La bellezza dell’arte della caccia e della falconeria
Al Castello Svevo di Trani di sabato sera
venerdì 27 luglio 2018
16.21
Un sabato sera diverso dagli altri, con la proposta allettante di trascorrerlo a Trani per immergersi nelle atmosfere medievali dell'imponente Castello Svevo. All'interno, le sale offrono un'esperienza di visita arricchita dal percorso espositivo previsto per la mostra "Il potere dell'armonia. Federico II e il De arte venandi cum avibus". Le musiche del M° Riccardo Muti, dal fascino senza tempo, faranno da colonna sonora alla mostra dedicata alla bellezza dell'arte della caccia e della falconeria, inaugurata lo scorso 18 giugno , nata da un'idea di Lorenzo Zichichi e Tommaso Morciano e realizzata da "Il Cigno GG Edizioni" e "Novapulia", in collaborazione con l'Università degli Studi di Bologna "Alma Mater Studiorum" e il Centro Studi Normanno-Svevo. "La figura di Federico II, mitica nella storia della Puglia- ha dichiarato Mariastella Margozzi, direttrice del Polo Museale della Puglia -, è il comune denominatore che lega i tre siti di Castel del Monte, Castello di Bari e Castello di Trani, tutti afferenti al Polo museale della Puglia. Questa mostra, con la sua tematica artistica e scientifica del trattato dell'arte venatoria, permette ai tre siti di fare sistema, rinnovando ad ogni tappa l'interesse per il contenitore, per il tema e per la cultura federiciana in Puglia".
Un'iniziativa di straordinario spessore culturale che sta facendo conoscere al grande pubblico l'opera di Federico II e la sua attualità. Il De Arte venandi cum avibus è un trattato di circa 600 pagine scritto dal più potente e illustre sovrano dell'Europa Occidentale del XIII secolo. Denota la grande attenzione per la cultura e il sapere da parte di Federico II e di tutta la sua corte. Il trattato non ha avuto la fortuna che meritava, in parte per la damnatio memoriae che colpì il casato svevo dopo l'aggressione angioina, in parte per la mole stessa del testo, che anticipava di secoli l'osservazione e lo studio del comportamento degli animali, rimanendo insuperato, per molti aspetti, fino a Konrad Lorenz (1903-1989), fondatore dell'etologia. "Il sovrano svevo – ha affermato Ortensio Zecchino, curatore della mostra e autore delle fotografie in esposizione che attualizzano il Trattato - amava andare coi suoi falchi nella splendida natura del Tavoliere e della Murgia, e i tre castelli in cui si svolge la mostra sono tre luoghi di straordinaria memoria federiciana". Nell'iniziativa sono stati coinvolti, ognuno per l'eccellenza che rappresenta nel proprio campo, quattro personalità di primissimo piano. Il Maestro Riccardo Muti, originario dei luoghi che ha scelto le musiche per accompagnare il visitatore nella visione e nella lettura del Trattato. Ortensio Zecchino, presidente dell'Enciclopedia Fridericiana della Treccani, oltre ad aver svolto in questa mostra la duplice veste di consulente scientifico del percorso e di autore delle fotografie che attualizzano il Trattato, ha realizzato buona parte degli scatti proprio nei luoghi in cui Federico II era uso andare a caccia. Anna Laura Trombetti Budriesi, ordinaria di storia medievale all'Università di Bologna e massima specialista del Trattato, avendone curato l'edizione critica e la prima traduzione completa in italiano, ha realizzato l'apparato scientifico su cui si snoda la mostra (gli allestimenti e i prodotti multimediali sono progettati e realizzati dall'architetto Elena Giangiulio della "Syremont Spa", coadiuvata dalla direzione artistica de Il Cigno). Piero Pizzi Cannella, fondatore della Nuova Scuola Romana e uno dei maggiori esponenti dell'arte figurativa, ha dipinto le pagine del manoscritto e una monumentale scenografia (allestita a Castel del Monte), oltre ad esporre le "opere veggenti", ossia quelle tele che mantengono viva la tradizione federiciana anche nella pittura contemporanea. Il Castello di Trani sarà visitabile sabato 28 luglio fino alle ore 22,45 e per l'occasione Nova Apulia propone una visita guidata gratuita su prenotazione al monumento e alla mostra, con inizio alle ore 21,00. Si accede acquistando il regolare biglietto di ingresso. La biglietteria chiuderà alle ore 22,15. Per informazioni e prenotazioni: Nova Apulia c/o Castello Svevo, Piazza Manfredi Re, n. 16 Trani. Tel. 0883.500117 email: castello.trani@novaapulia.it
La mostra "Il potere dell'armonia. Federico II e il De Arte venandi cum avibus", in contemporanea nei Castelli di Andria, Bari e Trani, si concluderà il 30 ottobre 2018.
Un'iniziativa di straordinario spessore culturale che sta facendo conoscere al grande pubblico l'opera di Federico II e la sua attualità. Il De Arte venandi cum avibus è un trattato di circa 600 pagine scritto dal più potente e illustre sovrano dell'Europa Occidentale del XIII secolo. Denota la grande attenzione per la cultura e il sapere da parte di Federico II e di tutta la sua corte. Il trattato non ha avuto la fortuna che meritava, in parte per la damnatio memoriae che colpì il casato svevo dopo l'aggressione angioina, in parte per la mole stessa del testo, che anticipava di secoli l'osservazione e lo studio del comportamento degli animali, rimanendo insuperato, per molti aspetti, fino a Konrad Lorenz (1903-1989), fondatore dell'etologia. "Il sovrano svevo – ha affermato Ortensio Zecchino, curatore della mostra e autore delle fotografie in esposizione che attualizzano il Trattato - amava andare coi suoi falchi nella splendida natura del Tavoliere e della Murgia, e i tre castelli in cui si svolge la mostra sono tre luoghi di straordinaria memoria federiciana". Nell'iniziativa sono stati coinvolti, ognuno per l'eccellenza che rappresenta nel proprio campo, quattro personalità di primissimo piano. Il Maestro Riccardo Muti, originario dei luoghi che ha scelto le musiche per accompagnare il visitatore nella visione e nella lettura del Trattato. Ortensio Zecchino, presidente dell'Enciclopedia Fridericiana della Treccani, oltre ad aver svolto in questa mostra la duplice veste di consulente scientifico del percorso e di autore delle fotografie che attualizzano il Trattato, ha realizzato buona parte degli scatti proprio nei luoghi in cui Federico II era uso andare a caccia. Anna Laura Trombetti Budriesi, ordinaria di storia medievale all'Università di Bologna e massima specialista del Trattato, avendone curato l'edizione critica e la prima traduzione completa in italiano, ha realizzato l'apparato scientifico su cui si snoda la mostra (gli allestimenti e i prodotti multimediali sono progettati e realizzati dall'architetto Elena Giangiulio della "Syremont Spa", coadiuvata dalla direzione artistica de Il Cigno). Piero Pizzi Cannella, fondatore della Nuova Scuola Romana e uno dei maggiori esponenti dell'arte figurativa, ha dipinto le pagine del manoscritto e una monumentale scenografia (allestita a Castel del Monte), oltre ad esporre le "opere veggenti", ossia quelle tele che mantengono viva la tradizione federiciana anche nella pittura contemporanea. Il Castello di Trani sarà visitabile sabato 28 luglio fino alle ore 22,45 e per l'occasione Nova Apulia propone una visita guidata gratuita su prenotazione al monumento e alla mostra, con inizio alle ore 21,00. Si accede acquistando il regolare biglietto di ingresso. La biglietteria chiuderà alle ore 22,15. Per informazioni e prenotazioni: Nova Apulia c/o Castello Svevo, Piazza Manfredi Re, n. 16 Trani. Tel. 0883.500117 email: castello.trani@novaapulia.it
La mostra "Il potere dell'armonia. Federico II e il De Arte venandi cum avibus", in contemporanea nei Castelli di Andria, Bari e Trani, si concluderà il 30 ottobre 2018.