Istituto Tecnico Agrario di Andria continuerà attività
Sull'argomento si è tenuta una conferenza stampa. "Umberto I" di Andria potrà continuare le sue attività
sabato 11 febbraio 2012
11.32
L'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" di Andria potrà continuare a svolgere le sue attività. La notizia è stata ufficializzata lo scorso 7 febbraio dalla Delibera di Giunta regionale in tema di ridimensionamento scolastico che di fatto cancella l'attivazione dell'indirizzo "Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria" presso lo "Jannuzzi" di Andria, con conseguente prosecuzione delle attività presso l'Ita senza soluzione di continuità.
Sull'argomento questa mattina si è tenuta una conferenza stampa in Provincia cui hanno partecipato il Presidente della Bat Francesco Ventola, il Vicepresidente e Sindaco di Andria Nicola Giorgino, l'Assessore alle Politiche scolastiche e Pubblica Istruzione Pompeo Camero e l'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Domenico Campana, oltre al Dirigente scolastico dell'"Umberto I" Riccardo Liso ed una rappresentanza degli studenti.
«Come al solito preferiamo intervenire a mezzo stampa per parlare di fatti concreti piuttosto che per rispondere alle polemiche spesso strumentali mosse nei nostri confronti - ha commentato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola -. Anche sulla vicenda dell'Ita non sono mancate le solite strumentalizzazioni, cui abbiamo preferito non replicare per non alimentare un ulteriore distacco nei riguardi della Politica. Chi amministra ha il dovere di ottenere dei risultati e la prosecuzione delle attività dell'Ita ne è certamente uno dei più importanti».
Nel corso del suo intervento, il Presidente della Provincia ha poi riepilogato le ultime intense settimane vissute dall'istituto andriese. «Su proposta del Consiglio provinciale, abbiamo lavorato nei mesi addietro per intraprendere il percorso di statalizzazione dell'Ita, che potesse fornire maggiori garanzie di continuità al personale docente e non docente, nonchè ad un indirizzo in grado di valorizzare le eccellenze di questo territorio - ha affermato Ventola -. Tale proposta, tuttavia, ha incontrato il parere negativo del Ministero e dell'Ufficio Scolastico Regionale, producendo un vero e proprio "pastrocchio" secondo cui si sarebbero portate in esaurimento le classi già attive, mentre le prime classi sarebbero state indirizzate allo "Jannuzzi".
A quel punto, d'intesa con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e dopo esserci confrontati con il personale docente e con una delegazione studentesca, abbiamo inviato una nota all'Assessore regionale Alba Sasso chiedendo, in deroga a quanto deliberato dalla Giunta regionale, di attivare presso l'Ita le prime classi per l'anno scolastico 2012-2013, sempre con indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria, così da non creare disagi alle famiglie ed alla struttura organizzativa. Lo scorso 7 febbraio, poi, è arrivato il passo indietro della Regione, cui devo dare atto di aver accolto la nostra legittima richiesta. L'Ita dunque non chiuderà - ha concluso Ventola -: invito anzi i nostri studenti ad iscriversi a questo istituto che è uno dei più efficienti del territorio, capace di formare al meglio i nostri giovani e di fornire loro importanti sbocchi occupazionali».
«Avevo assicurato il massimo impegno della Città di Andria perchè non venisse cancellata una storia ultracentenaria quale quella dell'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I", autentico patrimonio di un territorio con una vocazione agricola molto diffusa ed in grado negli anni di sfornare studenti brillanti ed ottimi professionisti - ha invece commentato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino -. Assieme al Presidente Ventola ed all'Assessore Camero abbiamo voluto lavorare senza particolari clamori mediatici, ma con un obiettivo chiaro e preciso: scongiurare l'ipotesi di chiusura dell'istituto, che nè il Comune di Andria nè tantomeno la Provincia hanno mai preso in considerazione».
Soddisfatto anche l'Assessore provinciale alle Politiche scolastiche e Pubblica Istruzione Pompeo Camero, il quale ha rimarcato come «a distanza di due anni dalla nascita della Provincia, quella che troviamo nella Bat è una Scuola completamente cambiata, certamente arricchita: sarebbe sufficiente chiedere agli addetti ai lavori per averne contezza. E' nostro intento - ha proseguito Camero - valorizzare ulteriormente l'Istituto Tecnico Agrario: quel primato nel settore dell'agroalimentare che in Puglia si riconosce al "Basile-Caramia" di Locorotondo, soltanto perchè statale, spettava a noi perché qui ci sono le eccellenze!».
Conclusione affidata all'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Domenico Campana: «Abbiamo sempre creduto che l'Ita non dovesse chiudere ed oggi lo ribadiamo con forza. Abbiamo investito tanto in questa struttura e continueremo a farlo, come dimostrano i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell'edificio che abbiamo in programma».
Sull'argomento questa mattina si è tenuta una conferenza stampa in Provincia cui hanno partecipato il Presidente della Bat Francesco Ventola, il Vicepresidente e Sindaco di Andria Nicola Giorgino, l'Assessore alle Politiche scolastiche e Pubblica Istruzione Pompeo Camero e l'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Domenico Campana, oltre al Dirigente scolastico dell'"Umberto I" Riccardo Liso ed una rappresentanza degli studenti.
«Come al solito preferiamo intervenire a mezzo stampa per parlare di fatti concreti piuttosto che per rispondere alle polemiche spesso strumentali mosse nei nostri confronti - ha commentato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola -. Anche sulla vicenda dell'Ita non sono mancate le solite strumentalizzazioni, cui abbiamo preferito non replicare per non alimentare un ulteriore distacco nei riguardi della Politica. Chi amministra ha il dovere di ottenere dei risultati e la prosecuzione delle attività dell'Ita ne è certamente uno dei più importanti».
Nel corso del suo intervento, il Presidente della Provincia ha poi riepilogato le ultime intense settimane vissute dall'istituto andriese. «Su proposta del Consiglio provinciale, abbiamo lavorato nei mesi addietro per intraprendere il percorso di statalizzazione dell'Ita, che potesse fornire maggiori garanzie di continuità al personale docente e non docente, nonchè ad un indirizzo in grado di valorizzare le eccellenze di questo territorio - ha affermato Ventola -. Tale proposta, tuttavia, ha incontrato il parere negativo del Ministero e dell'Ufficio Scolastico Regionale, producendo un vero e proprio "pastrocchio" secondo cui si sarebbero portate in esaurimento le classi già attive, mentre le prime classi sarebbero state indirizzate allo "Jannuzzi".
A quel punto, d'intesa con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e dopo esserci confrontati con il personale docente e con una delegazione studentesca, abbiamo inviato una nota all'Assessore regionale Alba Sasso chiedendo, in deroga a quanto deliberato dalla Giunta regionale, di attivare presso l'Ita le prime classi per l'anno scolastico 2012-2013, sempre con indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria, così da non creare disagi alle famiglie ed alla struttura organizzativa. Lo scorso 7 febbraio, poi, è arrivato il passo indietro della Regione, cui devo dare atto di aver accolto la nostra legittima richiesta. L'Ita dunque non chiuderà - ha concluso Ventola -: invito anzi i nostri studenti ad iscriversi a questo istituto che è uno dei più efficienti del territorio, capace di formare al meglio i nostri giovani e di fornire loro importanti sbocchi occupazionali».
«Avevo assicurato il massimo impegno della Città di Andria perchè non venisse cancellata una storia ultracentenaria quale quella dell'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I", autentico patrimonio di un territorio con una vocazione agricola molto diffusa ed in grado negli anni di sfornare studenti brillanti ed ottimi professionisti - ha invece commentato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino -. Assieme al Presidente Ventola ed all'Assessore Camero abbiamo voluto lavorare senza particolari clamori mediatici, ma con un obiettivo chiaro e preciso: scongiurare l'ipotesi di chiusura dell'istituto, che nè il Comune di Andria nè tantomeno la Provincia hanno mai preso in considerazione».
Soddisfatto anche l'Assessore provinciale alle Politiche scolastiche e Pubblica Istruzione Pompeo Camero, il quale ha rimarcato come «a distanza di due anni dalla nascita della Provincia, quella che troviamo nella Bat è una Scuola completamente cambiata, certamente arricchita: sarebbe sufficiente chiedere agli addetti ai lavori per averne contezza. E' nostro intento - ha proseguito Camero - valorizzare ulteriormente l'Istituto Tecnico Agrario: quel primato nel settore dell'agroalimentare che in Puglia si riconosce al "Basile-Caramia" di Locorotondo, soltanto perchè statale, spettava a noi perché qui ci sono le eccellenze!».
Conclusione affidata all'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Domenico Campana: «Abbiamo sempre creduto che l'Ita non dovesse chiudere ed oggi lo ribadiamo con forza. Abbiamo investito tanto in questa struttura e continueremo a farlo, come dimostrano i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell'edificio che abbiamo in programma».