Il verismo di Sabina Princigalli
L'artista canosina reduce da "Pennelli e Parole"
sabato 3 settembre 2016
15.18
Si è conclusa la quarta Edizione di "Pennelli e Parole" svoltasi a Trani(BT) con grande affluenza di pubblico e addetti ai lavori del mondo dell'arte e della cultura che hanno apprezzato le opere di questa collettiva, tra le quali spiccano quelle della canosina Sabina Princigalli. Il suo percorso artistico comincia da autodidatta con la determinazione di chi sa ciò che vuole e sa lavorare per ciò in cui crede. Per vari anni sperimenta cromie, tecniche e materiali, alla ricerca di un proprio stile personale. In seguito intraprende un percorso di studio del verismo con l'ineguagliabile maestro d'arte Rocco Bucci e in seguito, con il maestro spagnolo Ruben Belloso Adorna per la tecnica del pastello. Arte molto apprezzata dal noto critico e storico dell'arte Giorgio Grasso, nonché braccio destro di Vittorio Sgarbi e coordinatore generale del Padiglione Italia della 54ma Edizione della Biennale di Venezia, durante l'inaugurazione di "Pennelli e Parole". L'artista Princigalli trasferisce sulla tela il paesaggio della propria interiorità, fatto di amore per la bellezza, la natura e la donna in ogni sfaccettatura. Nei suoi paesaggi e nature morte si intravede uno studio accurato della forma e della prospettiva, con una sapiente mescolanza di colori dai quali le sue opere prendono corpo e forma, divenendo arte. Tra i premi e le menzioni più importanti di Sabina Princigalli, ricordiamo, il primo premio al concorso "Sinfonie d'Autunno" promosso dall'Arsensum di Trani, nel 2012 e la selezione al concorso "Notti d'Arte" di Bari con l'opera "Cuore affamato", che le ha permesso di partecipare di diritto alla prima Biennale di Bari e area Metropolitana, che vedrà tanti nomi illustri.
Maria Teresa Alicino
Maria Teresa Alicino