L'Arcigay Bat ha eletto il nuovo direttivo
Antolini ritorna alla presidenza del circolo provinciale. «Una prioprità affrontare la lotta all'omofobia»
martedì 3 settembre 2013
9.58
L'Arcigay Bat ha convocato il Congresso territoriale per l'elezione del nuovo direttivo. Con la vittoria dell'unica lista presentatasi, ovvero l'"Arcigay che vorrei", il Congresso ha riconfermato Michele Pio Antolini in qualità di presidente, di Vincenzo Antonio Gallo nelle vesti di vicepresidente e di Luciano Piccolo nel ruolo di tesoriere. Sono stati inoltre eletti Antonio Russo, Luciano Lopopolo, Gianluca Caruolo e Floriana Di Pasquale come consiglieri del direttivo.
«Ebbene sì, ricomincio a essere il presidente di Arcigay Bat - ha dichiarato a caldo il neopresidente Antolini - Ricomincio questa nuova avventura, con la fiducia di molti dei miei soci e socie, con il nuovo direttivo. Faremo cose bellissime, una programmazione con le attività invernali di rilievo. Non per celebrare il gruppo, ma ritengo che il Barletta Pride avvenuto lo scorso giugno si sia rivelato un successo indiscutibile e abbia rappresentato uno spartiacque sia per la nostra associazione che per l'hinterland per quanto riguarda la percezione dell'omosessualità nella nostra giovanissima provincia. Adesso è il momento di rimboccarci le maniche e di affrontare priorità apparentemente insormontabili come la lotta all'omofobia, l'Arcidiocesi di Barletta-Trani-Bisceglie sta per diventare l'interlocutrice di un dialogo storico, e le unioni civili. A questo proposito avvieremo subito un invito al sindaco di Barletta Pasquale Cascella per poter parlare in maniera approfondita di questa tematica. Il tempo è dalla nostra parte. Il meglio deve ancora arrivare».
«Ebbene sì, ricomincio a essere il presidente di Arcigay Bat - ha dichiarato a caldo il neopresidente Antolini - Ricomincio questa nuova avventura, con la fiducia di molti dei miei soci e socie, con il nuovo direttivo. Faremo cose bellissime, una programmazione con le attività invernali di rilievo. Non per celebrare il gruppo, ma ritengo che il Barletta Pride avvenuto lo scorso giugno si sia rivelato un successo indiscutibile e abbia rappresentato uno spartiacque sia per la nostra associazione che per l'hinterland per quanto riguarda la percezione dell'omosessualità nella nostra giovanissima provincia. Adesso è il momento di rimboccarci le maniche e di affrontare priorità apparentemente insormontabili come la lotta all'omofobia, l'Arcidiocesi di Barletta-Trani-Bisceglie sta per diventare l'interlocutrice di un dialogo storico, e le unioni civili. A questo proposito avvieremo subito un invito al sindaco di Barletta Pasquale Cascella per poter parlare in maniera approfondita di questa tematica. Il tempo è dalla nostra parte. Il meglio deve ancora arrivare».