Istituzione del Parco naturale nazionale del Fiume Ofanto
Presentazione della legge a prima firma del senatore Ruggiero Quarto
giovedì 4 novembre 2021
22.29
Si terrà sabato 6 novembre l'evento di presentazione della legge a prima firma del senatore Ruggiero Quarto per l'istituzione del Parco naturale nazionale del Fiume Ofanto. Il convegno in programma dalle ore 9.30 alle 13,00 si terrà nella suggestiva sede dell'Antiquarium e Parco archeologico di Canne della Battaglia. "Ringrazio la direzione regionale Musei Puglia - dichiara il senatore barlettano Quarto - per la disponibilità ad ospitare l'evento nel sito archeologico di Canne, conosciuto a livello internazionale per una delle più celebri battaglie della storia dell'umanità. Sito che oltre all'indiscutibile valore storico-culturale è reso attrattivo anche da un punto di vista ambientale, in quanto ricadente nel Parco naturale regionale del Fiume Ofanto."
Il programma, dopo i saluti istituzionali, prevede gli interventi dei relatori Ezia Torelli, direttrice del sito archeologico di Canne della Battaglia; Mauro Iacoviello, Provincia di Barletta-Andria-Trani e direttore del Parco naturale regionale del fiume Ofanto; Michele Di Maio (Assemblea di Bacino CdF Alto Ofanto); Emmanuele Daluiso (PES-BAT); Claudia Campanale (CNR-IRSA); Raffaele Corvasce (Legambiente); Raffaele Lopez (SIGEA); Ruggiero Maria Dellisanti (Responsabile scientifico Slow Ofanto); Michele Quaranta (Casa di Ramsar); Carmela Cipriani (Consorzio sviluppo sostenibile Valle dell'Ofanto); Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia); Pino Cava (I.F.A.E.) autore del documentario sul fiume Ofanto che sarà proiettato al termine del convegno.
"Ritengo importante coinvolgere istituzioni e realtà associative - prosegue Quarto - che sul territorio si occupano direttamente o indirettamente della salvaguardia e valorizzazione del Fiume Ofanto. Un proficuo e continuo scambio di informazioni può consentire infatti, il nascere di forme di collaborazione collettive volte alla tutela del fiume." Il senatore pentastellato si sofferma infine sulle motivazioni alla base della proposta di legge: "L'istituzione del Parco naturale nazionale del fiume Ofanto, si basa sulla necessità di una gestione e tutela unitaria del fiume, dato che attraversa tre regioni e quattro province. Diventerebbe l'unico parco naturale fluviale italiano che salvaguarda un fiume, con una grande biodiversità, dalle sorgenti alla foce. Può diventare un'occasione unica di sviluppo ecosostenibile dell'esteso suo bacino, con i suoi 51 comuni. La tutela e valorizzazione degli straordinari beni ambientali, culturali, paesaggistici, potranno fare da volano a tutte la attività produttive correlate, con spiccato potenziale di ecosostenibilità, come nel caso della filiera agroalimentare e turistica."
Il programma, dopo i saluti istituzionali, prevede gli interventi dei relatori Ezia Torelli, direttrice del sito archeologico di Canne della Battaglia; Mauro Iacoviello, Provincia di Barletta-Andria-Trani e direttore del Parco naturale regionale del fiume Ofanto; Michele Di Maio (Assemblea di Bacino CdF Alto Ofanto); Emmanuele Daluiso (PES-BAT); Claudia Campanale (CNR-IRSA); Raffaele Corvasce (Legambiente); Raffaele Lopez (SIGEA); Ruggiero Maria Dellisanti (Responsabile scientifico Slow Ofanto); Michele Quaranta (Casa di Ramsar); Carmela Cipriani (Consorzio sviluppo sostenibile Valle dell'Ofanto); Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia); Pino Cava (I.F.A.E.) autore del documentario sul fiume Ofanto che sarà proiettato al termine del convegno.
"Ritengo importante coinvolgere istituzioni e realtà associative - prosegue Quarto - che sul territorio si occupano direttamente o indirettamente della salvaguardia e valorizzazione del Fiume Ofanto. Un proficuo e continuo scambio di informazioni può consentire infatti, il nascere di forme di collaborazione collettive volte alla tutela del fiume." Il senatore pentastellato si sofferma infine sulle motivazioni alla base della proposta di legge: "L'istituzione del Parco naturale nazionale del fiume Ofanto, si basa sulla necessità di una gestione e tutela unitaria del fiume, dato che attraversa tre regioni e quattro province. Diventerebbe l'unico parco naturale fluviale italiano che salvaguarda un fiume, con una grande biodiversità, dalle sorgenti alla foce. Può diventare un'occasione unica di sviluppo ecosostenibile dell'esteso suo bacino, con i suoi 51 comuni. La tutela e valorizzazione degli straordinari beni ambientali, culturali, paesaggistici, potranno fare da volano a tutte la attività produttive correlate, con spiccato potenziale di ecosostenibilità, come nel caso della filiera agroalimentare e turistica."