La birra artigianale pugliese cresce e innova
Dal turismo esperienziale alle nuove sfide di consumo
martedì 11 marzo 2025
14.50
Da fenomeno di nicchia per cultori e appassionati, a realtà che promuove la Puglia, il suo territorio e le sue eccellenze. Il movimento della birra artigianale pugliese si è raccontato a Bari, durante Splash – Hospitaly Expo presso la Fiera del Levante di Bari, ripercorrendo i suoi 17 anni di storia regionale e tracciando le prospettive future di un comparto in continua evoluzione e fermento. A promuovere e organizzare i dibattiti Unionbirrai, l'associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, coinvolgendo Beer Tasters e produttori sotto la guida del referente regionale Donato Di Palma. "Nati come laboratori artigianali di singoli cultori amanti e appassionati di birra artigianale, nel tempo i birrifici sono diventati presidi del territorio, capaci di raccontare in ogni sorso la Puglia e i suoi sapori e profumi sino ad arrivare oggi ad essere, a loro volta, promotori e attrattori di turisti e visitatori. – Ha dichiarato Di Palma – I birrifici artigianali, infatti, iniziano ad essere un'attrattiva turistica, grazie ai propri prodotti di qualità, andandosi ad aggiungere all'offerta del territorio, arricchendola. Come i giri in cantina o in frantoio, ora si fanno i tour in birrificio". Al racconto dell'evoluzione del fenomeno in Puglia si è aggiunta la disamina su quelle che possono essere le tendenze di consumo del momento. "In fiera – ha aggiunto Di Palma (Unionbirrai) – abbiamo infranto una cortina andando a celebrare il matrimonio tra la mixology e la birra artigianale, due mondi che possono arricchirsi a vicenda creando nuove esperienze di degustazione".
Un altro tema affrontato è stato il fenomeno low-zero alcohol, che sta guadagnando sempre più spazio nel mercato. "Per la birra, questo è un terreno di gioco naturale, grazie alle basse gradazioni alcoliche che la caratterizzano da sempre e che la rendono simbolo di convivialità e socialità. Al contempo – ha concluso il referente regionale Unionbirrai, Donato Di Palma – alcuni produttori stanno già sviluppando birre artigianali analcoliche con ottimi riscontri in termini di gusto e qualità, per rispondere alle esigenze di un pubblico ancora più ampio". Ai convegni Unionbirrai hanno preso parte, inoltre, Mattia Sansò del birrificio salentino MOI Beer, la bartender Giulia Cosentino e gli UBT (Unionbirrai Beer Tasters) Aristodemo Pellegrino, Pasquale Ursi e Giovanni Gioia. Dal palco di Bari, l'invito ai consumatori e ai gestori di locali è stato chiaro: scoprire e valorizzare le birre artigianali pugliesi, autentica espressione del territorio da apprezzare e gustare ad ogni sorso.
Un altro tema affrontato è stato il fenomeno low-zero alcohol, che sta guadagnando sempre più spazio nel mercato. "Per la birra, questo è un terreno di gioco naturale, grazie alle basse gradazioni alcoliche che la caratterizzano da sempre e che la rendono simbolo di convivialità e socialità. Al contempo – ha concluso il referente regionale Unionbirrai, Donato Di Palma – alcuni produttori stanno già sviluppando birre artigianali analcoliche con ottimi riscontri in termini di gusto e qualità, per rispondere alle esigenze di un pubblico ancora più ampio". Ai convegni Unionbirrai hanno preso parte, inoltre, Mattia Sansò del birrificio salentino MOI Beer, la bartender Giulia Cosentino e gli UBT (Unionbirrai Beer Tasters) Aristodemo Pellegrino, Pasquale Ursi e Giovanni Gioia. Dal palco di Bari, l'invito ai consumatori e ai gestori di locali è stato chiaro: scoprire e valorizzare le birre artigianali pugliesi, autentica espressione del territorio da apprezzare e gustare ad ogni sorso.