La bellezza dell’Arte con le “cancellature creative”
All’U.T.E. gli studenti dell'IISS" Leontine e Giuseppe De Nittis" di Canosa
domenica 12 maggio 2024
9.37
Anche quest'anno non è mancato l'incontro nell'ambito del "Dialogo intergenerazionale" che si è tenuto lo scorso 7 maggio, all'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia, presso l'Auditorium della Parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria. Per l'occasione, sono intervenuti gli studenti della classe 4BC dell' indirizzo Servizi per la Sanità e l'Assistenza Sociale dell'IISS" Leontine e Giuseppe De Nittis" sede di Canosa, accompagnatati dalle professoresse Katiuscia Spera, Milena Scaringella, dall'educatrice dottoressa Luisa Lamanna e da Cristina Saccinto, nella duplice veste di assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Canosa e docente. Affettuosamente accolti, da Filomena Bisceglia, già insegnante di tante generazioni di canosini e socia all'Università della Terza Età, e dal presidente, dottor Sabino Trotta per i saluti e la presentazione della serata incentrata su tecniche di scrittura pensieri attraverso un processo ben definito, non partendo da una pagina bianca ma da testi già pronti per essere utilizzati .
L'etimologia della parola Caviardage rimanda al concetto di "annerire, cancellare", in realtà le tecniche di Caviardage non prevedono la cancellazione come azione primaria: il primo passo da fare è quello "di far emergere dal testo che si ha davanti le parole che in quel momento rispondono al nostro sentire, le parole che ci 'chiamano', evidenziandole o cerchiandole. Queste parole vengono combinate, le si unisce con un tratto sottile per dare vita alla nuova composizione poetica." Le parti del testo che non servono non devono essere necessariamente cancellate, ma possono essere messe in secondo piano usando le più svariate tecniche artistiche, in modo che le parole scelte emergano e la pagina si trasformerà in una piccola opera d'arte.
"Il metodo Caviardage permette di portare alla luce emozioni profonde, dipanarle attraverso la parola che diventa l'unità minima, seguendo un processo che attivando l'ascolto di ciò che si sente in quel determinato momento permette di giungere con consapevolezza ad un preciso risultato. Abbiamo chiesto ai partecipanti di non leggerle tutte le parole ma di lasciarsi trascinare dalla loro sensibilità, dalla loro voce interiore per 'illuminare' con un colore solo le parole che facevano eco in loro. Se diamo ascolto a quello che c'è dentro di noi le emozioni emergono e lasciano stupefatti noi stessi di quale forma meravigliosa riescano a prendere, assumendo una forma terapeutica attraverso questo metodo di scrittura. Ai nostri studenti abbiamo sempre insegnato a cercare la bellezza ovunque: nei loro gesti, nelle cose che mangiano, ascoltano, nei colori, nella natura, nel mondo. La bellezza spesso si nasconde, un po' come la felicità, ma è lì, proprio come la poesia, in tutte le cose. Abbiamo appunto proposto questa metodologia di scrittura, non solo per conoscenza, ma per offrire un messaggio più ampio: esistono tanti scritti intorno a noi che ci risultano impersonali che possono trasformarsi in bellezza personale. Allora predisponiamoci alla meraviglia, continuiamo a stupirci e a circondarci di bellezza."
Un altro incontro di spessore culturale all'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa, pregno di emozioni e valori condivisi dai partecipanti attraverso la scelta delle "cancellature creative" che hanno portato a "scrivere" parole sentite al momento dell'elaborazione dando vita a brevi e significativi componimenti.
L'etimologia della parola Caviardage rimanda al concetto di "annerire, cancellare", in realtà le tecniche di Caviardage non prevedono la cancellazione come azione primaria: il primo passo da fare è quello "di far emergere dal testo che si ha davanti le parole che in quel momento rispondono al nostro sentire, le parole che ci 'chiamano', evidenziandole o cerchiandole. Queste parole vengono combinate, le si unisce con un tratto sottile per dare vita alla nuova composizione poetica." Le parti del testo che non servono non devono essere necessariamente cancellate, ma possono essere messe in secondo piano usando le più svariate tecniche artistiche, in modo che le parole scelte emergano e la pagina si trasformerà in una piccola opera d'arte.
"Il metodo Caviardage permette di portare alla luce emozioni profonde, dipanarle attraverso la parola che diventa l'unità minima, seguendo un processo che attivando l'ascolto di ciò che si sente in quel determinato momento permette di giungere con consapevolezza ad un preciso risultato. Abbiamo chiesto ai partecipanti di non leggerle tutte le parole ma di lasciarsi trascinare dalla loro sensibilità, dalla loro voce interiore per 'illuminare' con un colore solo le parole che facevano eco in loro. Se diamo ascolto a quello che c'è dentro di noi le emozioni emergono e lasciano stupefatti noi stessi di quale forma meravigliosa riescano a prendere, assumendo una forma terapeutica attraverso questo metodo di scrittura. Ai nostri studenti abbiamo sempre insegnato a cercare la bellezza ovunque: nei loro gesti, nelle cose che mangiano, ascoltano, nei colori, nella natura, nel mondo. La bellezza spesso si nasconde, un po' come la felicità, ma è lì, proprio come la poesia, in tutte le cose. Abbiamo appunto proposto questa metodologia di scrittura, non solo per conoscenza, ma per offrire un messaggio più ampio: esistono tanti scritti intorno a noi che ci risultano impersonali che possono trasformarsi in bellezza personale. Allora predisponiamoci alla meraviglia, continuiamo a stupirci e a circondarci di bellezza."
Un altro incontro di spessore culturale all'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa, pregno di emozioni e valori condivisi dai partecipanti attraverso la scelta delle "cancellature creative" che hanno portato a "scrivere" parole sentite al momento dell'elaborazione dando vita a brevi e significativi componimenti.