L'arte digitale parte dalle Murge

Simone Pellegrino e Simone D'Alessandro, due testimonial di talento

mercoledì 13 marzo 2024 11.23
In un'epoca in cui la tecnologia fa da padrona, anche l'arte si mantiene a passo con i tempi e diventa "digitale". La community Dimensions Dao, fondata dal minervinese Simone Pellegrino (@simoneup) nel giugno del 2023, altra non è che la naturale evoluzione di un collettivo di artisti: una sorta di Factory 2.0, riprendendo la concettualità posta in essere dall'avanguardia pop di Andy Warhol a cavallo tra gli anni '60 e '70 del secolo scorso. Ovviamente le nuove forme artistiche non si concentrano più unicamente sul prodotto fisico, sulla tela o con affreschi. NPT, metaverso e blockchain sono solo alcuni degli acronimi e delle parole chiave di opere digitali che, tuttavia, hanno bisogno di particolari spazi – talvolta anche molto ampi – per essere mostrate in tutta la loro originalità. "Legami tra mondi" ("Links beetween worlds") è il tema scelto per l'esposizione d'arte digitale che si è tenuta dal 27 gennaio al 3 febbraio nell'hotel The social hub di Firenze. Sono oltre cento gli artisti provenienti da tutto il mondo – divisi tra specialisti 3D, animatori, fotografi, illustratori, competenti in games, glitch o pixel art – che hanno inteso "far rete" e che mostreranno opere che si interroghino sulle possibili connessioni tra mondi, siano essi reali e astratti, concreti e onirici. Simone Pellegrino(24enne), classe 2000, è stato già protagonista negli scorsi anni di prestigiose mostre d'arte digitale a livello mondiale: a Liverpool, a New York e nell'evento Art Basel di Miami. L'opera esposta a Firenze evidenzia il legame tra il mondo reale e quello dei sogni, perché – usando le parole dell'artista – "fantasticare è importante anche se a volte serve fermarsi ed analizzare cosa abbiamo dentro e ciò che abbiamo effettivamente realizzato".

Co-fondatore della squadra di Pellegrino e con la stessa filosofia ad accomunarli, un altro minervinese di origine canosina ma emiliano d'adozione (vive infatti a Bologna): Simone D'Alessandro(23enne); in arte, Mr. Longshanks. Fotografo e visual artist, presenta "Double Bubble", frutto delle sue competenze professionali e di manipolazione digitale, con le quali crea immagini surrealiste ed evocative in cui la figura umana (elemento centrale della sua produzione con lo spettatore che risulta incuriosito dai significati subliminali riscontrabili nelle opere) è utilizzata come mezzo per veicolare messaggi che abbracciano tematiche esistenziali, sociali e culturali nei pieni spirito e stile della corrente di cui fa parte. "Queste nuove forme di arte sono, probabilmente, ancora troppo poco apprezzate, eppure meriterebbero la giusta considerazione a partire proprio dalla nostra terra. Nemo propheta in patria" Almeno per ora: infatti anche le opere di D'Alessandro sono state esposte a Firenze, dopo aver fatto già il giro del mondo dagli Stati Uniti (in particolare all'inaugurazione della galleria NFT di New York dell'aprile dell'anno scorso) alla Gran Bretagna, passando – tra i vari – per il Mecenate Fine Art di Roma (gennaio 2022) e l'Art Mall di Milano (ottobre-novembre 2023).