavoro, da riconsiderare con occhi diversi ed ampie opportunità.
Mariangela Petroni - Capogruppo Consiliare Fratelli d'Italia - Comune di Canosa di Puglia
Oggi, grazie anche a quel continuo richiamo al potenziale culturale e turistico del territorio, è ampiamente riconosciuta la ricchezza del nostro patrimonio e l'imprescindibile aspettativa di una Comunità sempre più ampia di semplici cittadini, di studiosi e ricercatori. E non sfugga neanche il ruolo di enti e delle volontà dei diversi amministratori succedutesi nel tempo. Esemplificativo quello della Provincia di Barletta Andria Trani. La custodia della Collezione Varrese, in virtù della acquisizione al suo patrimonio, hanno reso possibile tutela, valorizzazione e fruibilità presso Palazzo Sinesi a Canosa di Puglia. Dall'esigenza di base di dover individuare una struttura pubblica che la ospitasse opportunamente, ha dato il via a questo percorso in cui fondamentale è il ruolo del Polo Museale della Puglia per il quale sentiamo di dover ringraziare la dott.ssa Margozzi e tutti coloro che a diverso titolo vi stanno concorrendo. Crediamo sia superfluo confermare che l'interesse di tutti non può che essere univoco nel ricercare e raccogliere qualsivoglia beneficio per Canosa. La disponibilità e l'impegno nostro, come di chiunque a contribuirvi non verrà mai meno, i canosini lo meritano.
Perciò, siamo felici di questa decisione, anche se siamo soltanto agli inizi e la strada da fare è ancora molta. Innanzitutto bisognerà capire come strutturare il Museo perché per comprendere e raccontare la storia, ci vuole lungimiranza e costanza ma anche innovazione per saper stare al passo con i tempi. Vogliamo assicurare il massimo sostegno e impegno a dare forza a tutte quelle necessità per la piena valorizzazione del nostro territorio, anche con la speranza di stimolare il mondo produttivo.Il nostro Museo potrà dimostrare ai giovani, ai turisti, a noi tutti, che dietro a ciascuno degli oggetti della nostra vita quotidiana c'è un'idea, un progetto, un lavoro, da riconsiderare con occhi diversi ed ampie opportunità.
Mariangela Petroni - Capogruppo Consiliare Fratelli d'Italia - Comune di Canosa di Puglia