Il sottosegretario Gemmato salva 318 milioni di euro persi da Emiliano
Le dichiarazioni della senatrice Maria Nocco e del deputato Mariangela Matera di Fratelli d’Italia
martedì 16 gennaio 2024
20.20
"Un immobilismo perpetrato per 30 mesi, ben due anni e mezzo di ritardo da parte della Regione Puglia che hanno messo a rischio sia la salute e la qualità della vita dei suoi cittadini sia 318 milioni di euro di fondi. Gli Assessori alla Sanità delle Giunte Emiliano, Lopalco e Palese, non hanno infatti rispettato i termini per la presentazione delle progettualità in merito alla realizzazione dei nuovi ospedali Maglie-Melpignano e Andria e per la ristrutturazione di parte del Policlinico di Foggia. Un valore incalcolabile pagato dalla salute dei pugliesi che hanno visto chiudere nosocomi nell'attesa, purtroppo vana, di nuove strutture. Grazie al sottosegretario Marcello Gemmato ciò sarà comunque possibile: abbiamo ricevuto rassicurazioni che potranno essere sottoscritti nuovi accordi a valere sulle risorse previste per i cittadini pugliesi e che le stesse potranno persino essere incrementate. Ora tocca alla Regione Puglia di Michele Emiliano darsi da fare per non continuare a costringere i suoi abitanti ad una emigrazione sanitaria triste e deprecabile". Lo dichiara la senatrice pugliese Maria Nocco (Fratelli d'Italia), a margine dell'incontro tenutosi stamane presso il Ministero della Salute tra il sottosegretario Gemmato e i parlamentari pugliesi di centrodestra.
Mentre, il deputato di Fratelli d'Italia, Mariangela Matera ha dichiarato: "L'incontro di questa mattina al Ministero della Salute è servito a rendere chiare le posizioni delle Istituzioni: da una parte il Governo Meloni che con il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, si è già attivato perché i finanziamenti per la costruzione dei nuovi ospedali di Andria e Maglie-Melpignano e la ristrutturazione del Policlinico di Foggia possano essere nuovamente messi a disposizione della Regione Puglia; dall'altra parte, appunto, la Regione Puglia che ha già perso la prima finestra utile, facendo scadere il termine di 30 mesi, per presentare i progetti esecutivi, inutilmente. Il sottosegretario Gemmato ha fornito tutte le rassicurazioni sul fatto che gli accordi potranno essere sottoscritti ex novo e che le risorse comunque stanziate dallo Stato, per la realizzazione di interventi di riqualificazione di vecchi ospedali e costruzione di nuovi non andranno perse, ma anzi potranno essere incrementate. Chiaramente in uno spirito di collaborazione istituzionale. Sappiamo che per l'ospedale di Andria vi sono tutta una serie di criticità progettuali, non è qui ed ora che vogliamo aprire il capitolo delle responsabilità, perché ci sono e sono anche tante, ma ora non si perda altro tempo. Ma nel frattempo, nell'attesa che il primo paziente entri nel nuovo ospedale, la Regione non depotenzi l'attuale ospedale di Andria, uno dei pochi presidi di sanità presente sul territorio."
Mentre, il deputato di Fratelli d'Italia, Mariangela Matera ha dichiarato: "L'incontro di questa mattina al Ministero della Salute è servito a rendere chiare le posizioni delle Istituzioni: da una parte il Governo Meloni che con il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, si è già attivato perché i finanziamenti per la costruzione dei nuovi ospedali di Andria e Maglie-Melpignano e la ristrutturazione del Policlinico di Foggia possano essere nuovamente messi a disposizione della Regione Puglia; dall'altra parte, appunto, la Regione Puglia che ha già perso la prima finestra utile, facendo scadere il termine di 30 mesi, per presentare i progetti esecutivi, inutilmente. Il sottosegretario Gemmato ha fornito tutte le rassicurazioni sul fatto che gli accordi potranno essere sottoscritti ex novo e che le risorse comunque stanziate dallo Stato, per la realizzazione di interventi di riqualificazione di vecchi ospedali e costruzione di nuovi non andranno perse, ma anzi potranno essere incrementate. Chiaramente in uno spirito di collaborazione istituzionale. Sappiamo che per l'ospedale di Andria vi sono tutta una serie di criticità progettuali, non è qui ed ora che vogliamo aprire il capitolo delle responsabilità, perché ci sono e sono anche tante, ma ora non si perda altro tempo. Ma nel frattempo, nell'attesa che il primo paziente entri nel nuovo ospedale, la Regione non depotenzi l'attuale ospedale di Andria, uno dei pochi presidi di sanità presente sul territorio."