Il tuo 5×1000 per sostenere la Fondazione Archeologica Canosina

Una consolidata realtà di partecipazione e di gestione dal basso del patrimonio

domenica 5 marzo 2023 22.45
In questi giorni sui social sta girando il claim: "Diventa protagonista della Storia di Canusium. Contribuisci anche Tu donando il 5Xmille alla Fondazione Archeologica Canosina." Il 5×1000 è una misura fiscale che permette ad ogni contribuente di devolvere una quota del proprio IRPEF (pari appunto al 5 per mille del totale) per sostenere le realtà del terzo settore, il cosiddetto no-profit, che svolgono attività di volontariato, assistenza, promozione sociale, ecc. e che non perseguono fini di lucro. E' quindi una forma di sostentamento diretto agli enti che "ci più ci stanno a cuore" e anche di partecipazione sociale al bene comune. La scelta di devolvere il 5 per mille è assolutamente volontaria e non obbligatoria, e che per il contribuente non genera un maggior esborso, in quanto l'importo del 5 per mille viene scorporato dall'IRPEF a debito già dovuta. In sede di dichiarazione dei redditi negli appositi riquadri occorre indicare il codice fiscale dell'ente a cui si vuole versare il 5 per mille e apporre la propria firma. La mancanza di una delle due indicazioni rende nulla l'intenzione di versare il 5 per mille, che rimarrà quindi nelle casse dello Stato.

"Grazie alla tua donazione, la Fondazione Archeologica Canosina potrà effettuare un'opera di restauro, donando alla collettività monumento ed opere, riportandoli così all'antico splendore." Si conclude così il claim della Fondazione Archeologica Canosina che nel 2018 è stata caso di studio ed analizzata nella tesi di laurea del dottor Luigi Di Gioia, focalizzando l'attenzione sulla valorizzazione del patrimonio culturale: ""Attualmente molto dibattuto, a tutti i livelli e, conseguentemente, anche nella nostra città. Tra gli aspetti più interessanti e complessi della valorizzazione vi è certamente quello legato alle forme di gestione del patrimonio, la cui peculiarità italiana sta nella capillarità della sua diffusione, risultando pertanto una 'eredità' straordinaria e complessa che richiede formule gestionali innovative: il nostro territorio ne è un esempio eclatante. Da più parti è stato evidenziato che la gestione di questa 'eredità' non può essere più solo ed esclusivamente in mano allo Stato e alle strutture pubbliche, pertanto il dibattito sulle modalità di gestione dei beni culturali fa emergere la necessità di un'alleanza tra pubblico e privato, tra istituzioni e società civile, proprio come è avvenuto con la costituzione della Fondazione Archeologica Canosina (FAC), trattandosi di una consolidata realtà - un interessante connubio tra istituzioni e cittadini - impegnata da diversi anni nella gestione dell'ingente patrimonio culturale e archeologico di Canosa."

Mentre, nelle "Passeggiate archeologiche", libro del 2021 del professor Giuliano Volpe, archeologo molto noto che ha proposto Canosa di Puglia, tra le venti visite in siti archeologici dal nord al sud della Puglia: """Canosa è una delle capitali dell'archeologia pugliese e non solo. La sua storia è lunghissima e le tracce archeologiche del suo passato sono sparse un po' dappertutto nel centro abitato. La città offre un percorso tra le strade, le piazze, i musei, le chiese che richiederebbero ben più di una giornata, lasciando tutti sorpresi per la ricchezza archeologica. Meglio se accompagnati dalle efficienti guide della Fondazione Archeologica canosina, una bella realtà di partecipazione e di gestione dal basso del patrimonio.""" Intanto proseguono i preparativi per il 30ennale della Fondazione Archeologica Canosina Onlus, presieduta dal dottor Sergio Fontana, che si è costituita nel 1993 a Canosa di Puglia, con lo scopo tra gli altri, quello di promuovere ogni opportuna iniziativa tesa alla valorizzazione dei beni culturali del territorio in un'adeguata struttura museale a carattere nazionale.
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