Il viola della speranza
Per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla lotta al Tumore al Pancreas
sabato 23 novembre 2019
23.09
Partecipazione, condivisione e sensibilizzazione hanno contraddistinto la Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al Pancreas(World Pancreatic Cancer Day – WPCD), che ha visto anche la Città di Canosa di Puglia(BT) illuminarsi di viola con l'obiettivo, tra gli altri, di accentrare l'attenzione pubblica su una patologia che in Italia, ogni anno, colpisce oltre 13mila persone, come riportano le recenti statistiche. Un vero e proprio "killer silenzioso", la cui diagnosi precoce è resa difficile, in quanto, i sintomi maggiormente riconducibili a questa malattia appaiono solo in stato avanzato. La campagna "Facciamo Luce sul Tumore al Pancreas", organizzata e promossa a Canosa di Puglia, ha coinvolto attivamente: istituzioni, enti, associazioni culturali e sportive, comunità parrocchiali, organi di comunicazione e stampa, istituti scolastici, i commercianti e singoli cittadini che hanno partecipato alle attività messe in atto il 21 novembre scorso, tutte pubblicate sui social. Si sono illuminate di viola il Palazzo di Città di Canosa, il Museo Archeologico di Palazzo Iliceto, l'Ipogeo del Cerbero, la Basilica Concattedrale San Sabino, le Chiese di Santa Teresa del Bambin Gesù e di Gesù Liberatore, la sede della redazione de La Terra del Sole, le vetrine di molti negozi e le abitazioni di privati cittadini che nel corso della giornata hanno esposto anche i palloncini viola. Gli studenti dell' IISS L.Einaudi, IISS N.Garrone e del Liceo E.Fermi, hanno inscenato flash mob indossando un nastro viola, colore simbolo del tumore al pancreas, animando il centro cittadino dove è stato allestito un gazebo informativo. Il flash mob rappresentava i sintomi del tumore al pancreas e lo stato d'animo di chi soffre per poi finire con gli abbracci .La terapia degli abbracci è stata emozionante ed efficace, percepita da tutti coloro che hanno assistito al flash mob, ideato dalla dottoressa Carmen Lombardi e Don Vito Zinfollino alla guida degli studenti. Inoltre, nella villa comunale è stato piantumato l'albero "Luce", il nome coniato dagli organizzatori dell'evento: un esemplare "molto particolare" per via delle sue capacità filtranti, in grado di ripulire l'aria, contribuendo alla diminuzione di CO2, ma anche di decontaminare il terreno.
Suggestivo e commovente il reading a tema "Facciamo Luce" a cura del Collettivo Teatrale ChivivefarumorE che ha avuto luogo presso l'androne del Palazzo Samele –De Corato –Sardella del XIX sec..Sono andati in scena:Ezio Ranaldi (Presidente del Collettivo Teatrale ChivivefarumorE);Nunzio Sorrenti(direttore artistico); Lisa Lafaenza, Sabrina Tatò, Ivan Minervino e Cosimo Paolucci proponendo brani tratti dai libri «Il senso del tumore per la vita» di Paolo Colonnello e «Wondy» della compianta Francesca Del Rosso, accompagnati dalle musiche di Eric Dolphy e John Coltrane. «Allora, cosa abbiamo di bello?» «Ho un tumore.» «Per forza, se sei qua… Che tipo di tumore?» «Molto raro: un angiosarcoma.» «Ah sì, ma qua se non sono speciali non li vogliamo. Forza, qual è la vena più bella?» Comincia così l'avventura del giornalista Paolo Colonnello in un mondo che nessuno vorrebbe conoscere ma che lui ha scoperto popolato di personaggi dalla straordinaria umanità, angeli custodi ironici e coraggiosi. È il mondo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dei suoi chirurghi e infermieri brillanti ed empatici, dei suoi pazienti più unici che rari. «Il senso del tumore per la vita», il libro scritto dal giornalista Paolo Colonnello per raccontare la sua storia di paziente del reparto oncologico. Mentre una donna che non ha avuto paura di raccontare il cancro è stata «Wondy» ovvero Francesca Del Rosso, la scrittrice milanese deceduta nel 2016, all'età di 42 anni. Col sorriso e , con l'energia che aveva, è stata compagna di viaggio di tante donne che si sono trovate come lei davanti a una diagnosi terribile. Lei, nei panni di «Wondy» Wonder woman, sapeva raccontare le sue "chemio-avventure" con la forza di chi vuole vivere, e vivere bene finché ci si riesce. "È di fondamentale importanza sensibilizzare l'opinione pubblica sui sintomi e sulle possibili cure di uno dei tumori più letali, le cui probabilità di guarigione aumentano quanto più precoce è la diagnosi." La Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas ha contribuito a diffondere una maggiore attenzione e consapevolezza, sostenendo la ricerca per aiutare i pazienti a combattere una malattia i cui sintomi sono spesso vaghi e possono presentarsi non tutti contemporaneamente. I campanelli di allarme maggiormente frequenti sono costituiti da ricorrenti disturbi dell'apparato digerente, improvviso calo di peso, persistenti dolori addominali che si irradiano alla schiena, urine scure, feci di colore chiaro, nausea, vomito, comparsa improvvisa di diabete, prurito ed ittero (colorazione giallastra della cute e della parte bianca dell'occhio), come riportano i depliant informativi distribuiti nella Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al Pancreas che si è tinta di viola accedendo i riflettori per sensibilizzare le persone su questa grave patologia.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone
Suggestivo e commovente il reading a tema "Facciamo Luce" a cura del Collettivo Teatrale ChivivefarumorE che ha avuto luogo presso l'androne del Palazzo Samele –De Corato –Sardella del XIX sec..Sono andati in scena:Ezio Ranaldi (Presidente del Collettivo Teatrale ChivivefarumorE);Nunzio Sorrenti(direttore artistico); Lisa Lafaenza, Sabrina Tatò, Ivan Minervino e Cosimo Paolucci proponendo brani tratti dai libri «Il senso del tumore per la vita» di Paolo Colonnello e «Wondy» della compianta Francesca Del Rosso, accompagnati dalle musiche di Eric Dolphy e John Coltrane. «Allora, cosa abbiamo di bello?» «Ho un tumore.» «Per forza, se sei qua… Che tipo di tumore?» «Molto raro: un angiosarcoma.» «Ah sì, ma qua se non sono speciali non li vogliamo. Forza, qual è la vena più bella?» Comincia così l'avventura del giornalista Paolo Colonnello in un mondo che nessuno vorrebbe conoscere ma che lui ha scoperto popolato di personaggi dalla straordinaria umanità, angeli custodi ironici e coraggiosi. È il mondo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dei suoi chirurghi e infermieri brillanti ed empatici, dei suoi pazienti più unici che rari. «Il senso del tumore per la vita», il libro scritto dal giornalista Paolo Colonnello per raccontare la sua storia di paziente del reparto oncologico. Mentre una donna che non ha avuto paura di raccontare il cancro è stata «Wondy» ovvero Francesca Del Rosso, la scrittrice milanese deceduta nel 2016, all'età di 42 anni. Col sorriso e , con l'energia che aveva, è stata compagna di viaggio di tante donne che si sono trovate come lei davanti a una diagnosi terribile. Lei, nei panni di «Wondy» Wonder woman, sapeva raccontare le sue "chemio-avventure" con la forza di chi vuole vivere, e vivere bene finché ci si riesce. "È di fondamentale importanza sensibilizzare l'opinione pubblica sui sintomi e sulle possibili cure di uno dei tumori più letali, le cui probabilità di guarigione aumentano quanto più precoce è la diagnosi." La Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas ha contribuito a diffondere una maggiore attenzione e consapevolezza, sostenendo la ricerca per aiutare i pazienti a combattere una malattia i cui sintomi sono spesso vaghi e possono presentarsi non tutti contemporaneamente. I campanelli di allarme maggiormente frequenti sono costituiti da ricorrenti disturbi dell'apparato digerente, improvviso calo di peso, persistenti dolori addominali che si irradiano alla schiena, urine scure, feci di colore chiaro, nausea, vomito, comparsa improvvisa di diabete, prurito ed ittero (colorazione giallastra della cute e della parte bianca dell'occhio), come riportano i depliant informativi distribuiti nella Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al Pancreas che si è tinta di viola accedendo i riflettori per sensibilizzare le persone su questa grave patologia.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone