L’agroalimentare una risorsa per la Puglia
Primo convegno firmato Sistema Impresa BAT e Foggia
martedì 28 giugno 2016
16.15
Lo scorso 24 giugno, l'auditorium del Palazzo Mariano di Canosa di Puglia (BT) ha ospitato la conferenza sul tema "Agroalimentare in Puglia", organizzata da Sistema Impresa BAT e Foggia. Si sono discusse le opportunità del nuovo Piano di Sviluppo Rurale con gli interventi di: Massimo Cassano, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali; Berlino Tazza, Presidente Nazionale di Sistema Impresa; Luciano Pio Papagna, Presidente di Sistema Impresa BAT – Foggia e Giuseppe D'Onghia, dirigente del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale della Regione Puglia.
«L'agricoltura deve essere un punto cardine dell'economia della Regione Puglia, da non intendere più come qualcosa di semplicemente produttivo, bensì come processo avanzato e tecnologico dalla coltivazione alla produzione, dalla trasformazione alla vendita – ha dichiarato Luciano Pio Papagna -. Facciamo in modo che questo avvenga in modo concreto: ci sono dei finanziamenti comunitari ai quali è possibile attingere attraverso consulenti specializzati. Ecco il compito di Sistema Impresa, un insieme di imprese e professionisti a favore degli imprenditori con consulenze e supporti specializzati. Solo insieme, in questo momento storico, si possono raggiungere degli obiettivi notevoli. I convegni organizzati da Sistema Impresa propongono scambi culturali e professionali per addetti ai lavori e per chi decida di investire nel nostro bellissimo territorio».
«L'agroalimentare rappresenta una risorsa per la Puglia, intesa anche come tutela della sopravvivenza delle comunità rurali e dello spazio naturale -. Ha esordito Massimo Cassano nel suo intervento -. Sono gli imprenditori a dover farsi carico di questo compito, incrementando la produttività e allo stesso tempo assicurando un buon tenore di vita alla comunità agricola, favorendo il ricambio generazionale. I dati ISTAT rivelano un ritorno alla terra degli under 35, occupati in agricoltura; tale scelta è stata favorita anche dalle politiche nazionali e comunitarie che hanno aiutato i giovani mutui agevolati e sgravi fiscali. Occorre tuttavia fare di più a livello locale, nazionale ed europeo, per un mercato che superi le difficoltà».
Gli aspetti tecnici del PSR 2014-2020 sono stati spiegati da Giuseppe D'Onghia, che ha dichiarato: «Come Regione abbiamo puntato sui giovani e sul ricambio generazionale. Non bisogna incorrere nell'errore che possa bastare un premio di insediamento per creare un giovane imprenditore di successo. Nel PSR si punta all'affiancamento al giovane nei primi anni di insediamento, gli anni più delicati per un'impresa startup. L'importanza generale del PSR è di incrementare la competitività delle imprese agricole nel rispetto della qualità dei prodotti certificati, dell'innovazione e dei temi ambientali (soprattutto della risorsa idrica, il cui risparmio è molto importante per l'accesso agli aiuti del PSR). Nel vecchio programma sono stati dedicati 300 milioni di euro ai giovani, una somma importante tanto che nel nuovo PSR è compresa una sottomisura riservata a giovani agricoltori già insediati. Il primo insediamento invece è una misura che consente a un giovane che non ha mai fatto impresa di poter avere una serie di aiuti con un premio di primo insediamento di 40 o 50 mila euro (aiuto maggiore nelle zone di spopolamento) associato alla formazione e alla consulenza aziendale a livello gestionale e sostenibile. Insomma un Piano che va incontro concretamente ai giovani capaci e con idee innovative in grado di modernizzare il mercato della nostra Regione ricca di risorse».
«L'agricoltura deve essere un punto cardine dell'economia della Regione Puglia, da non intendere più come qualcosa di semplicemente produttivo, bensì come processo avanzato e tecnologico dalla coltivazione alla produzione, dalla trasformazione alla vendita – ha dichiarato Luciano Pio Papagna -. Facciamo in modo che questo avvenga in modo concreto: ci sono dei finanziamenti comunitari ai quali è possibile attingere attraverso consulenti specializzati. Ecco il compito di Sistema Impresa, un insieme di imprese e professionisti a favore degli imprenditori con consulenze e supporti specializzati. Solo insieme, in questo momento storico, si possono raggiungere degli obiettivi notevoli. I convegni organizzati da Sistema Impresa propongono scambi culturali e professionali per addetti ai lavori e per chi decida di investire nel nostro bellissimo territorio».
«L'agroalimentare rappresenta una risorsa per la Puglia, intesa anche come tutela della sopravvivenza delle comunità rurali e dello spazio naturale -. Ha esordito Massimo Cassano nel suo intervento -. Sono gli imprenditori a dover farsi carico di questo compito, incrementando la produttività e allo stesso tempo assicurando un buon tenore di vita alla comunità agricola, favorendo il ricambio generazionale. I dati ISTAT rivelano un ritorno alla terra degli under 35, occupati in agricoltura; tale scelta è stata favorita anche dalle politiche nazionali e comunitarie che hanno aiutato i giovani mutui agevolati e sgravi fiscali. Occorre tuttavia fare di più a livello locale, nazionale ed europeo, per un mercato che superi le difficoltà».
Gli aspetti tecnici del PSR 2014-2020 sono stati spiegati da Giuseppe D'Onghia, che ha dichiarato: «Come Regione abbiamo puntato sui giovani e sul ricambio generazionale. Non bisogna incorrere nell'errore che possa bastare un premio di insediamento per creare un giovane imprenditore di successo. Nel PSR si punta all'affiancamento al giovane nei primi anni di insediamento, gli anni più delicati per un'impresa startup. L'importanza generale del PSR è di incrementare la competitività delle imprese agricole nel rispetto della qualità dei prodotti certificati, dell'innovazione e dei temi ambientali (soprattutto della risorsa idrica, il cui risparmio è molto importante per l'accesso agli aiuti del PSR). Nel vecchio programma sono stati dedicati 300 milioni di euro ai giovani, una somma importante tanto che nel nuovo PSR è compresa una sottomisura riservata a giovani agricoltori già insediati. Il primo insediamento invece è una misura che consente a un giovane che non ha mai fatto impresa di poter avere una serie di aiuti con un premio di primo insediamento di 40 o 50 mila euro (aiuto maggiore nelle zone di spopolamento) associato alla formazione e alla consulenza aziendale a livello gestionale e sostenibile. Insomma un Piano che va incontro concretamente ai giovani capaci e con idee innovative in grado di modernizzare il mercato della nostra Regione ricca di risorse».