Il ruolo strategico del comparto agroalimentare
La commissione agricoltura della camera approva il documento DEF
giovedì 11 ottobre 2018
15.06
La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018, il testo che annuncia la linea economico-finanziaria del Governo Conte, trova l'accoglimento positivo della Commissione Agricoltura della Camera. I deputati, infatti, hanno condiviso l'orientamento del Governo di fornire una spinta propulsiva vigorosa all'economia italiana, lanciando un ingente programma di investimenti pubblici e di sviluppo delle infrastrutture, al fine di riportarli su livelli pari a quelli antecedenti la crisi economica. Inoltre, hanno valutato positivamente l'impegno del Governo ad intervenire sulle clausole di salvaguardia ereditate dal passato attraverso la totale sterilizzazione degli aumenti previsti per il 2019 e la loro riduzione per il biennio successivo. Ma, soprattutto, è stato considerato con particolare soddisfazione il ruolo strategico del comparto agroalimentare tanto che, tra i disegni di legge che l'Esecutivo di Giuseppe Conte dichiara collegati alla manovra di bilancio, figura quello per la modernizzazione e l'innovazione nei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare, del turismo e dell'ippico (che attende da tempo la riforma della governance per un rilancio).
"Una manovra che rappresenta una vera e propria sterzata in confronto al 'lacrime e sangue', condito dai soldi regalati alle banche, a cui ci avevano abituati i governi precedenti - commenta il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, relatore M5S in Commissione Agricoltura sul DEF - Non sono mancati, però, i suggerimenti all'azione governativa per quanto concerne il primo settore. Con i colleghi abbiamo infatti sottolineato l'importanza di intervenire, ai fini della semplificazione e della riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese, anche attraverso un provvedimento che riunisca in un testo unificato la normativa vigente nel settore, semplificandola ed evitando così duplicazioni e incongruenze dal punto di vista normativo. Inoltre - prosegue L'Abbate (M5S) - è stata ribadita la necessità di predisporre una normativa specifica per le imprese agricole che intendono avvalersi degli incentivi previsti da 'Impresa 4.0', considerando il particolare regime di tassazione a cui sono le stesse soggette. Poi un adeguato rifinanziamento della legge 499/1999 per il rafforzamento delle filiere agricole e degli strumenti di aggregazione, la necessità di riservare adeguate risorse alle azioni di contrasto alle fitopatie e alle epizoozie, la promozione dello sviluppo del biologico nonché la necessità di rivedere il sistema previsto in materia di acquisizione dell'informazione e della documentazione antimafia per i terreni agricole affinché sia garantito che l'onere di documentazione non ricada sulla possibilità delle aziende agricole di ricevere i contributi PAC. Infine - conclude il parlamentare pugliese 5 Stelle - è stata suggerito di attivare interventi compensativi, anche a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale per quelle aziende agricole danneggiate da eventi distruttivi e tuttavia non ricompresi nella fattispecie delle avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali quali gli incendi".
"Una manovra che rappresenta una vera e propria sterzata in confronto al 'lacrime e sangue', condito dai soldi regalati alle banche, a cui ci avevano abituati i governi precedenti - commenta il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, relatore M5S in Commissione Agricoltura sul DEF - Non sono mancati, però, i suggerimenti all'azione governativa per quanto concerne il primo settore. Con i colleghi abbiamo infatti sottolineato l'importanza di intervenire, ai fini della semplificazione e della riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese, anche attraverso un provvedimento che riunisca in un testo unificato la normativa vigente nel settore, semplificandola ed evitando così duplicazioni e incongruenze dal punto di vista normativo. Inoltre - prosegue L'Abbate (M5S) - è stata ribadita la necessità di predisporre una normativa specifica per le imprese agricole che intendono avvalersi degli incentivi previsti da 'Impresa 4.0', considerando il particolare regime di tassazione a cui sono le stesse soggette. Poi un adeguato rifinanziamento della legge 499/1999 per il rafforzamento delle filiere agricole e degli strumenti di aggregazione, la necessità di riservare adeguate risorse alle azioni di contrasto alle fitopatie e alle epizoozie, la promozione dello sviluppo del biologico nonché la necessità di rivedere il sistema previsto in materia di acquisizione dell'informazione e della documentazione antimafia per i terreni agricole affinché sia garantito che l'onere di documentazione non ricada sulla possibilità delle aziende agricole di ricevere i contributi PAC. Infine - conclude il parlamentare pugliese 5 Stelle - è stata suggerito di attivare interventi compensativi, anche a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale per quelle aziende agricole danneggiate da eventi distruttivi e tuttavia non ricompresi nella fattispecie delle avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali quali gli incendi".