L’assessore Facciolongo replica alla lettera “Snobbata la petizione per il Museo”
Segretario di "Cittadini in movimento"
giovedì 24 ottobre 2013
23.39
L'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo, replica quanto segue alla lettera di Antonio Barbarossa, segretario di "Cittadini in movimento", dal titolo "Snobbata la petizione per il Museo" pubblicata oggi, 24 ottobre.
"Anche se mi ero ripromesso di conservare un doveroso riserbo - scrive Facciolongo - sull'argomento Museo (doveroso perchè, essendo in corso un tavolo tecnico, è buona norma che le posizioni siano prese in quella sede e non sugli organi di stampa, soprattutto da parte di chi dovrebbe coordinare le diverse posizioni), quanto scritto dal dott. Antonio Barbarossa del comitato "Cittadini in movimento" mi costringe a rispondere ad illazioni che definire offensive e poco informate è dire poco. Non so, infatti, da chi il redattore abbia tratto le proprie informazioni ma non ho difficoltà ad affermare che esse sono totalmente errate. Appena ieri si è tenuta la seconda riunione del Tavolo tecnico e posso, senz'ombra di smentita, affermare che le fantomatiche "due ipotesi" di allocazione del Museo, di cui parla con tanta sicurezza Barbarossa, sono in realtà alcune in più, e che l'ipotesi dell'edificio Mazzini è stata ripetutamente discussa e vagliata da tutti gli intervenuti, compreso il sottoscritto. Ci sono i verbali a confermarlo e dire alla città cose diverse significa semplicemente mentirle. Tengo, inoltre, a precisare che neppure quello che dice circa una proposta "dell'Amministrazione comunale" sull'allocazione del Museo (l'edificio dell'ex Mattatoio) non ha alcun fondamento, nel senso che l'Amministrazione si è imposta di improntare la discussione alla massima autonomia propositiva da parte dei convenuti, altrimenti il tavolo tecnico non avrebbe avuto alcun senso.
Quanto poi alle altre discutibili affermazioni:
non è affatto vero che l'allocazione del Museo a Mazzini e le attività didattiche che vi si svolgono siano "cose distinte e separate". Le due questioni, infatti, vanno valutate insieme per non far nascere monca la stessa ipotesi e chi lo afferma non fa altro che dimostrare una sconfortante ignoranza della questione;
circa la mia presunta incoerenza fra le affermazioni fatte in Consiglio comunale ed i miei atti conseguenti devo ulteriormente smentire: la questione Mazzini è stata da me portata, per completezza d'informazione, insieme alle altre, al Tavolo tecnico che, come già detto, l'ha vagliata abbondantemente, come del resto dimostrato dal recente sopralluogo alla scuola da parte dei Prof. Volpe e Leone dell'Università di Foggia e dell'Arch. Formiglia, accompagnati dal Sindaco ed dal sottoscritto;
riguardo i criteri di nomina di rappresentanti del Comitato nel tavolo tecnico, ricordo a me stesso che la ratio delle nomine ha seguito un criterio puramente scientifico, essendo state queste effettuate sulla base delle segnalazioni, espressamente richieste dal Sindaco, fatte dall'Ordine degli Ingegneri e degli architetti della BAT e dall'Università degli Studi di Foggia. Pur rispettando le istanze dei cittadini, perciò, assolutamente incongrua, sarebbe stata la nomina di una rappresentanza del Comitato, di cui non si conosce l'entità ed il ruolo istituzionale e che, comunque, (cito a memoria) comprendeva anche il Presidente della Fondazione Archeologica e della Pro Loco, entrambi invitati a partecipare al Tavolo tecnico. Questo a proposito del rispetto dovuto ad una benemerita istituzione come la Fondazione. Ogni altra illazione sull'opportunità di tali nomine non merita altra risposta.
Piuttosto, l'acrimonia di alcune affermazioni contenute nell'articolo la dice lunga sulla serenità e l'obiettività dell'estensore o degli estensori e forse spiega in parte il perchè il Museo a Canosa non si sia riusciti ancora a farlo, nonostante numerosi tentativi. In questa nostra povera Città tutto diventa occasione per raggiungere una piccola visibilità politica e non, anche una questione seria come quella del Museo e anche a costo di apparire ciò che si è realmente: disinformati!
Gentile Dott. Barbarossa, non "si perde la faccia" solo per le ragioni che ha elencato, la si può perdere anche raccontando inesattezze alla Città!"
ufficio stampa
Francesca Lombardi
"Anche se mi ero ripromesso di conservare un doveroso riserbo - scrive Facciolongo - sull'argomento Museo (doveroso perchè, essendo in corso un tavolo tecnico, è buona norma che le posizioni siano prese in quella sede e non sugli organi di stampa, soprattutto da parte di chi dovrebbe coordinare le diverse posizioni), quanto scritto dal dott. Antonio Barbarossa del comitato "Cittadini in movimento" mi costringe a rispondere ad illazioni che definire offensive e poco informate è dire poco. Non so, infatti, da chi il redattore abbia tratto le proprie informazioni ma non ho difficoltà ad affermare che esse sono totalmente errate. Appena ieri si è tenuta la seconda riunione del Tavolo tecnico e posso, senz'ombra di smentita, affermare che le fantomatiche "due ipotesi" di allocazione del Museo, di cui parla con tanta sicurezza Barbarossa, sono in realtà alcune in più, e che l'ipotesi dell'edificio Mazzini è stata ripetutamente discussa e vagliata da tutti gli intervenuti, compreso il sottoscritto. Ci sono i verbali a confermarlo e dire alla città cose diverse significa semplicemente mentirle. Tengo, inoltre, a precisare che neppure quello che dice circa una proposta "dell'Amministrazione comunale" sull'allocazione del Museo (l'edificio dell'ex Mattatoio) non ha alcun fondamento, nel senso che l'Amministrazione si è imposta di improntare la discussione alla massima autonomia propositiva da parte dei convenuti, altrimenti il tavolo tecnico non avrebbe avuto alcun senso.
Quanto poi alle altre discutibili affermazioni:
non è affatto vero che l'allocazione del Museo a Mazzini e le attività didattiche che vi si svolgono siano "cose distinte e separate". Le due questioni, infatti, vanno valutate insieme per non far nascere monca la stessa ipotesi e chi lo afferma non fa altro che dimostrare una sconfortante ignoranza della questione;
circa la mia presunta incoerenza fra le affermazioni fatte in Consiglio comunale ed i miei atti conseguenti devo ulteriormente smentire: la questione Mazzini è stata da me portata, per completezza d'informazione, insieme alle altre, al Tavolo tecnico che, come già detto, l'ha vagliata abbondantemente, come del resto dimostrato dal recente sopralluogo alla scuola da parte dei Prof. Volpe e Leone dell'Università di Foggia e dell'Arch. Formiglia, accompagnati dal Sindaco ed dal sottoscritto;
riguardo i criteri di nomina di rappresentanti del Comitato nel tavolo tecnico, ricordo a me stesso che la ratio delle nomine ha seguito un criterio puramente scientifico, essendo state queste effettuate sulla base delle segnalazioni, espressamente richieste dal Sindaco, fatte dall'Ordine degli Ingegneri e degli architetti della BAT e dall'Università degli Studi di Foggia. Pur rispettando le istanze dei cittadini, perciò, assolutamente incongrua, sarebbe stata la nomina di una rappresentanza del Comitato, di cui non si conosce l'entità ed il ruolo istituzionale e che, comunque, (cito a memoria) comprendeva anche il Presidente della Fondazione Archeologica e della Pro Loco, entrambi invitati a partecipare al Tavolo tecnico. Questo a proposito del rispetto dovuto ad una benemerita istituzione come la Fondazione. Ogni altra illazione sull'opportunità di tali nomine non merita altra risposta.
Piuttosto, l'acrimonia di alcune affermazioni contenute nell'articolo la dice lunga sulla serenità e l'obiettività dell'estensore o degli estensori e forse spiega in parte il perchè il Museo a Canosa non si sia riusciti ancora a farlo, nonostante numerosi tentativi. In questa nostra povera Città tutto diventa occasione per raggiungere una piccola visibilità politica e non, anche una questione seria come quella del Museo e anche a costo di apparire ciò che si è realmente: disinformati!
Gentile Dott. Barbarossa, non "si perde la faccia" solo per le ragioni che ha elencato, la si può perdere anche raccontando inesattezze alla Città!"
ufficio stampa
Francesca Lombardi