Impianti sportivi comunali:il nuovo regolamento
Approvato all’unanimità in consiglio comunale
venerdì 3 febbraio 2017
21.12
Nella seduta del 31 gennaio scorso, il Consiglio comunale di Canosa di Puglia(BT) ha approvato all'unanimità il nuovo "Regolamento sull'utilizzo degli impianti sportivi comunali", proposto dell'assessore allo Sport, Elia Marro. "Il nuovo Regolamento – ha spiegato Marro - mantiene in parte la stessa struttura del vecchio documento normativo, ma presenta alcune sostanziali modifiche, nate dal diretto confronto con le varie società e associazioni sportive della città, che hanno espresso il bisogno di maggiore sostegno da parte delle Istituzioni. Dopo aver prorogato la data di scadenza prevista per la presentazione delle domande per l'utilizzo degli impianti (che dal 30 giugno è passata al 30 agosto), abbiamo provveduto, in soli dieci mesi, ad ulteriori modifiche riducendo gli eccessi burocratici. Scompaiono dal vecchio regolamento il pagamento anticipato di cauzioni, nonché le somme da versare per il mancato utilizzo temporaneo delle strutture sportive. Inoltre, sarà possibile effettuare una singola richiesta per più strutture, evitando ulteriori dispendi di denaro a carico delle società. Non si tratta di modifiche esclusivamente di carattere economico, che pure hanno avuto il parere favorevole dei revisori dei conti e del dirigente del settore Finanze – ha ribadito Marro -. Abbiamo deciso di rinnovare la gratuità degli impianti sportivi in occasione di tutte le gare ufficiali dei campionati federali; in più, la categoria "prime squadre" che partecipano ai vari campionati federali di competenza (escluse giovanili) e che rappresentano maggiormente la città, saranno esentate dal pagamento degli allenamenti, per un totale di sei ore settimanali. Si tratta, nello specifico, di squadre come il "Canosa Calcio", "Futsal Canosa", "Canusium Basket", e delle società di pallavolo "Polisportiva" e "Diomede". Sono particolarmente soddisfatto del voto unanime del Consiglio: sono convinto che il nuovo regolamento possa spronare ed entusiasmare le società al massimo impegno; il voto favorevole delle opposizioni in Consiglio comunale sottolinea il superamento delle divisioni politiche e la condivisione del Regolamento in nome dello sport e del sano agonismo. Un bel lavoro che tiene conto dei principi di massima cooperazione tra Istituzioni e territorio e che agisce a favore della diffusione dello sport a tutti i livelli e per tutte le discipline praticabili nei nostri impianti comunali", ha concluso Marro.
"Purtroppo non basta schioccare le dita per eliminare balzelli e fastidiosi pagamenti – ha aggiunto il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia - ; in realtà il flusso di denaro, in entrata e in uscita, deve garantire (e lo fa già a stento, perché basta a sostenere solo un quarto della spesa complessiva sorretta dal Comune) il funzionamento degli impianti. Sembra una emulazione di "Cetto la qualunque" il concetto di tutto "gratis a tutti": il dramma è che quello che si può dare è mediazione con le risorse disponibili. Bene ha fatto l'assessore Marro, dopo essersi confrontato con gli sportivi, a snellire la burocrazia, le cauzioni, i costi per le squadre più grandi, così come hanno chiesto le associazioni sportive. Sarebbe stato bello non far pagare nessuno; ma comunque la si faccia c'è un rovescio della medaglia che non può soddisfare tutti. L'ho detto più volte: la filosofia di un popolo, in ogni momento storico, è figlia della sua economia. E fino a quando i privati non investiranno personalmente, realizzando impianti propri come in tante altre città italiane, non resteranno che impianti "pubblici" che competeranno con le scuole, le strade, le politiche sociali e chi più ne ha più ne metta, per il reperimento dei finanziamenti necessari alla loro manutenzione".
Ufficio Stampa:Francesca Lombardi
"Purtroppo non basta schioccare le dita per eliminare balzelli e fastidiosi pagamenti – ha aggiunto il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia - ; in realtà il flusso di denaro, in entrata e in uscita, deve garantire (e lo fa già a stento, perché basta a sostenere solo un quarto della spesa complessiva sorretta dal Comune) il funzionamento degli impianti. Sembra una emulazione di "Cetto la qualunque" il concetto di tutto "gratis a tutti": il dramma è che quello che si può dare è mediazione con le risorse disponibili. Bene ha fatto l'assessore Marro, dopo essersi confrontato con gli sportivi, a snellire la burocrazia, le cauzioni, i costi per le squadre più grandi, così come hanno chiesto le associazioni sportive. Sarebbe stato bello non far pagare nessuno; ma comunque la si faccia c'è un rovescio della medaglia che non può soddisfare tutti. L'ho detto più volte: la filosofia di un popolo, in ogni momento storico, è figlia della sua economia. E fino a quando i privati non investiranno personalmente, realizzando impianti propri come in tante altre città italiane, non resteranno che impianti "pubblici" che competeranno con le scuole, le strade, le politiche sociali e chi più ne ha più ne metta, per il reperimento dei finanziamenti necessari alla loro manutenzione".
Ufficio Stampa:Francesca Lombardi