In memoria delle vittime del terrorismo
I programmi RAi per il 9 maggio "Giorno della Memoria"
domenica 9 maggio 2021
9.37
La Repubblica italiana con la Legge n.56 del 4 maggio 2007 riconosce il giorno 9 maggio, anniversario dell'uccisione dell'Onorevole Aldo Moro, quale "Giorno della Memoria" delle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice. La giornata è stata istituita per ricordare e tributare il riconoscimento del Paese alle vittime nonché il sostegno morale e la vicinanza umana alle loro famiglie. In occasione della prima giornata della memoria, 9 maggio 2008, la Presidenza della Repubblica ha pubblicato il volume "Per le vittime del terrorismo nell'Italia repubblicana" per ricordare le vittime di fatti di violenza politica interna a carattere terroristico – eversivo, verificatisi in Italia a partire dagli anni '60. Per ognuno dei 181 fatti fornisce una breve scheda illustrativa integrata da dati biografici e quando possibile dalle fotografie delle 378 vittime.
La Rai per la "Giornata della memoria" con Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) dove "Il giorno e la storia" (in onda alle ore 5.30 e, in replica, alle 8.30, 11.30, 14,00 e alle 20,00) ripercorrerà la scelta dello Stato Italiano di dedicare alla memoria delle vittime del terrorismo l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, avvenuta il 9 maggio 1978. Alle ore 8.50 (in replica alle ore 14.20), su Rai Storia, "Passato e presente" proporrà "Delitto Moro: il giorno dopo" per riflettere, con il professor Umberto Gentiloni, sulle conseguenze determinate dall'assassinio del presidente della Democrazia Cristiana sul quadro politico e più in generale nella società italiana. Alle ore 11,00, Rai2 seguirà in diretta dall'Aula di Palazzo Madama la celebrazione dedicata alle vittime del terrorismo, a cura di Rai Parlamento. Su Rai3, alle ore 16.30, andrà in onda il film documentario di Monica Repetto "1974-1979 - Le nostre ferite", prodotto da Deriva Film, nel quale si intrecciano, tra Roma e Torino, le storie di una galleria di personaggi sopravvissuti alla violenza politica e al terrorismo negli anni '70. Alle ore 18.30 sarà la volta, ancora su Rai Storia, del documentario "Aldo Moro, memorie di un professore" introdotto da Paolo Mieli all'interno di "Italiani": il memoriale di Moro ripercorre i momenti più significativi della sua carriera politica, dalla Carta Costituzionale al compromesso storico, e da una parte consente di ricostruire le pagine più difficili e dolorose della storia della Repubblica italiana, dall'altra fornisce un ritratto insolito dello statista democristiano, che pone al centro la sua dimensione di professore universitario e di costituzionalista.
La Rai per la "Giornata della memoria" con Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) dove "Il giorno e la storia" (in onda alle ore 5.30 e, in replica, alle 8.30, 11.30, 14,00 e alle 20,00) ripercorrerà la scelta dello Stato Italiano di dedicare alla memoria delle vittime del terrorismo l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, avvenuta il 9 maggio 1978. Alle ore 8.50 (in replica alle ore 14.20), su Rai Storia, "Passato e presente" proporrà "Delitto Moro: il giorno dopo" per riflettere, con il professor Umberto Gentiloni, sulle conseguenze determinate dall'assassinio del presidente della Democrazia Cristiana sul quadro politico e più in generale nella società italiana. Alle ore 11,00, Rai2 seguirà in diretta dall'Aula di Palazzo Madama la celebrazione dedicata alle vittime del terrorismo, a cura di Rai Parlamento. Su Rai3, alle ore 16.30, andrà in onda il film documentario di Monica Repetto "1974-1979 - Le nostre ferite", prodotto da Deriva Film, nel quale si intrecciano, tra Roma e Torino, le storie di una galleria di personaggi sopravvissuti alla violenza politica e al terrorismo negli anni '70. Alle ore 18.30 sarà la volta, ancora su Rai Storia, del documentario "Aldo Moro, memorie di un professore" introdotto da Paolo Mieli all'interno di "Italiani": il memoriale di Moro ripercorre i momenti più significativi della sua carriera politica, dalla Carta Costituzionale al compromesso storico, e da una parte consente di ricostruire le pagine più difficili e dolorose della storia della Repubblica italiana, dall'altra fornisce un ritratto insolito dello statista democristiano, che pone al centro la sua dimensione di professore universitario e di costituzionalista.