Il S.E.L. interviene a proposito della raccolta urbana dei rifiuti e della discarica CO.BE.MA.
Sinistra Ecologia e Libertà indirizza due lettere aperte al Sindaco di Canosa. Ad oggi non è giunta risposta alcuna
domenica 21 ottobre 2012
10.01
Parte prima
Circa un mese fa, noi di Sinistra Ecologia e Libertà indirizzavamo due lettere aperte al Sindaco di Canosa, ambedue regolarmente consegnate alla segreteria del Comune oltre che ai media affinché i cittadini ne conoscessero i contenuti.
Con la prima, dopo alcune considerazioni sulle modalità con cui era stato indetto l'appalto del servizio d'igiene urbana, e sulla sciagurata scelta della precedente amministrazione di delegare la sua completa gestione all'ATO della BAT, per migliorare il servizio formulavamo le seguenti proposte:
- unificare il trattamento tra le diverse tipologie di condomini mediante la fornitura a tutte le famiglie di kit personalizzati, allo scopo anche di poter meglio individuare i responsabili dei conferimenti non conformi o abusivi;
- incrementare il servizio di spazzamento manuale delle strade perennemente sporche;
- prevedere il servizio di raccolta anche nelle ore notturne, non solo per evidenti ragioni di traffico urbano, ma anche e soprattutto per non abbandonare i rifiuti per ore e ore, alla mercé di cani e gatti randagi;
- ripristinare e incentivare il sistema dei premi incentivanti legati alla corretta differenziazione dei rifiuti, cosa per altro già presente con il vecchio appalto.
Con la stessa lettera invitavamo il "nostro" Sindaco La Salvia a rispettare il suo stesso programma elettorale, coinvolgendo a pieno la cittadinanza, le associazioni, le altre forze politiche e sociali presenti sul territorio, allo scopo di trovare in maniera "condivisa", le soluzioni più adatte a risolvere i problemi che affliggono la nostra città, e non solo per il servizio di igiene urbana.
Ad oggi con rammarico ci tocca costatare che non ci è giunta risposta alcuna, così come constatiamo la mancanza assoluta di iniziative intraprese in tal senso; di tutto ciò ne è perfettamente consapevole anche l'intera cittadinanza per non aver notato alcun miglioramento del pessimo servizio sin qui reso.
Parte seconda
Con la seconda nostra lettera aperta, accertata ormai da alcuni anni la chiusura della discarica "CO.BE.MA" in contrada Tufarelle, si chiedeva di conoscere:
a- Se sia in corso, nel rispetto dei tempi, delle modalità, dei criteri e delle prescrizioni stabilite dall'autorizzazione e dai piani di gestione post-operativa, il ripristino ambientale di cui all'art. 8 della stessa legge;
b- Se sia stato accertato che, nelle more, il gestore, responsabile anche dopo la chiusura della stessa, abbia ottemperato alla manutenzione, sorveglianza e al controllo della discarica al fine di evitare rischi per l'ambiente (art. 12, co. 3) e, in particolare, abbia garantito i controlli e le analisi del biogas, del percolato e delle acque di falda (art. 13, co. 2);
c- In difetto, se codesta Amministrazione si sia attivata affinché la competente Amministrazione Provinciale, utilizzando la garanzia finanziaria innanzi precisata, si sostituisca al gestore inadempiente in tutte le fasi di gestione post-operativa, ivi compresa quella di bonifica della zona interessata;
d- Nella deplorevole eventualità che nulla di tutto quanto sopra sia stato fatto (e noi riteniamo che nulla sia stato fatto), quali urgenti iniziative intende adottare la S.V. nei confronti dell'Amministrazione Provinciale.
Orbene, anche un cittadino di lingua straniera con le più elementari nozioni d'italiano, avrebbe compreso che le nostre richieste fatte ad esclusiva tutela della salute pubblica, erano indirizzate all'Amministrazione comunale affinché si accertasse che l'Amministrazione Provinciale, con il suo Presidente Francesco Ventola, stesse ottemperando a tutto quanto previsto, senza deroga alcuna, dalle norme legislative in materia e, in particolare, dagli artt. 13 e 14 del Decreto Legislativo n. 36/2003.
La risposta però non ci è giunta dal "nostro" Sindaco, e nemmeno dall'assessore incaricato al ramo, ma da un consigliere comunale di maggioranza, il dr. Fortunato Imbrici, che arrogandosi la facoltà di parlare in nome e per conto dell'Amministrazione (evidentemente nessuno gli ha ancora spiegato che l'amministrazione comunale è composta dal Sindaco, dagli Assessori e dai Dirigenti) e ritenendo la nostra richiesta rea di "Lesa Maestà", con un articolo sulla Gazzetta del 7 ottobre scorso (pag. 10 Nord Barese), ha elencato una serie di adempimenti, in gran parte effettuati dalla Provincia, ignoti ai comuni cittadini e probabilmente anche a lui stesso fino a quel giorno, senza però dare alcuna risposta sul quesito principale che era e rimane: "la bonifica della discarica chiusa se si farà e quando?"
Certo è che ad oggi non è dato saperlo!
Pertanto, suggeriamo al dr. Imbrici che, prima di avventurarsi a dare del "dilettante" ad altri, si preoccupasse di fornire notizie più approfondite e più pertinenti alle nostre richieste, dando per certa se non la conoscenza della legge, almeno quella della lingua italiana.
Vogliamo, inoltre, ricordare che a pag. 4 della delibera n. 9 del Consiglio Comunale del 23 luglio 2012, votata anche dallo stesso consigliere dr. Imbrici, viene riportata la seguente prescrizione fatta dalla Regione Puglia inerente il "Parco Territoriale di Tufarelle: "All'interno dell'area dovranno essere realizzate opere di mitigazione dell'impatto ambientale per tutte le attività dismesse, il recupero delle cave, per una loro riutilizzazione compatibile con le finalità del Parco, e la bonifica dei siti inquinati".
Ebbene, pur non conoscendo all'epoca della nostra richiesta questo deliberato (mentre non poteva sfuggire all'attenzione del consigliere comunale Dr. Imbrici sempre presente e sveglio!), rimaniamo convinti che la nostra richiesta, finora inascoltata, vada nella giusta direzione, e che i dilettanti, specie in diritto amministrativo siano altri.
Cesareo Schiraldi
Il coordinatore cittadino di S.E.L.
Circa un mese fa, noi di Sinistra Ecologia e Libertà indirizzavamo due lettere aperte al Sindaco di Canosa, ambedue regolarmente consegnate alla segreteria del Comune oltre che ai media affinché i cittadini ne conoscessero i contenuti.
Con la prima, dopo alcune considerazioni sulle modalità con cui era stato indetto l'appalto del servizio d'igiene urbana, e sulla sciagurata scelta della precedente amministrazione di delegare la sua completa gestione all'ATO della BAT, per migliorare il servizio formulavamo le seguenti proposte:
- unificare il trattamento tra le diverse tipologie di condomini mediante la fornitura a tutte le famiglie di kit personalizzati, allo scopo anche di poter meglio individuare i responsabili dei conferimenti non conformi o abusivi;
- incrementare il servizio di spazzamento manuale delle strade perennemente sporche;
- prevedere il servizio di raccolta anche nelle ore notturne, non solo per evidenti ragioni di traffico urbano, ma anche e soprattutto per non abbandonare i rifiuti per ore e ore, alla mercé di cani e gatti randagi;
- ripristinare e incentivare il sistema dei premi incentivanti legati alla corretta differenziazione dei rifiuti, cosa per altro già presente con il vecchio appalto.
Con la stessa lettera invitavamo il "nostro" Sindaco La Salvia a rispettare il suo stesso programma elettorale, coinvolgendo a pieno la cittadinanza, le associazioni, le altre forze politiche e sociali presenti sul territorio, allo scopo di trovare in maniera "condivisa", le soluzioni più adatte a risolvere i problemi che affliggono la nostra città, e non solo per il servizio di igiene urbana.
Ad oggi con rammarico ci tocca costatare che non ci è giunta risposta alcuna, così come constatiamo la mancanza assoluta di iniziative intraprese in tal senso; di tutto ciò ne è perfettamente consapevole anche l'intera cittadinanza per non aver notato alcun miglioramento del pessimo servizio sin qui reso.
Parte seconda
Con la seconda nostra lettera aperta, accertata ormai da alcuni anni la chiusura della discarica "CO.BE.MA" in contrada Tufarelle, si chiedeva di conoscere:
a- Se sia in corso, nel rispetto dei tempi, delle modalità, dei criteri e delle prescrizioni stabilite dall'autorizzazione e dai piani di gestione post-operativa, il ripristino ambientale di cui all'art. 8 della stessa legge;
b- Se sia stato accertato che, nelle more, il gestore, responsabile anche dopo la chiusura della stessa, abbia ottemperato alla manutenzione, sorveglianza e al controllo della discarica al fine di evitare rischi per l'ambiente (art. 12, co. 3) e, in particolare, abbia garantito i controlli e le analisi del biogas, del percolato e delle acque di falda (art. 13, co. 2);
c- In difetto, se codesta Amministrazione si sia attivata affinché la competente Amministrazione Provinciale, utilizzando la garanzia finanziaria innanzi precisata, si sostituisca al gestore inadempiente in tutte le fasi di gestione post-operativa, ivi compresa quella di bonifica della zona interessata;
d- Nella deplorevole eventualità che nulla di tutto quanto sopra sia stato fatto (e noi riteniamo che nulla sia stato fatto), quali urgenti iniziative intende adottare la S.V. nei confronti dell'Amministrazione Provinciale.
Orbene, anche un cittadino di lingua straniera con le più elementari nozioni d'italiano, avrebbe compreso che le nostre richieste fatte ad esclusiva tutela della salute pubblica, erano indirizzate all'Amministrazione comunale affinché si accertasse che l'Amministrazione Provinciale, con il suo Presidente Francesco Ventola, stesse ottemperando a tutto quanto previsto, senza deroga alcuna, dalle norme legislative in materia e, in particolare, dagli artt. 13 e 14 del Decreto Legislativo n. 36/2003.
La risposta però non ci è giunta dal "nostro" Sindaco, e nemmeno dall'assessore incaricato al ramo, ma da un consigliere comunale di maggioranza, il dr. Fortunato Imbrici, che arrogandosi la facoltà di parlare in nome e per conto dell'Amministrazione (evidentemente nessuno gli ha ancora spiegato che l'amministrazione comunale è composta dal Sindaco, dagli Assessori e dai Dirigenti) e ritenendo la nostra richiesta rea di "Lesa Maestà", con un articolo sulla Gazzetta del 7 ottobre scorso (pag. 10 Nord Barese), ha elencato una serie di adempimenti, in gran parte effettuati dalla Provincia, ignoti ai comuni cittadini e probabilmente anche a lui stesso fino a quel giorno, senza però dare alcuna risposta sul quesito principale che era e rimane: "la bonifica della discarica chiusa se si farà e quando?"
Certo è che ad oggi non è dato saperlo!
Pertanto, suggeriamo al dr. Imbrici che, prima di avventurarsi a dare del "dilettante" ad altri, si preoccupasse di fornire notizie più approfondite e più pertinenti alle nostre richieste, dando per certa se non la conoscenza della legge, almeno quella della lingua italiana.
Vogliamo, inoltre, ricordare che a pag. 4 della delibera n. 9 del Consiglio Comunale del 23 luglio 2012, votata anche dallo stesso consigliere dr. Imbrici, viene riportata la seguente prescrizione fatta dalla Regione Puglia inerente il "Parco Territoriale di Tufarelle: "All'interno dell'area dovranno essere realizzate opere di mitigazione dell'impatto ambientale per tutte le attività dismesse, il recupero delle cave, per una loro riutilizzazione compatibile con le finalità del Parco, e la bonifica dei siti inquinati".
Ebbene, pur non conoscendo all'epoca della nostra richiesta questo deliberato (mentre non poteva sfuggire all'attenzione del consigliere comunale Dr. Imbrici sempre presente e sveglio!), rimaniamo convinti che la nostra richiesta, finora inascoltata, vada nella giusta direzione, e che i dilettanti, specie in diritto amministrativo siano altri.
Cesareo Schiraldi
Il coordinatore cittadino di S.E.L.