L’ospedale di Canosa rafforza la vocazione alla post acuzie

Approvato il Piano di riordino ospedaliero

giovedì 1 dicembre 2016 15.08
Una rete ospedaliera più efficiente e un'organizzazione territoriale in grado di soddisfare le esigenze sanitarie e socio-sanitarie dei pugliesi. La Giunta regionale ha approvato il Piano di riordino ospedaliero e la nuova organizzazione dell'Aress, che si trasforma in Agenzia regionale Sanità e sociale. Gli obiettivi sono quelli di migliorare la capacità assistenziale degli ospedali pugliesi e, nel contempo, la capacità della nostra regione di programmazione, ricerca e rapporti internazionali tramite l'Aress. Gli ospedali per malati acuti diverranno qualificati a gestire su base provinciale tutte le patologie ad oggi presenti sul territorio, con particolare attenzione alla rete delle emergenze. Verrà ulteriormente irrobustita l'azione delle due aziende ospedaliere universitarie (Bari e Foggia) e degli Irccs pubblici (Oncologico di Bari e De Bellis di Castellana) con la collaborazione ulteriore dell'Irccs di San Giovanni Rotondo.

La rete territoriale, invece, soddisferà le esigenze dei pugliesi che presentano patologie croniche consentendo il loro trattamento nei territori di residenza, differenziando in questo modo chi ha un bisogno urgente da chi invece deve essere controllato e monitorato con periodicità. Analogamente la rete territoriale affronterà le tematiche legate all'infanzia e all'età evolutiva nei territori di residenza, sviluppando anche il ruolo di hub dell'Ospedale Giovanni XXIII di Bari. La riorganizzazione della rete ospedaliera consentirà di superare le inefficienze attuali e concentrare risorse economiche strutturali e professionali in modo più adeguato alla nuova realtà assistenziale . La riconversione della rete ospedaliera e l'efficientamento della rete territoriale che portano benefici a tutte le province pugliesi, consentirà un migliore investimento delle risorse e il recupero di oltre 30 milioni di euro che la Giunta regionale ha deciso di destinare all'area di Taranto per incrementare ulteriormente la capacità assistenziale e della prevenzione delle patologie oncologiche attuali e attese nell'area. L'area di Taranto avrà il suo Polo oncologico: l'Ospedale Moscati ne diverrà il riferimento e sarà dedicato esclusivamente alle patologie oncologiche, con la collaborazione del'Irccs oncologico di Bari per accelerarne l'operatività e, nel contempo, realizzare una sinergia utile a tutta la Puglia. Nella Provincia di Taranto l'attuale offerta di posti letto è pari a 884. Con la delibera di Giunta di febbraio (n. 161/2016) si ipotizzava di aumentarli a 1067. La Giunta regionale, con la nuova programmazione , accogliendo le proposte e le richieste dei cittadini e recependo quanto emerso nel dibattito in Consiglio regionale, li porta a 1081 con un incremento del 22% rispetto alla dotazione attuale.

Nella provincia Barletta Andria Trani, l'attuale disponibilità di posti letto pubblici attivi è pari a 591: la nuova programmazione ne prevede 717, con un incremento di 126 pl, pari al 21%. In particolare si potenziano i due ospedali di I livello:
L' Ospedale di Andria passa da 150 a 218 pl (+68 pl, 45%), con il potenziamento delle seguenti discipline: Cardiologia (+ 4) ;Chirurgia generale (+ 8, che assorbe anche la funzione di chirurgia plastica);Medicina generale (+ 6) ; Neonatologia (+ 6); Neurochirurgia (+ 7); Neurologia (+6); Ortopedia (+6); Ostetricia e ginecologia (+ 16); Pediatria (+6);UTIC (+ 4):Urologia (+14).

L' Ospedale di Barletta passa da 226 a 271 pl (+45 pl, 20%), con l'attivazione di Gastroenterologia (+15); Lungodegenti (+ 10); Neonatologia (+ 6);Neuropsichiatria infantile (+ 4); Pneumologia (+ 12). Nonché il potenziamento delle seguenti discipline: Cardiologia, nefrologia, ostetricia e ginecologia.

L'ospedale di Canosa rafforza la vocazione alla post acuzie con 20 posti letto di lungodegenza e 40 di riabilitazione funzionale e un incremento complessivo di pl di +15. Complessivamente la programmazione regionale attiva discipline precedentemente non presenti nell'offerta pubblica: neuropsichiatria infantile; malattie endocrine ; pneumologia; riabilitazione funzionale e potenzia la cardiologia, la chirurgia generale, la neonatologia, la neurochirurgia, la neurologia, l'ortopedia, l'ostetricia e ginecologia, la pediatria, e l'urologia.

Anche l'ospedale di base di Bisceglie vede un incremento di 48 pl (+40%), con l'attivazione di: Geriatria (+ 10); Malattie endocrine (+ 8);Terapia intensiva (+ 6). Vengono inoltre incrementate le discipline di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia, ostetricia e ginecologia, psichiatria.