Innovazione e nuove prospettive per il ciliegio
A Sammichele di Bari il primo convegno nazionale del settore
sabato 13 aprile 2024
19.12
"È stato un momento di confronto importante sulla filiera cerasicola". Commenta così il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Massimiliano Del Core, a margine dell'incontro del 1° Convegno Nazionale sul ciliegio, ospitato nella Sala Consiliare del Comune di Sammichele di Bari il 12 aprile scorso e che si inserisce tra le attività collaterali della Fiera dell'Agricoltura di Sammichele di Bari, nata per promuovere e valorizzare il settore primario per eccellenza.
Innovazione e nuove prospettive di mercato al centro del confronto. L'incontro è servito per fare analisi rispetto a un comparto che si mostra e che vuole essere competitivo a livello globale. Partendo nell'analizzare quelle che sono le criticità del settore: "Il comparto cerasicolo – sottolinea il presidente - rischia di implodere, facendo perdere alla Puglia un primato produttivo e commerciale importante per l'Italia e in Itali. La sua strutturale debolezza è rappresentata dal fatto che si presenta come un comparto frazionato e polverizzato nelle estensioni produttive. Le produzioni – continua Del Core – sono poco aggregate in OP e le veloci dinamiche di raccolta, conferimento, vendita del prodotto, non favoriscono la programmazione di filiera".
La produzione delle ciliegie rappresenta un fiore all'occhiello per l'agricoltura pugliese e barese. Si contano oltre 20 mila ettari di produzione: "Oltre il 40% delle ciliegie nazionali - spiega il presiedente - si producono in provincia di Bari-Bat".La produzione nel 2023 è stata compromessa a causa delle continue piogge. Non è andato meglio nell'anno precedente: sono stati due anni infatti di crisi di mercato in cui il settore ha registrato numeri disastrosi. Per guardare avanti serve programmazione: "Il settore va ristrutturato – afferma il presidente dell'organizzazione - gli impianti sono vecchi, le varietà vanno innovate per evitare concentrazioni e picchi produttivi sul mercato".
Confagricoltura Bari-Bat, sempre attenta al comparto cerasicolo, ha portato avanti un ambizioso progetto che si chiama Ciliegie d'Italia, all'interno del quale ha promosso e coordinato la partecipazione al V bando dei Contratti di Filiera del Masaf di primarie aziende di produzione e confezionamento di ciliegie. È riuscita così ad aggiudicarsi il 45 posto rientrando in graduatoria tra i progetti finanziabili, in partnership con gli altri importanti distretti italiani della cerasicoltura: IGP di Vignola, Ciliegia di Marostica e Melinda, portando incentivi e contributi alle aziende che sapranno innovare e favorendo scambio e condivisione di know how con gli altri areali produttivi italiani.
"Inoltre siamo molto soddisfatti che sia stato ascoltato dall'assessorato pugliese il nostro suggerimento di prevedere misure di incentivazione per le imprese del settore tramite i CSR di prossima pubblicazione dedicati al comparto, utili in particolare a indirizzarlo verso la realizzazione di nuovi impianti di ciliegio con varietà moderne. La localizzazione degli stessi – conclude Massimiliano Del Core - sarà nelle zone più vocate ad allungare la stagione cerasicola, al miglioramento ed ammodernamento delle forme di allevamento, agli investimenti in nuovi impianti e coperture".
Innovazione e nuove prospettive di mercato al centro del confronto. L'incontro è servito per fare analisi rispetto a un comparto che si mostra e che vuole essere competitivo a livello globale. Partendo nell'analizzare quelle che sono le criticità del settore: "Il comparto cerasicolo – sottolinea il presidente - rischia di implodere, facendo perdere alla Puglia un primato produttivo e commerciale importante per l'Italia e in Itali. La sua strutturale debolezza è rappresentata dal fatto che si presenta come un comparto frazionato e polverizzato nelle estensioni produttive. Le produzioni – continua Del Core – sono poco aggregate in OP e le veloci dinamiche di raccolta, conferimento, vendita del prodotto, non favoriscono la programmazione di filiera".
La produzione delle ciliegie rappresenta un fiore all'occhiello per l'agricoltura pugliese e barese. Si contano oltre 20 mila ettari di produzione: "Oltre il 40% delle ciliegie nazionali - spiega il presiedente - si producono in provincia di Bari-Bat".La produzione nel 2023 è stata compromessa a causa delle continue piogge. Non è andato meglio nell'anno precedente: sono stati due anni infatti di crisi di mercato in cui il settore ha registrato numeri disastrosi. Per guardare avanti serve programmazione: "Il settore va ristrutturato – afferma il presidente dell'organizzazione - gli impianti sono vecchi, le varietà vanno innovate per evitare concentrazioni e picchi produttivi sul mercato".
Confagricoltura Bari-Bat, sempre attenta al comparto cerasicolo, ha portato avanti un ambizioso progetto che si chiama Ciliegie d'Italia, all'interno del quale ha promosso e coordinato la partecipazione al V bando dei Contratti di Filiera del Masaf di primarie aziende di produzione e confezionamento di ciliegie. È riuscita così ad aggiudicarsi il 45 posto rientrando in graduatoria tra i progetti finanziabili, in partnership con gli altri importanti distretti italiani della cerasicoltura: IGP di Vignola, Ciliegia di Marostica e Melinda, portando incentivi e contributi alle aziende che sapranno innovare e favorendo scambio e condivisione di know how con gli altri areali produttivi italiani.
"Inoltre siamo molto soddisfatti che sia stato ascoltato dall'assessorato pugliese il nostro suggerimento di prevedere misure di incentivazione per le imprese del settore tramite i CSR di prossima pubblicazione dedicati al comparto, utili in particolare a indirizzarlo verso la realizzazione di nuovi impianti di ciliegio con varietà moderne. La localizzazione degli stessi – conclude Massimiliano Del Core - sarà nelle zone più vocate ad allungare la stagione cerasicola, al miglioramento ed ammodernamento delle forme di allevamento, agli investimenti in nuovi impianti e coperture".