Il reddito di dignità è legge in Puglia

Le dichiarazioni di Emiliano e Loizzo

martedì 1 marzo 2016 20.56
Approvata la legge in Puglia sul Reddito di dignità (Red), contenente le misure di contrasto alla povertà ed in favore dell'inclusione sociale. Al termine di un lungo e intenso dibattito in consiglio regionale, è passato il provvedimento fortemente voluto dal governatore Michele Emiliano. La misura prevede fino a un massimo di 600 euro al mese, per 20mila famiglie, corrispondenti a circa 60mila pugliesi, ogni anno. Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, per l'esito del voto in aula, che ha condotto all'approvazione della legge regionale che introduce il reddito di dignità e individua politiche per l'inclusione sociale attiva. "Nella situazione di grave difficoltà per i cittadini,- esordisce Loizzo - affrontare il nodo delle vecchie e nuove povertà è fondamentale. Partire dai più deboli e da quanti più soffrono la crisi nella nostra regione, è l'atteggiamento corretto davanti ad un tema scottante, rappresentato dalle difficoltà delle persone e delle famiglie. Ora occorre insistere nell'informazione sui contenuti della legge, raggiungendo i territori, le associazioni, il volontariato e gli stessi possibili destinatari finali, che vivono un disagio sociale profondo".

Non da meno il presidente Emiliano che alla chiusura del dibattito in Aula sul reddito di dignità ha dichiarato: "Essendo i primi in Italia ad adottare un provvedimento simile in una grande regione di più di quattromilioni di abitanti con un investimento di 70milioni di euro l'anno - Emiliano ha sottolineato che - statisticamente il fallimento dell'azione di recupero sarà superiore al numero dei successi. Ma anche solo pochi successi rappresenteranno un traguardo. Una risposta completamente diversa rispetto all'inerzia che qualcosa cambi in attesa del mercato. Proprio nei momenti difficili un paese serio e una regione che ha senso di umanità considerano il costo della deprivazione come un elemento che danneggia anche l'economia. Superando la soglia di povertà miriamo ad avere benefici anche dal punto di vista sanitario, se è vero che la deprivazione è considerata un costo aggiuntivo anche per il sistema sanitario. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Mi avrebbe fatto piacere ascoltare il parere del M5S e spiace vederli sugli spalti. Mi auguro che nella fase applicativa si possa riprendere un dialogo. Non c'è nulla di male quando tieni molto ad una cosa nel vedere che altri la realizzano. Specie, come in questo caso, se la maggioranza dimostra umiltà, curiosità infinita e voglia di ascoltare tutti. In politica non può esistere la logica di appropriarsi di una idea. Ci sono delle volte in cui ci si limita a fare la critica dagli spalti, ed oggi ne abbiamo la rappresentazione icastica. E delle volte in cui si rischia di commettere degli errori prendendo delle decisioni. Noi siamo esseri umani, tendiamo all'imperfezione e l'unico modo per limitare gli errori è riflettere collettivamente, come avvenuto con il ReD. Avevo detto che il Consiglio avrebbe avuto centralità e così è stato. Io sono restato nel mio ruolo di garante e questo è il mio primo intervento nel percorso legislativo". Con l'approvazione del Red si stima nell'arco di 5 anni di poter raggiungere la totalità della popolazione pugliese che oggi si trova sotto la soglia di povertà.