L’agricoltura come via per la redenzione
Presentato il documentario "Madre nostra" di Lorenzo Scaraggi
domenica 15 dicembre 2019
8.25
La presenza degli studenti del Liceo "E.Fermi di Canosa" è stato il valore aggiunto alla proiezione del documentario "Madre nostra" con la partecipazione dell'autore Lorenzo Scaraggi nel corso dell'evento "Porte Aperte alla Pro Loco" di giovedì scorso. Per i saluti e gli onori di casa ha preso la parola il presidente della Pro Loco Elia Marro che ha ringraziato gli intervenuti ed il giornalista-viaggiatore Lorenzo Scaraggi (43 anni) di Bitonto, che a bordo del suo camper Vostok100k ha girato il reportage-documentario fra orti sociali, terre confiscate alla mafia e comunità di recupero. Sono state quattro le tappe sotto la lente di ingrandimento del documentario "Madre nostra": "Il Trullo sociale" a San Michele Salentino (Brindisi), "Semi di vita" a Bari, "Pietra di scarto" a Cerignola (Foggia) e "Spazio Esse" a Loseto (Bari). Tutte accomunate da un filo conduttore: l'agricoltura come via per la redenzione in una terra - quella pugliese - troppo spesso al centro dell'attenzione per piaghe come la xylella, il caporalato e le agro-mafie. "Madre nostra -ha dichiarato Lorenzo Scaraggi - è stato un viaggio in una realtà apparentemente lontana eppure fortemente tangente alla vita di tutti i giorni. Scoprire quanto l'agricoltura possa redimere persone e luoghi, come le terre confiscate alla mafia, è stata una continua scoperta nascosta dietro l'angolo eppure una ricerca dell'essenza ancestrale della terra dello scorrere delle stagioni". Il documentario "Madre nostra" ha donato allo spettatore un messaggio pregno "di positività e speranza sull'instancabile opera dei volontari che lavorano nelle terre confiscate alla mafia" grazie a quanto realizzato da Lorenzo Scaraggi che attraverso il suo viaggio, con dovizia di particolari e testimonianze, ha fatto conoscere storie e persone, ai più sconosciute, impegnate in agricoltura come loro occupazione principale, opportunità di riscatto e rinascita sociale.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Foto a cura di Savino Mazzarella