Impegno comune per sconfiggere il terrorismo

L'Italia si stringe intorno ai familiari delle vittime di Dacca

domenica 3 luglio 2016 7.55
«La preoccupazione e l'angoscia di questa notte si sono trasformate in dolore per la morte violenta di nove nostri concittadini e in orrore per l'efferatezza degli assassini. Tutta l'Italia si stringe intorno ai familiari delle vittime con grande solidarietà». E' la prima dichiarazione rilasciata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Città del Messico all'annuncio della Farnesina degli italiani deceduti nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh. Sono stati resi i nove nomi dei connazionali, tutti imprenditori o lavoratori del settore tessile, delle 20 vittime dell'assalto jihadista al caffè di Dacca: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti che aspettava un bambino. «Anche per esprimere questo dolore - ha proseguito il presidente Mattarella - ho deciso, una volta svolti i colloqui con il Presidente e le altre autorità del Messico, di interrompere questo viaggio per rientrare a Roma e rendere omaggio alle salme dei nostri concittadini».
«La barbarie e il terrorismo - ha concluso il Capo dello Stato - sono davvero senza confini e il terrorismo con la sua barbarie rappresenta oggi il principale pericolo per il mondo. Occorre un impegno comune di tutti con molta determinazione per sconfiggerlo e riaffermare la prevalenza del valore del rispetto della vita umana, della libertà e della convivenza pacifica nel mondo».