Il problema della sicurezza nella BAT

Un forte appello di ConfCommercio Trani e Confesercenti BAT

mercoledì 30 novembre 2016 16.59
Gli ultimi episodi eclatanti di cronaca nera accaduti nel territorio della sesta provincia pugliese, hanno spinto il presidente della ConfCommercio Trani, Girolamo Acquaviva e il direttore provinciale della Confesercenti BAT Raffaele Mario Landriscina a scrivere una lettera-appello ai vertici delle Istituzioni e delle autorità locali ed al Prefetto Clara Minerva per invitarli a programmare interventi concreti ed immediati, finalizzati a contrastare un fenomeno dilagante e sempre più preoccupante. """Lo sconcertante ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di una famiglia di commercianti tranesi (ai quali va la solidarietà del Gruppo dirigente di Confesercenti BAT e di Confcommercio Trani) ad appena pochi giorni dal gravissimo episodio accaduto a Canosa di Puglia con la morte della mamma di una gioielliera, dirigente di Confesercenti, a seguito di un tentativo di rapina in casa, ripropone prepotentemente, se mai ce ne fosse bisogno, il problema della sicurezza nelle Città della Provincia Barletta Andria Trani. Confesercenti Prov.le BAT e Confcommercio Trani ritengono ormai la misura colma e che quanto sta accadendo non può e non deve essere dimenticato e/o archiviato come episodi ordinari ai quali farci l'abitudine, quasi fossero prodotti inevitabili della modernità.""" - Dopo l'esposizione del quadro critico della situazione di questi ultimi giorni si rivolgono : """ Alle Istituzioni del Territorio, al Prefetto ed ai Sindaci di Trani e Canosa di Puglia in questo particolare momento, rivolgiamo un forte appello affinchè si programmi una serie di interventi concreti ed immediati, finalizzati quantomeno ad arginare un fenomeno che si fa sempre più preoccupante e ripetitivo. E' certamente vero che il decadimento dei costumi provoca un aumento dei fenomeni di microcriminalità diffusa con conseguenti danni al patrimonio ed alle persone sempre più frequenti, ma arrivare a gambizzare commercianti per pochi euro significa dover alzare di molto l'asticella della nostra attenzione su tali fenomeni. L'impotenza delle Istituzioni e di tutti noi cittadini, imprenditori e non, non deve produrre rassegnazione. Anzi deve convincere tutti a cercare soluzioni partecipate che avvicinino chi ha la responsabilità di governo e governati. E' giusto quindi, come qualcuno osserva, partire dalle scuole e dalle famiglie per aumentare il senso civico dei cittadini della nostra comunità territoriale ma ciò presuppone l'impiego di risorse umane ed economiche e, soprattutto tempi lunghi. Oggi non può bastare ricevere tale risposta; nè, e ce ne rendiamo conto, possano bastare i Protocolli d'Intesa firmati e le nostre conseguenti solite richieste di contributi e fondi per l'installazione di impianti di videosorveglianza, pubblici e/o privati che fossero. Inoltre, spesso, viene richiesto dai rappresentanti delle Forze dell'Ordine e dagli Organi di Controllo preposti, di denunciare, di non aver paura a segnalare e di uscire allo scoperto; non possiamo sperare che ciò avvenga, almeno fino a quando non si crei un'atmosfera di sicurezza e ci si senta veramente protetti. Come fare, allora, per costruire un circuito virtuoso tra cittadini e coloro che sono preposti all' Ordine Pubblico? """

In merito vengono avanzate delle richieste:"""Si potrebbe pensare ad una maggiore diffusione pubblica da parte delle Forze dell' Ordine, di segnalazioni preventive sui criminali abituali e pubblicazione di mappe indicanti episodi delinquenziali che si rinnovano in Città (furti-rapine-scippi-ecc..) per allertare maggiormente cittadini e commercianti ed attrezzarsi a livello preventivo? In ogni caso, Confesercenti e Confcommercio sono pronte a costituirsi parte civile nell'eventuale processo penale che si instaurerà per cercare di tutelare al meglio la categoria dei piccoli commercianti che, già alle prese con una serie di problemi legati alla crisi, alla burocrazia, al fisco eccessivo, ecc., rischiano di chiudere definitivamente le proprie attività con grave danno per la vivibilità delle nostre Città. In attesa di potervi incontrare nei prossimi giorni al fine di approfondire le tematiche esposte e offrire il nostro modesto contributo a quanto sicuramente già adottato da codesti Enti ed Istituzioni.""" Fermiamo la criminalità! E' il grido d'allarme, che si ripete spesso in questi giorni, quello che fa appello ad una maggiore sicurezza ed a più controlli volti alla repressione delle attività illecite e criminose sul territorio della BAT soprattutto per evitare che possano ripetersi drammatici episodi di cronaca.