Il «pumo pugliese» degli sposi

“Bomboniera” della Puglia anche al G7 nel Salento

mercoledì 10 luglio 2024 17.43
Due giovani canosini Giulia e Stefano consacrano il loro "sì" il 6 luglio 2024 nella Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia, nel quadro di famiglia. In dono agli invitati viene offerto un oggetto di porcellana bianca, il "pumo pugliese" che merita di essere conosciuto nella identità della Puglia e nelle radici culturali di arte antica. Il simbolo infatti è stato donato in ciondolino di argento al G7 nel Salento il mese scorso. Quel pomo antico, frutto come una pigna della dea Pomona, è avvolto da tre foglie di acanto, che adornano i capitelli ellenici e romani. E' l'arte, l'architettura, l'artigianato pugliese che illumina e ammaestra il cuore dell'uomo e diventa un dono, un sigillo in mano alla sposa che offre allo sposo, in versi nuovi che arricchiscono la poesia del Cantico dei Cantici.

Il maestro Giuseppe Di Nunno, pur impedito fisicamente, si sente partecipe e dedica un componimento, un sentimento al nipote Stefano e alla sposa Giulia, oltrepassando le barriere e le frontiere della dimensione individuale per approdare al collettivo, all'umanità nella sua storia e cultura. La Professoressa Giulia Giorgio del Liceo "E. Fermi" di Canosa , presente alla festa e la Professoressa Nunzia Silvestri Preside emerita dello stesso Liceo, hanno condiviso e apprezzato le connotazioni storiche e artistiche "interessanti" del pumo pugliese nel componimento. E 'un pumo da studiare piacevolmente anche a Scuola, come pagina di cultura.

Il pumo al G7 nel giugno 2024, icona della Puglia
Nel G7 in occasione del Vertice dei Capi di Stato e di Governo nel Salento, cui è intervenuto anche Papa Francesco, Messaggero di pace, è stato offerto come dono benaugurante un ciondolino d'argento del "pumo pugliese". E' l'icona della Puglia fatto dalle mani artigianali di Grottaglie e altrove a rappresentare la nostra Regione, porta d'Oriente e crocevia di civiltà. E' l'arte, l'architettura, l'artigianato che illumina e ammaestra il cuore dell'uomo e diventa un dono, un sigillo da conoscere, da amare nella ceramica artistica pugliese.

Il pomo frutto di una dea
Quel pomo antico, frutto come una pigna della dea Pomona, è avvolto da tre foglie di acanto, che adornano i capitelli ellenici e romani. Simbolo di fecondità, di rinascita del pomo della terra, nelle radici della dea Pomona in un culto antico dagli Etruschi ai Romani. Una pregevole statua della dea Pomona attesta questo culto, che poi diventa un "pomum" o "pumum" latino, bocciolo di fiore simbolo di una nuova vita, dono benaugurante, che si pone in coppia per adornare balconi, terrazze e letto matrimoniale di giovani sposi come augurio di fecondità, prosperità e felicità.

Le foglie di Acanto
Ammiriamo il pumo pugliese, bianco e in policromia, avvolto da tre foglie di acanto, riscoprendo le radici culturali di questo fiore, Acanthus, declamato dall'Antica Grecia all'Antica Roma nella simbologia e bellezza. Simbolo di verginità nella mitologia ellenica era una Ninfa Acantha desiderata dal dio Apollo e da questi mutata nel fiore omonimo.

Il poeta Virgilio cita nell'Ecloga III, 45, l'Acanto molle.
Virgilio (fine I sec. a. C.) parla di una coppa donata al pastore Dameta dallo scultore Alcidemonte, e i cui manici sono "avvolti intorno da molle acanto".
Damoetas
Et nobis idem Alcidemon duo pocula fecit / et molli circum est ansas amplexus acantho…
Dameta
E anche per me lo stesso Alcimedonte ha intagliato due tazze, / e con molle acanto recinse le anse,

Plinio il Giovane Secundus, scrive dell'acanto (liber V, 6)
Parla di un portico adorno di Acanto (16)
Ante porticum…..acanthus in plano mollis et paene dixerim liquidus.
Davanti al portico....il piano è coperto di una acanto così molle, che starei per dirlo liquido.

L'Acanto dei capitelli
La le foglie di Acanto figurano come ornamento di palmette nell'Architettura greca dei capitelli di ordine corinzio o nell'Architettura romana dei capitelli di ordine composito.

E ritroviamo le foglie di acanto a....casa nostra, a Canosa di Puglia, nei capitelli di Ordine corinzio della Cattedrale di San Sabino del VI secolo.
Era un ricordo vago dei tempi del restauro, ma ci viene confermato da Mons. Felice Bacco e dal dott. Sandro Sardella.
Che bellezza! Dove le foglie di acanto nella cristianità sono simbolo di Resurrezione ed eternità.
Ma le foglie di Acanto non sono solo marmoree, ma...verdi, piantate e coltivate nella Villa comunale nel giardino dinanzi alla Canonica, dove le mostra Don Felice, come "un capitello naturale rovesciato". Ma con questo caldo aiutate Don Felice ad innaffiare il verde accanto! Torniamo alla festa degli sposi con il dono benaugurante del ....pumo pugliese a tutti.Viva gli sposi e viva la Puglia!

Il pumo pugliese degli sposi

Sabato 6 Luglio 2024,
anche Leonardo nipotino di Prima Elementare,
giunto dal Veneto in Puglia per festeggiare,
legge col Maestro nonno Peppino la data,
sul Calendario "Il Campanile" riportata,
poi nel sacro Campanile di San Sabino
eccoli! Giulia e Stefano vicino, vicino,
son diventati sposi nell'umano e nel divino.

Benedicente la mano Cattedrale di Don Felice
ha consacrato gli anelli d'oro di fede in cornice.
Un giorno d'amore nel cuore si è fatto festa
nel Giardino del Mago con la gioia in testa ,
nella giornata internazionale del bacio,
dicon gli invitati agli sposi, "bacio, bacio..!"
mentre mio Davide pur bloccato nella spalla
con la sua Elisa veneta mangia, beve e balla,
poi nella DAD pur mi fa leggere e studiare
un'iscrizione in latino del verbo amare,
"hic iuraverunt amorem aeternum"
sulla fontana dell'amore con Giulia e Stefano.

Si fa sera, nel commiato si offre la bomboniera
con inebriante di vino in bottiglia vera e sincera,
bomboniera di porcellana in pregiato bianco
bianco come la sposa leggiadra a fianco,
per ogni invitato è stato un segnaposto
un confetto che compensa anche il costo.

Bella e storica innamorata mano di sposa,
il pumo pugliese di arte antica e luminosa,
bocciolo circondato di foglie di acanto,
che quasi prolunga dalla Chiesa il canto,
simbolo di germoglio e di fecondità,
benaugurante nel tempo e nell'età.
Arte antica frutto della dea Pomona
dagli Etruschi ai Romani in persona,
che l'amata all'amato nel cuor dona,
decoro in coppia al balcone e al letto,
dove l'amore si abbraccia sotto il tetto,
sotto il tetto, sotto le lenzuola di cotone
d'estate e d'inverno ben in condivisione.

Pumo pugliese, pigna di fede, di Puglia emblema,
lo han regalato ciondolino
anche al G7 in tema,
gioiello di argento di Puglia racconto
fiore all'orizzonte di ogni tramonto,
ora giunge fino a Modena alla Ferrari
di corsa sulla Rossa tra Ingegneri cari
da Canosa di Puglia e dai familiari.

Si fa sera, così sera, bella è la bomboniera,
gli Sposi e tutti i cari si fan preghiera,
auguri di bene per Voi si spera.

Viva gli sposi!
Dallo zio maestro Peppino con Elena,
nonno 7 con ogni nipotino.
Sposi Giulia e Stefano
Il «pumo pugliese» al G7
Il «pumo pugliese» degli Sposi
Acanto in villa a Canosa