L' Olio DOP Terra di Bari affossato col CETA

La denuncia dell'onorevole L'Abbate(M5S)

venerdì 15 settembre 2017 15.31
Siamo da sempre contrari a questi accordi transnazionali perché, per come sono redatti e stipulati, non portano benefici al Made in Italy ma, vista la spaccatura venutasi a creare nel mondo agricolo e agroalimentare nazionale, avevamo richiesto attraverso una interrogazione parlamentare con quali "strumenti di difesa" il ministro Maurizio Martina intendesse procedere nel caso in cui le tanto sbandierate promesse di crescita e i reciproci benefici si rivelassero disastrosi. Servirebbero studi scientifici condotti al fine di valutare l'impatto delle disposizioni del Ceta Comprehensive Economic and Trade Agreement,l'accordo economico –commerciale di libero scambio tra il Canada e l'Unione Europea) sui comparti e le filiere italiane. Al primo posto tra gli elementi più rischiosi del trattato UE-Canada avevamo inserito proprio la grande quantità di certificazioni Dop e Igp italiane. E oggi chi siede tra i banchi della maggioranza parlamentare si stupisce che l'Olio Dop Terra di Bari con le sue 2.549 tonnellate esportate (al contrario del Garda con appena 80 tonnellate portate all'estero) non venga tutelato e protetto in questo scellerato accordo. Rinnovo l'invito già indirizzato a Coldiretti durante le manifestazioni di piazza dello scorso luglio a far dichiarare apertamente a deputati e senatori la propria posizione sul Ceta, così da confrontarla con la prova dei fatti del voto in Aula. Tra coloro che ora si struggono, a parole, del trattato Ue-Canada c'è chi appartiene alle medesime forze politiche che a febbraio 2017 nell'Europarlamento hanno approvato in maniera compatta e convinta il Ceta. Si stanno avvicinando le elezioni o sono rinsaviti o, peggio ancora, pensano che gli italiani siano stupidi? Per quanto concerne l'Olio Dop Terra di Bari, peraltro, è da luglio 2015 che chiedo al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina di prestare attenzione alle problematiche che sta vivendo il Consorzio di Tutela. A causa del decreto De Castro (PD), infatti, rischia di perdere la propria certificazione di qualità per meri motivi burocratici di rappresentatività. Nonostante una interrogazione e una risoluzione in Commissione Agricoltura, la situazione non sembra esser cambiata.
Giuseppe L'Abbate(M5S), deputato della Commissione Agricoltura