L'uomo impose nomi a tutti gli uccelli del cielo
La bellezza di questi volatili è disarmante
mercoledì 24 gennaio 2018
23.09
Gli animali da sempre hanno accompagnato gli uomini nella fatica quotidiana dei campi,come segno provvidenziale e come segno di vicinanza. Ogni persona deve servirsene in maniera saggia, riconoscendo in queste creature una dignità. Gli animali, affidati alla custodia dell'uomo sono un aiuto ed un sollievo. Essi invitano gli uomini ad entrare in un rapporto armonioso con la creazione. Gli animali sono creature per la consolazione e la compagnia. Entrano nel canto della creazione e diventano motivo per l'umanità ad innalzarsi alla lode. Nella Parola di Dio si afferma che la Provvidenza è tale per tutte le creature, poiché il Signore provvede il cibo ad ogni essere vivente. Gli animali, aiuto nella fatica, sono anche segno di collaborazione, basti pensare a tante terapie, all'aiuto nelle ricerche di uomini dispersi, all'uso di comunicazioni o nella sicurezza. Il Vangelo invita a guardare gli uccelli del cielo, segno di bellezza e di amore provvidente. Lo stesso Signore, facendo proprio il simbolismo pasquale del sacrificio ebraico degli agnelli, non ha disdegnato di essere definito da Giovanni "l'agnello di Dio".
Un capitolo tutto particolare è poi riservato all'ornitologia. Al termine del campionato mondiale nella nostra bella Italia, da Cesena tornano a Canosa i due appassionati allevatori innamorati dei loro esemplari("Agapornis Pullarius-inseparabili" e ondulati), che fin da piccoli, hanno cresciuto con affetto. Essi hanno mantenuto lo sguardo e la sensibilità dei piccoli, li hanno dato un nome per un rapporto tutto particolare. Questo campionato è consolatorio e motivo di vanto per questi nostri "illustri" amici che vedono il senso e il significato del loro legame, coltivato fin dall'infanzia, con i loro piccoli "amici". La bellezza di questi volatili è disarmante. Tra i loro "padroni" ed i loro "pappagallini" c'è un rapporto tutto particolare, unico, che si apre all'armonia ed alla bellezza. Un rapporto unico, uno stile che si apre all'armonia per una iniziativa, quella del campionato veramente bella. Che la non partecipazione ai mondiali di calcio ci aiuti a scoprire che, oltre a porre attenzione ad un oggetto come un pallone, si possa emozionarsi per creature vive, capaci di elevarsi in cielo, colorando l'azzurro con i colori di cui il creato li ha resi così belli? Che siano questi i veri mondiali?
Salvatore Sciannamea
Un capitolo tutto particolare è poi riservato all'ornitologia. Al termine del campionato mondiale nella nostra bella Italia, da Cesena tornano a Canosa i due appassionati allevatori innamorati dei loro esemplari("Agapornis Pullarius-inseparabili" e ondulati), che fin da piccoli, hanno cresciuto con affetto. Essi hanno mantenuto lo sguardo e la sensibilità dei piccoli, li hanno dato un nome per un rapporto tutto particolare. Questo campionato è consolatorio e motivo di vanto per questi nostri "illustri" amici che vedono il senso e il significato del loro legame, coltivato fin dall'infanzia, con i loro piccoli "amici". La bellezza di questi volatili è disarmante. Tra i loro "padroni" ed i loro "pappagallini" c'è un rapporto tutto particolare, unico, che si apre all'armonia ed alla bellezza. Un rapporto unico, uno stile che si apre all'armonia per una iniziativa, quella del campionato veramente bella. Che la non partecipazione ai mondiali di calcio ci aiuti a scoprire che, oltre a porre attenzione ad un oggetto come un pallone, si possa emozionarsi per creature vive, capaci di elevarsi in cielo, colorando l'azzurro con i colori di cui il creato li ha resi così belli? Che siano questi i veri mondiali?
Salvatore Sciannamea