In memoria di Norma Cossetto
La sua storia è emblematica dei drammi e delle sofferenze delle donne dell'Istria e della Venezia Giulia
giovedì 10 febbraio 2022
14.47
La storia riporta che Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana fu legata ad un tavolaccio e poi torturata, violentata e gettata in una foiba. È stata uccisa dai partigiani comunisti slavi di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, rinvenuta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri aggrovigliati; aveva ambedue i seni pugnalati ed altre parti del corpo sfregiate, un pezzo di legno conficcato nei genitali. Le foibe sono voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall'erosione di corsi d' acqua, tipiche della zona carsica. La sua storia è emblematica dei drammi e delle sofferenze delle donne dell'Istria e della Venezia Giulia negli anni dal 1943 al 1945. Colpevoli spesso di essere mogli, madri, sorelle o figlie di persone ritenute condannabili dal regime, molte donne in quegli anni vennero catturate al posto dei loro congiunti, usate come ostaggi o per scontare vendette personali. L' esodo non fu da meno infatti il 18 febbraio 1947 ci fu il treno della vergogna: Fuggivano dalla furia dei soldati titini che volevano le case e le terre degli Italiani di Fiume, Pola e Zara ... Fuggivano per evitare di finire infoibati. Arrivarono a Bologna a meta` mattinata. Volevano del latte e acqua per i bambini che piangevano. La Croce Rossa arrivò con acqua e latte e mentre le crocerossine si accingevano a distribuire i soccorsi alimentari agli esuli pigiati su quei vagoni, arrivarono i comunisti bolognesi che prese le bottiglie di latte le rovesciarono sul marciapiede e fecero lo stesso con l' acqua. Il treno fu fatto ripartire tra gli sputi di quei beceri individui. Il treno passo nella storia di chi la ricorda, come il "treno della vergogna", Non erano fascisti, erano esuli, fuggivano da una guerra e da morte certa. Anni fà, noi di "Azione Nazionalista", facemmo protocollare una richiesta, per una intitolazione di una via per onorarli, e la abbiamo ottenuta "Via Martiri delle Foibe". Mai dimenticare queste tragedie, di qualunque matrice politica esso siano. Il sorriso di Norma Cossetto, simbolo di tutti gli infoibati, risplende e trionfa sull' ombra della stella rossa dei partigiani, ed ancora oggi angoscia e tormenta i simpatizzanti del boia Tito e i tanti negazionisti di questo brutale eccidio.
Daniele Mancini