La Cattedrale di Roberta Costantini
Lo spettacolo corale della Costellazione
domenica 5 febbraio 2017
15.07
Penultimo spettacolo programmato nell'ambito della I Edizione del "Premio Teatrale Raffaele Lembo" a cura della Compagnia Teatro Nuovo di Canosa di Puglia(BT) tra i promotori della manifestazione in sinergia con la locale Pro Loco ed il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia, degli Assessorati allo Spettacolo e alla Cultura e dell'Unione Italiana Libero Teatro (UILT). "Nell' intento di rendere più ospitale e ridente la mia vetusta città natale, e per far soprattutto cosa grata a questa nostra gente laboriosa, credetti di sollevarne lo spirito e portarlo verso l'amore dell'arte e del progresso; e così mi accinsi alla costruzione di un teatro". Un'altra delle testimonianze lasciate da Raffaele Lembo (Canosa di Puglia 1868-1938), generoso ed infaticabile imprenditore, insignito del titolo di "Cavaliere del Lavoro" da Benito Mussolini, fulgido esempio di attaccamento al suo paese con la costruzione del teatro, una delle opere di filantropia diffusa a favore della cittadinanza canosina, che a distanza di anni, nel 2011, gli ha dedicato l'intitolazione del Teatro Comunale, dove si sta svolgendo la rassegna in suo onore.
Per la rassegna del "Premio Teatrale Raffaele Lembo", questa sera sarà di scena la Compagnia Teatrale Costellazione di Formia (LT) con lo spettacolo "La Cattedrale", liberamente ispirato a "Notre Dame de Paris" di Victor Hugo e a "L'Opera da tre soldi" di B.Brecht, atto unico, drammaturgia e regia Roberta Costantini. La Compagnia Teatrale Costellazione, fondata nel 2005 , conta tra i suoi soci persone che, a vario titolo si occupano di teatro in tutte le sue sfaccettature, dalla recitazione alla mimogestualità, dalla danza alla musica, dall'uso strutturato della voce alla drammaturgia, dall'uso della pittura come forma creativa alla scenotecnica, dalla fotografia all'illuminotecnica. La Compagnia Teatrale Costellazione che si muove lungo le direttrici del teatro di ricerca, ha ottenuto in breve tempo particolari consensi sia dal pubblico che dalla critica proprio per la scelta stilistica del suo linguaggio espressivo e per le tematiche affrontate. Lo spettacolo "La Cattedrale" riscrittura di Notre Dame de Paris di Hugo e dell'Opera da tre soldi di Brecht, con una grande ampiezza di prospettiva e sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi su cui agisce Ananke, il Destino. Uno spettacolo da vedere, sipario alle ore 21,00, per le storie nella storia solo apparentemente antica, ma perfettamente ancora inquadrabile nella contemporaneità.
Per la rassegna del "Premio Teatrale Raffaele Lembo", questa sera sarà di scena la Compagnia Teatrale Costellazione di Formia (LT) con lo spettacolo "La Cattedrale", liberamente ispirato a "Notre Dame de Paris" di Victor Hugo e a "L'Opera da tre soldi" di B.Brecht, atto unico, drammaturgia e regia Roberta Costantini. La Compagnia Teatrale Costellazione, fondata nel 2005 , conta tra i suoi soci persone che, a vario titolo si occupano di teatro in tutte le sue sfaccettature, dalla recitazione alla mimogestualità, dalla danza alla musica, dall'uso strutturato della voce alla drammaturgia, dall'uso della pittura come forma creativa alla scenotecnica, dalla fotografia all'illuminotecnica. La Compagnia Teatrale Costellazione che si muove lungo le direttrici del teatro di ricerca, ha ottenuto in breve tempo particolari consensi sia dal pubblico che dalla critica proprio per la scelta stilistica del suo linguaggio espressivo e per le tematiche affrontate. Lo spettacolo "La Cattedrale" riscrittura di Notre Dame de Paris di Hugo e dell'Opera da tre soldi di Brecht, con una grande ampiezza di prospettiva e sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi su cui agisce Ananke, il Destino. Uno spettacolo da vedere, sipario alle ore 21,00, per le storie nella storia solo apparentemente antica, ma perfettamente ancora inquadrabile nella contemporaneità.