Il Padre che non sapeva il mio nome

L'autore Padre James Sheehan ospite all'U.T.E.

giovedì 18 gennaio 2018 23.28
Il 2018 è iniziato in grande stile all'Università della Terza Età "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT) con la partecipazione di ospiti d'eccezione, internazionali. L'incontro dello scorso 15 gennaio, ha visto salire in cattedra il presidente dottor Sabino Trotta per gli onori di casa a Padre James Sheehan, al sociologo Gianni Perilli e al dottor Pippo Diaferio, in veste di moderatore. L'occasione ha offerto spunti interessanti per riflettere sulle persone che soffrono di malattie come l'Alzheimer che porta il nome di un famoso neuropatologo tedesco, Alois Alzheimer. "L'Alzheimer è una malattia che cambia da persona a persona, ma che cambia anche continuamente nel corso della sua non breve durata, in media quasi 10 anni, attraverso un processo degenerativo che distrugge lentamente e progressivamente le cellule del cervello." Padre James Sheehan è l'autore del libro "The Father Who Didn't Know My Name" presentato nel corso della serata, tradotto in italiano "Il Padre che non sapeva il mio nome" dal noto sociologo Gianni Perilli, che nel 2010, ha scritto "Gestire l'Alzheimer" per Il Sole 24 ORE Sanità. Il libro "Il Padre che non sapeva il mio nome" focalizza l'attenzione su tre fondamentali temi che si rincorrono e s'intrecciano senza soluzione di continuità. Il primo, tratta l'amore dello scrittore per suo padre malato di Alzheimer; il secondo, analizza le esperienze che devono patire i familiari mentre affrontano l'Alzheimer dei propri cari e, infine, il terzo, tutti i dubbi sulla fede in Dio che questa durissima esperienza fa emergere nel cuore di Padre James. Questa storia vera racconta uno spaccato concreto della lotta interiore di fede che ha vissuto padre James, lotta che terminerà con un lieto fine, regalando così a tutti coloro che assistono giornalmente un malato di Alzheimer, e non solo, la certezza che la propria fede possa resistere e che quello che lui ha definito il "Dio dell'Alzheimer" possa trionfare in quanto Amore.

Testimonianza significativa, molto concreta e realistica, quella di Padre James Coy Sheehan, sacerdote della Chiesa cattolica che negli ultimi 35 anni, la sua vocazione lo ha portato in tutto il mondo. Attualmente presta servizio al Ministero del Campus presso la City University di New York. Non da meno quella del sociologo Gianni Perilli, artefice della serata nella duplice veste di interprete e interlocutore di spiccate qualità umane e professionali A New York ha costituito la "Dementia Services Charity Foundation" che presiede dopo anni di studi e ricerche sui modelli internazionali, sulle metodologie e strumenti di caregiver sviluppate nel libro "Gestire l'Alzheimer" nato negli USA e noto in inglese come "Dementia Diary". Il volume riporta più di 350 problemi realmente accaduti ai pazienti incontrati dall'autore fornendo ai familiari "caregiver", "colui che si prende cura", un supporto pratico fatto di consigli ed indicazioni utili e attuabili.Vengono suggerite alcune buone pratiche gestionali di assistenza domiciliare del paziente, tratteggiando con dovizia di particolari il ruolo delle associazioni di pazienti e familiari, attraverso la valorizzazione del ruolo di questi ultimi. L'autore interpreta l'assistenza domiciliare sia come virtuosa eticamente sia conveniente economicamente: in questa forma di assistenza, «economia ed etica» si stringerebbero la mano, non giocando un rapporto a somma zero, ma intrecciandosi perfettamente. Dall'americano all'italiano e viceversa, per esporre storie vere di assistenza ai malati di Alzheimer, anche con l'ausilio di video che hanno reso l'incontro all'Università della Terza Età "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT) di notevole spessore culturale, sociale e umano, molto suggestivo e toccante, grazie alla bravura, competenza e sottile sensibilità degli ospiti intervenuti.
Il Padre che non sapeva il mio nome
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Padre James Sheehan all'UTE
Gestire l'Alzheimer